Capoterra, la nuova 195 anima le sedute del Consiglio

Rischio idrogeologico, la salvaguardia del fortino della II guerra mondiale a Sa Guardi Longa e la viabilità durante i lavori per la realizzazione della nuova 195 sono stati gli argomenti sollevati durante il Consiglio comunale di stamattina. È stata discussa ancora una volta la questione sicurezza: “Il nostro territorio è violentato. Facciamo un grande favore alle industrie perché la nuova quattro corsie collegherà i due poli industriali ma il problema viabilità non sarà risolto. Anzi distruggeranno con una ruspa i beni monumentali”, ha detto Pino Dessì del Pdl.
La nuova statale fa discutere ancora una volta, soprattutto con la Provinciale 91 in prossimità del tratto del rifornitore Agip, in località Is Piscinas, basta il nome ad indicare il problema. “La nuova quattro corsie creerebbe un effetto diga lungo la Provinciale – ha chiarito l’ex sindaco Giorgio Marongiu e attuale Consigliere provinciale dell’equipe Lavori pubblici – secondo il vecchio progetto ci sarebbe il ristagno d’acqua che creerebbe parecchi problemi. Figuriamoci poi se si riempie e si fa una barriera alta 2 metri e mezzo sino ad arrivare a 8 metri con una larghezza di 16. Sarebbe un disastro per il nostro territorio”.
Le osservazioni sono state accolte dall’Anas e il muro eliminato. Al suo posto sarà realizzato un viadotto. Una sopraelevata che elimini l’effetto diga. “Il progetto della nuova Sulcitana per quel tratto è stato migliorato – ha precisato l’Assessore all’Urbanistica, Leopoldo Marrapese – il viadotto che taglia la Provinciale sarà realizzato con dei prefabbricati e non armato in cantiere. Questo rende l’opera meno ingombrante per il miglioramento dei canali”.

Il presidente della Commissione Lavori pubblici, Efisio Demuru del Pd è preoccupato della viabilità Capoterra-Sarroch: “Chiediamo che le strade di penetrazione agraria verso il centro storico non siano precluse. Vorrei capire come i lavori verranno realizzati, quale programma di utilizzo delle strade agrarie e comunali, in modo da consentire percorsi accessibili alternativi anche durante l’esecuzione dei lavori.
Il territorio attraversato dai lavori è stato colpito dall’evento alluvionale mi auguro che in fase di progettazione si sia tenuto conto di tutti i rischi idrogeologici. La nuova 195 è importantissima. Spero siano finanziati ed eseguiti anche gli altri lotti”.

E Christian Ruiu del Psi aggiunge: “I lavori compromettono dal lato ambientale il territorio, tagliano il territorio in due parti con grande impatto visivo verso le zone a mare, non possono essere bloccati perché parliamo di progetto esecutivo. Senza parlare del pericolo idrogeologico che il tracciato creerà. La strada provinciale in futuro sarà declassata a strada comunale extraurbana e quindi rimarrebbe in mano del comune un compito gravoso su una strada pericolosissima, priva di illuminazione, di piazzole, di cunette e di pista ciclabile”.

Tutti vogliono certezze sulla questione sicurezza e del rischio idrogeologico che la nuova quattro corsie porterà: “Il Consiglio comunale, in passato non è stato ascoltato dall’Anas ed enti sovra ordinati chiediamo che almeno in questa fase possiamo dire la nostra”, puntualizza Giacomo Mallus.

Quindi, l’Assemblea civica non ha messo in discussione il tracciato che seguirà la nuova Sulcitana ma possibili rischi idrogeologici e idraulici, la viabilità e la salvaguardia dei Fortini della II Guerra mondiale.

Intanto, alcuni mesi fa è partito il cantiere dell’Anas per la realizzazione della nuova statale Sulcitana. In località Sant’Angelo, proprio al confine con l’area artigianale ruspe, gru e operai lavorano per mettere su l’enorme campo base del cantiere. La rete c’è e il cartello pure. “Grandi Lavori Fincosit Spa, allestimento aree di cantiere per la costruzione della nuova statale 195. Importo complessivo presunto dei lavori 500 mila euro”, si legge nell’enorme cartello all’ingresso.
In tanti possono tirare un sospiro di sollievo per il risultato visibile che i lavori procedono. Enormi reti arancioni si vedono un po’ ovunque nel tracciato che dovrebbe seguire la nuova arteria.
Iniziano così tutte quelle attività preliminari come i sondaggi archeologici, di una grande opera che complessivamente costerà 160 milioni di euro allo stato attuale. Per ora sono stati spesi circa 10 milioni. Qualcosa si muove dopo 15 anni di attesa.
Ormai la Sulcitana da troppo tempo è diventata impraticabile, martedì mattina per un banale tamponamento non sono mancate le file chilometriche e i disagi per i dannati della Sulcitana.

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