Altro che feste a Capoterra… c’è da piangere!

Le recenti polemiche sollevate dalla festa dell’estrema destra in programma oggi a Capoterra sono a nostro avviso eccessive e strumentali. Sì, se anche pur vero, che non parteciperemo a questa iniziativa dell’estrema destra, è altrettanto vero che la libertà e le sue manifestazioni sono e devono restare libere. Per tutti…anche per coloro che sono fascisiti o che ci sono persino antipatici! L’importante è che si rispettino i diritti di tutti, anche di coloro che contestano e non approvano questa iniziativa che, peraltro, mi risulta sia di carattere privato. Dobbiamo essere tolleranti. Questo non vuol dire debolezza o vigliaccheria. Vuole solo dire essere e comportarsi da persone civili e mature. Che senso ha fare picchetti o presidi per la democrazia, pensiamo a farla vivere questa democrazia e a salvaguardare la qualità della vita!
E poi… un po’ tutti hanno scheletri nell’armadio. Basti pensare a quanti crimini ha commesso “la democrazia” del comunismo di Stalin. Insomma …a volte bisognererbbe rammentare la frase del giovane saggio chiamato Gesù che diceva: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra!” Insomma, tanto clamore per… così poco! Piuttosto, io mi preoccuperei di più per quanto si sta facendo nella Laguna fra Cagliari Capoterra ed Assemini, la dove la Ex Sindyal ha lasciato un devastante “Souvenir” della sua pluriennale nefasta attività. Infatti, proprio in questi giorni, si sta iniziando a realizzare un imponenete struttura in cemento armato chiamata “Sarcofago”, esteso come una dozzina di campi di calcio, che cercherà di arginare (?) il problema. Di certo non lo risolverà mai! Parlo del contenimento della diossina, meglio conoscito come tetraclorodibenzo, (che fra l’altro ha effetti devastanti sull’organismo umano e specialmente per le donne) che sta ivadendo tutta l’area e di cui, più volte, ci siamo occupati segnalando il drammatico problema all’autorità e alla stampa per denunciare la gravità della situazione che è peggiorata grazie a tanti anni di “silenzi”. Perchè non facciamo una manifestazione lungo i camminamenti del progetto Life Gilia (che più opportunamente si dovrebbero chiamare camminamenti delle Case del Sole!) di Maramura, dove la UE, con l’impulso di noti amministratori e ambientalisti (?), ha speso miliardi delle vecchie lire per valorizzare un luogo inquinato, senza prima BONIFICARLO? La diossina avanza verso le lottizzazioni e verso il centro storico di Capoterra e l’aria, il mare, la terra e la falde acquifere ne sanno qualcosa… Perchè anzichè preoccuparci di alcune decine di reazionari che festeggiano nefasti ricordi di un irripetibile passato, non ci preoccupaimo un po’ di più di questo assurdo presente che potrebbe negarci ogni possibile futuro? Tutti noi abbiamo avuto in uso dai nostri genitori un grande risorsa “l’ambiente” sia esso naturale che umano, perchè dobbiamo restituirlo ai nostri figli peggiore rispetto a ciò che abbiamo ricevuto?

Roberto Copparoni

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