Monumenti Aperti compie dieci anni. Il 29 e 30 Aprile 2006 si rinnova l’appuntamento di questa importante manifestazione. Per l’occasione Capoterra presenta come novità la Chiesa Parrocchiale di Sant’Efisio che si aggiunge alla Chiesa di Santa Barbara, di San Gerolamo, della Madonna di Lourdes e della Torre di Su Loi.
Capoterra, distrutta nel medioevo, fu rifondata nel 1655 dal barone Girolamo Torrellas. La parrocchia fu eretta qualche anno più tardi, come si evince dalle prime annotazione sui registri parrocchiali che risalgono al 1658. Le funzioni religiose si svolgevano in una cappella annessa alla casa baronale, posta nella zona oggi compresa tra Piazza Concia e Corso Gramsci. L’edificio, dedicato a Sant’Efisio perché preservasse il paese dalla peste, era piccolo e molto povero ma continuò ad essere usato per circa duecento anni. Con il riscatto dei feudi, nel 1836, il barone volle rientrare in possesso del locale e mise la parrocchia nelle condizioni di andarsene. Nel 1855, così, fu commissionato all’ing. Francesco Immeroni il progetto della nuova chiesa, la cui costruzione si protrasse fino al 1858. La struttura mononavata, con transetto e cappella presbiteriale, disegna in pianta una croce latina. La copertura in travature lignee, mascherata da tavole ricoperte di intonaco per simulare una volta a botte in muratura, poggia su archi diaframma a tutto sesto segnati all’esterno da altrettanti contrafforti. La facciata liscia, profilata da paraste, è sormontata da un timpano triangolare secondo i canoni di uno stile neoclassico alquanto semplificato. Il campanile poté essere eretto solo nel 1937, contestualmente a un primo restauro strutturale dell’edificio. Dell’antico arredo interno oggi si conserva solo l’altare maggiore in marmo, di stile eclettico, fatto costruire nel 1894 dal rettore don Tommaso Lecca. Ne sostituì un altro, provvisorio, in mattoni di fango e legno. La grande statua lignea di Sant’Efisio fu realizzata nel 1934 dalla ditta Ginotti di Torino. Vari restauri, tra in 1976 e il 1986, hanno successivamente eliminato tutti gli altri arredi sacri della tradizione preconciliare: pulpito, balaustra e altari laterali del transetto, che erano dedicati al Sacro Cuore e alla Vergine del Rosario.
In occasione della manifestazione del 2006 “Cagliari Monumenti Aperti”, nei giorni sabato 29 dalle 16 alle 20 e domenica 30 aprile 2006 dalle 9 alle 20 il Gruppo Parrocchiale “Viva noi” farà da guida ai visitatori della Chiesa di Sant’Efisio mentre gli alunni dell'”ISIS Sergio Atzeni” di Capoterra faranno da guida ai visitatori presso la torre di “Su Loi” e le chiese di Santa Barbara, San Girolamo e della Madonna di Lourdes.
I Monumenti a Capoterra