Cabiddu: la nuova Sulcitana e i rischi idrogeologici

Capoterra, Cabiddu presenta per la seconda volta un’interrogazione in Consiglio sul rischio idrogeologico che potrebbe creare la nuova Sulcitana nella strada Provinciale.

Ritorna alla ribalta la questione sicurezza della quattro corsie che attraverserà la Provinciale.
Dopo quattro mesi di silenzio, l’ultimo Consiglio comunale a fine luglio, Giuseppe Cabiddu, nell’Assemblea di giovedì sera, ha risollevato l’argomento.
Il nubifragio dei giorni scorsi, che ha messo in ginocchio 60 paesi e fatto 16 vittime e un disperso nelle campagne di tra Bitti e Onanì, ha risvegliato la questione del rischio idrogeologico.
La nuova statale fa discutere ancora una volta, soprattutto con la Provinciale 91 in prossimità del tratto del rifornitore Agip, in località Is Piscinas, basta il nome ad indicare il problema.
“La nuova quattro corsie creerebbe un effetto diga lunga la Provinciale – ha chiarito più volte l’ex sindaco Giorgio Marongiu e attuale Consigliere provinciale dell’equipe Lavori pubblici – secondo il vecchio progetto ci sarebbe il ristagno d’acqua che creerebbe parecchi problemi. Figuriamoci poi se si riempie e si fa una barriera alta 2 metri e mezzo sino ad arrivare a 8 metri con una larghezza di 16. Sarebbe un disastro per il nostro territorio”.
Medesime osservazioni, ha posto ancora una volta Cabiddu: “Le nostre osservazioni sono state accolte dall’Anas? Il muro che forma la diga è stato eliminato?
Noi chiediamo che al suo posto sia realizzato un viadotto. Una sopraelevata che elimini l’effetto diga. Se così non fosse per il nostro territorio è la fine nel caso di eccezionali precipitazioni”.
L’Assessore all’Urbanistica, Leopoldo Marrapese, in più di una occasione ha ribadito: “Il progetto della nuova Sulcitana per quel tratto sarà migliorato. Il viadotto che taglia la Provinciale sarà realizzato con dei prefabbricati e non armato in cantiere. Questo rende l’opera meno ingombrante per il miglioramento dei canali”.
E Christian Ruiu capogruppo del Psi aggiunge: “Il pericolo idrogeologico che il tracciato creerà, desta più di una preoccupazione, soprattutto perché un domani, la Provinciale diventerà strada comunale extraurbana. Un peso per su un tracciato pericolosissimo, priva di illuminazione, di piazzole, di cunette e di pista ciclabile”.
Tutti vogliono certezze sulla questione sicurezza e del rischio idrogeologico che la nuova quattro corsie potrebbe portare.
“Il Consiglio comunale, in passato non è stato ascoltato dall’Anas ed enti sovra ordinati, chiediamo che almeno in questa fase possiamo dire la nostra”, puntualizza Giacomo Mallus del Pd.

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