CACIP: resta una chimera il contributo ambientale del 5%. I 6 milioni di arretrati?

CAPOTERRA, il sindaco Dessì: non siamo riusciti ancora a strappare il fatidico 5 per cento siamo intorno al 3. Per i 6 milioni di arretrati, siamo in trattative, ma sarà impossibile avere tutti quei soldi.

Magi (Psd’Az): ci tentano, ma non bisogna arrendersi. Dobbiamo cercare tutte le soluzioni valide per concludere positivamente la vertenza

Continuano senza sosta le trattative tra l’amministrazione comunale di Francesco Dessì e i vertici del Cacip per il contributo ambientale che spetterebbe al comune per l’inceneritore nel proprio territorio.
“Tutti gli altri Comuni prendono il 5 per cento come contributo ambientale perché hanno la discarica a due passi da casa. Noi no.
Ci fanno lo sconto di oltre 209 mila euro l’anno ma gli 847 mila non sono mai arrivati – ha spiegato Franco Magi a metà ottobre scorso in Consiglio comunale, non appena ha reso noto l’importante delibera regionale – questo per dire che il Cacip da 9 anni a questa parte ci deve una montagna di soldi.
Se ci becchiamo gli odori nauseabondi, l’inceneritore a due passi da casa dovremo prenderci anche i benefici che magari potrebbero essere utilizzati per ridurre i tributi in questo momento di crisi”.
Degli arretrati per il momento non se ne parla. Mentre del contributo del 5 per cento siamo ben lontani. Insomma degli 847 mila euro che devono arrivare nelle casse comunali ne arriveranno al massimo 550 mila.
“Stiamo portando avanti numerose trattative – precisa il sindaco Dessì – ma non siamo riusciti ancora a strappare il fatidico 5 per cento. Per quanto riguarda i 6 milioni di euro di arretrati, non credo che saranno versati.
Probabilmente si raggiungerà la cifra di un milione e 600 mila. In tutti i casi al momento è prematuro per far calcoli. Valuteremo le proposte che verranno fuori nei futuri incontri”.
Gli esponenti dell’Assemblea civica, con posizione bipartisan, hanno più volte ripetuto che la vertenza con il Cacip resta aperta e nessuno si accontenta di essere la pattumiera della provincia senza che arrivino almeno dei benefici economici.
“Il piano finanziario di 3 milioni e 300 mila per coprire i costi del servizio. Ma se arrivano i quattrini chiediamo che venga adeguato a 2 milioni e 500 considerando la novità. In altre parole, chiederemo di abbassare le tariffe – chiarisce il presidente della Commissione Bilancio, Giacomo Mallus – per quanto riguarda il contributo ambiente dovuto, per anni anche in Consiglio abbiamo sollecitato il riconoscimento per i disagi dell’inceneritore ma la risposta è sempre stata la stessa: abbiamo già lo sconto”.

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