ASD Amatori Rugby Capoterra, presentazione della stagione agonistica

Il giorno 28 settembre alle ore 19.30, a Capoterra, presso la Casa Melis, in Corso Gramsci 74, si terrà la conferenza stampa di presentazione della stagione agonistica 2007-2008 dell’Amatori Rugby Capoterra. Nell’occasione verrà illustrato il calendario della serie B nazionale (che vedrà impegnata la locale squadra dell’Amatori Rugby) e verranno premiati gli atleti, i tecnici ed i dirigenti che nella scorsa stagione hanno centrato il prestigioso traguardo. L’Amatori Rugby Capoterra si prepara ad iniziare il torneo nazionale di serie B consapevole dei propri mezzi e delle proprie potenzialità, felice di poter essere protagonista in una categoria che si affaccia al rugby professionistico, orgogliosa di essere una degna rappresentante dell’intero movimento rugbystico isolano. Il Presidente Carlo Baire, già giocatore di talento nella storica compagine capoterrese degli anni ’80 e ’90 si pone come principale obiettivo quello di “…Mantenere la categoria il più a lungo possibile e migliorare questa fase di crescita dell’intero movimento locale, sia a livello di squadra che a livello societario”.
La conferma dell’allenatore giocatore Ramiro Cassina, l’inserimento di atleti di categoria, la conferma dei talenti di Capoterra, il sostegno degli sponsors e dell’Amministrazione Comunale, fanno ben sperare e danno fiducia all’intero movimento rugbystico locale, sempre più impegnato proprio a far crescere la società e a curare il prestigioso vivaio dell’Amatori. I nuovi inserimenti sono eccellenti per qualità e per doti umane: ottimo il loro adattamento all’interno della squadra e immediata l’empatia con il paese di Capoterra. Ci piace indicare, tra tutti, Stefano Aio (già mediano di mischia nella Nazionale A, con una importante carriera a Piacenza e presente al 6 nazioni del 2001) e Juan Aiello (argentino, già tallonatore dell’Amatori Alghero e dell’Amatori Catania, nella serie A italiana); nuovi arrivi sono anche il tre quarti centro Alessio Cappai, proveniente dal 7Fradis rugby club di Sinnai, il pilone (ma all’occorrenza può occupare anche la terza linea) Rino Berdini proveniente dall’Amatori Alghero; è, però, da sottolineare, la conferma e fiducia dei forti atleti locali, primi fra tutti il capitano Sebastiano Meloni (terza ala e tallonatore, atleta di grande carisma ed espressione del vivaio di Capoterra) e l’esperto Gianni Gambula (eccletico giocatore dei tre quarti, anche lui espressione del vivaio di Capoterra ma con esperienza negli stadi di serie A e serie B con l’Amatori Alghero, il Cus Genova e il Recco). Ma la squadra, di sicuro, vedrà protagonisti anche diversi giovani del vivaio, nonché capoterresi, quali Alessio Demontis, Carlo Atzori, Claudio Pinna, Simone Etzi, Gian Marco Baire. Tutto ciò senza nulla togliere a chi non è stato citato poiché la squadra sarà una e tutti contribuiranno a rendere solido l’ambiente oltrechè a rendere affascinante e avvincente l’esordio in serie B.
Inutile dire, però, che un elemento di spicco come Lisandro Arbizu (mediano d’apertura storico, una vera star del rugby mondiale, già capitano con 86 caps della nazionale Argentina negli anni tra il 1999 e il 2005, ha giocato anche nel Super 10 italiano a Parma e nel top 14 in Francia) indica l’Amatori Rugby Capoterra come una squadra destinata a crescere e a far sognare i suoi estimatori, oltre a confermare l’impegno e gli sforzi della società verso la squadra e l’intero movimento rugbystico locale che continua a lavorare e sostenere la crescita dei giovani e del vivaio. Lisandro Arbizu infatti è entrato a far parte dello staff tecnico della squadra e si è messo a disposizione del tecnico Ramiro Cassina per contribuire a migliorare le strategie e la qualità di gioco della squadra. Ma il ruolo che si configura per Arbizu è quello legato al suo carisma e alla sua competenza che sarà senz’altro utile a tutto il movimento rugbistico in Sardegna. Arbizu, infatti, si è proprio innamorato della Sardegna e di Capoterra in particolare e vorrebbe trasferirsi nell’isola con la propria famiglia. Padre di una bambina di due anni, sposato con una donna francese, cittadino comunitario, risiede in Francia dove ha disputato l’ultimo campionato nel top 14 con la squadra del Bayonne. Nonostante non si conosca a fondo il reale valore delle avversarie presenti nel girone A della serie B nazionale, il blasone di alcune di esse tiene alta la pressione sulla squadra e rafforza il carico di lavoro nella fase di preparazione precampionato giunta ormai alla rifinitura. E’ stato giocato, finora, anche un impegnativo “test mach” contro l’Amatori Rugby Alghero (giunto al suo 5° campionato di serie A) che ha dato a Ramiro Cassina ulteriori conferme sullo stato di forma degli atleti e la necessaria impronta utile a stabilire l’organizzazione della squadra per l’ormai imminente campionato. Come sostiene l’allenatore dell’Amatori Rugby Capoterra infatti “…Abbiamo come obiettivo quello di migliorare le nostre caratteristiche fisiche e mentali. Questo sarà sufficiente di sicuro per disputare un buon campionato e conservare la categoria. Fatto questo, negli anni futuri sarà più semplice programmare traguardi più ambiziosi, in grado di gratificare il movimento rugbistico locale che, di gran lunga è quello più efficiente in Sardegna”. Sarà una stagione dura e difficile dove l’aspetto più importante sarà ancora una volta riuscire ad esprimere le proprie qualità in maniera decisa e leale, con lo spirito di gruppo che da sempre contraddistingue i capoteresi: il resto lo dirà, come sempre, il campo e la classifica finale.

ASD Amatori Rugby Capoterra

Cenni di storia del club

La Società Sportiva Amatori Rugby Capoterra è stata costituita nel 1972 con l’obiettivo di diffondere la pratica del rugby. Fin dai primi tempi il club si concentra sui settori giovanili, nei quali è importante diffondere gli esemplari principi di questo magnifico sport. Nessuna categoria è stata mai trascurata: la Società infatti, a partire dalle “giovanili” cura tutti i livelli, e l’esordio della squadra maschile nel campionato nazionale di serie D del 1975 ne è una riprova con il raggiungimento del 2° posto in classifica finale. Le difficoltà però non tardano ad arrivare: l’Amatori interrompe la sua attività fino al 1976, anno che segna la ripresa dell’attività agonistica ed il rilancio delle iniziative nei settori giovanili, che si rinnovano continuamente e riescono ancora oggi a coinvolgere tanti ragazzi. Nel 1977 la Società è tra le prime in Italia a diventare Centro di Orientamento allo Sport e inizia con il CONI una, ancora oggi, fattiva collaborazione per la promozione del Rugby in Sardegna. Grazie a questa partnership l’Amatori Rugby Capoterra ebbe, da allora, la possibilità di partecipare a numerose manifestazioni nazionali riservate proprio ai ragazzi sotto i 14 anni. L’arrichimento sportivo ed educativo che queste iniziative fanno nascere dentro i ragazzi non può certo essere descritto in poche righe; basti per tutte lo slogan fatto proprio dalla società: scuola di rugby, scuola di vita. Di pari passo lo stesso percorso è valido per i tecnici che in queste occasioni aquisiscono una sempre maggiore preparazione. Le soddisfazioni in termini di risultati, partecipazione ed entusiamo ripagano pienamente gli sforzi che la società ha sempre fatto in misura crescente proprio per il settore giovanile. E’ da sottolineare che, ad esempio, dal 1978 al 1984 il torneo Internazionale di Ajaccio ha avuto come ospiti fissi i giovani atleti dell’Amatori.
L’attività giovanile si è distinta anche in campo scolastico. Le squadre delle scuole medie di Capoterra (sostenute e allenate dall’Amatori Rugby) hanno partecipato ai Giochi della Gioventù con la denominazione “Scuola Media Capoterra” fin dal 1978 e si sono sempre piazzate in testa alle classifiche: sono da ricordare in particolar modo le Medaglie d’oro vinete nel 1981 e 1991. La società, inoltre, organizza annualmente, con fini promozionali ed educativi, un torneo di Mini Rugby che ha ormai assunto notorietà nazionale. Vengono regolarmente ospitate squadre provenienti dalla Francia e da diverse regioni italiane. Il legame creato, grazie a queste iniziative, con le altre Società Sportive fa sì che le squadre giovanili siano spesso invitate a numerosi altri tornei organizzati nella penisola e in Francia. Tra i più significativi si possono menzionare quelli di Cecchina, Catania e Lione, importanti occasioni di svago, amicizia e scambi culturali e sportivi, per bambini ed accompagnatori, sempre all’insegna dello spirito fondamentale del gioco del Rugby: divertirsi e crescere insieme. Dal 1980 poi le numerose squadre giovanili del club partecipano annualmente al Trofeo Rugby Educativo di Treviso ora rinominato Trofeo Topolino. La bontà di questo gran lavoro svolto a livello giovanile è testimonianza del dominio assoluto delle formazioni appena superiori (Under 15 e 17) nei campionati regionali disputati dal 1984 ad oggi. Sempre in ambito nazionale, sono stati eccellenti i risultati ottenuti dalle formazioni Under 19, che hanno partecipato ai Campionati 1981, 1982, 1983.
La prima squadra ha militato, oltre che nel campionato regionale, anche in quelli nazionali nei quali ha raggiunto, nonostante perenni difficoltà finanziarie, invidiabili posti in classifica. Dal 1984 la società è stata sempre in testa alla classifica del Campionato Nazionale di serie C2. Nel 1990 arrivò poi la promozione diretta in serie C1, dove militò sino al 1993. Contemporaneamente all’attività nazionale l’Amatori Rugby Capoterra, in quel periodo, venne organizzata una seconda squadra che tenne alto il nome della società anche in serie C2: i Lions Capoterra. Da qualche anno a questa parte, poi, è partita anche l’attività femminile. Nonostante le difficoltà incontrate, soprattutto nella diffusa mentalità nel vedere il rugby come uno sport violento e maschile, la squadra femminile riesce oggi a muovere i primi passi e a partecipare con impegno ai primi tornei. Significativo il 2° posto ottenuto nel 1995 al Torneo Rugby Chicken di Milano.
Anche durante la stagione estiva l’attività non si ferma: nel Lido di Capoterra, la Maddalena Spiaggia, la Società organizza, ormai da 15 anni, il Memorial “Gianni Mura” di beach-rugby, disciplina in sempre maggiore ascesa, dedicata ad uno dei fondatori nonchè giocatore dell’Amatori Rugby Capoterra delle origini. La società partecipa con le squadre maschili e femminili sia al proprio che ad altri tornei collaterali e ci piace sottolineare che l’Amatori Rugby Capoterra ha ottenuto l’8° posto nelle finali nazionali per lo scudetto di beach-rugby, a cui hanno partecipato esclusivamente squadre della serie A nazionale. Nella nobile disciplina del rugby, tuttavia, i risultati non contano quando la partecipazione, l’entusiasmo e il diffuso interesse che si è riusciti a far crescere attorno a questo sport: il movimento del rugby a Capoterra oltre ai numerosi tornei organizzati, ha sempre promosso e sostenuto attività culturali con mostre di artigianato locale, esposizioni fotografiche, convegni e iniziative a sfondo sociale e cosa importante riesce ad ottenere un proprio impianto sportivo dedicato. Il più importante riconoscimento resta per la società il premio C.I.A.R. (Club Italia Amatori Rugby) consegnato al club nel 1996. Si tratta di un prestigioso riconoscimento annuale che viene conferito alla società che maggiormente si è distinta per l’attività svolta e solitamente riservato a sodalizi famosi, le cui squadre militano in serie A. Questo rende merito alla società per il lavoro svolto negli anni passati ed è uno sprone e stimolo per tutto il movimento e lo staff societario ad operare sempre meglio per migliorare la crescita colletiva in campo culturale e sportivo. In tempi più recenti, nel 1999, a seguito della vittoria del campionato di serie C2 e dell’importante risultato ottenuto contro una squadra calabrese ai play off giocati a Roma, l’Amatori è stato nuovamente promossi in serie C1 e, dopo un anno giocato nel girone Laziale e due nel girone Lombardo, nel 2003 la società non riesce a superare le difficoltà aprendo una difficile fase della sua storia. Ma proprio da queste difficoltà naque una svolta: lo spirito di abnegazione, l’orgoglio e la passione spingono ad una nuova dirigenza, quella attuale: dal 2004 prende in mano la società e la riporta subito agli storici livelli, con una moderna, fresca ed efficente organizzazione e la valorizzazione dello staff tecnico locale. Appena riprese le attività il club si classifica di misura al secondo posto nel campionato del 2005. L’anno successivo, il 2006, non si sbaglia neanche un colpo e si arriva di slancio ai play off per l’accesso alla serie B; non sono ancora maturi i tempi per affrontare il grande salto: al cospetto di una organizzatissima squadra Veneta, è necessario rimandare la realizzazione di quello che è un sogno. Ma basta solo un altro anno, il 2007, per centrare la tanto attesa promozione in serie B. Questa promozione, attesa quanto meritata, lancia una nuova e stimolate sfida alla società e agli atleti.
Arrivano nuovi atleti anche dall’Italia e dall’estero, la società perfeziona il proprio organico e amplia lo staff tecnico. La serie B è una realtà e non spaventa: l’Amatori Rugby Capoterra continua ad essere tra i protagonisti della storia del rugby in Sardegna.

Contatti
Organigramma Stagione 2007-2008
Calendario della Serie B Stagione 2007-2008
Album Foto

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