Nel pomeriggio di sabato 28 e per l’intera giornata di domenica 29 aprile prossimi, Capoterra renderà visitabili i suoi più importanti tesori artistici e storici, aderendo alla manifestazione regionale “Monumenti Aperti”. Per il sesto anno consecutivo, lungo un intero fine settimana, la chiesetta romanica di Santa Barbara, quella eremitica di San Girolamo, la torre d’avvistamento costiero di Su Loi, l’ottocentesca parrocchiale di Sant’Efisio nel centro storico e quella della Madonna di Lourdes a Poggio dei Pini, capolavoro dell’architettura contemporanea, saranno rese accessibili al pubblico non solo fisicamente ma soprattutto culturalmente. Questo grazie al servizio di visite guidate, assicurato dagli Studenti dell’istituto d’Istruzione Superiore “Sergio Atzeni” e dai giovani del gruppo parrocchiale “VivaNoi” di Capoterra.
Come consuetudine ormai consolidata, le guide sono state preparate a sostenere il loro impegnativo e delicato compito con uno speciale corso propedeutico, tenuto dall’archeologo Mauro Dadea. Quest’ultimo è anche l’autore dei pannelli didattici, grafici e fotografici, che illustrano ciascun monumento non solo descrivendolo in maniera approfondita ma anche inquadrandolo nel relativo contesto storico e culturale. Grazie alla collaborazione del sito internet www.capoterra.net questo materiale informativo è anche normalmente disponibile in rete, per favorire ulteriori ricerche e approfondimenti successivi ai sopralluoghi. «Per l’Amministrazione comunale di Capoterra – afferma l’assessore alla Cultura Oreste Pili – “Monumenti Aperti” è diventato un appuntamento imperdibile, che ogni anno vede migliaia di persone alla scoperta intelligente del nostro territorio. Per questo il Comune ha sempre finanziato l’iniziativa, pur nei limiti delle proprie ristrettezze di bilancio. Ma soprattutto per il bagaglio di conoscenze che l’esperienza lascia sempre nelle giovani guide volontarie».
Sull’aspetto formativo dell’iniziativa si sofferma anche Pierluigi Cossu, preside della scuola superiore di Capoterra: «Studenti e docenti del nostro istituto sono quelli che, fin dall’inizio, hanno offerto il maggior contributo alla riuscita della due-giorni. Questo perché l’esperienza si è sempre rivelata particolarmente positiva, sia dal punto di vista culturale sia da quello umano».
Si può dire, infatti, che per “Monumenti Aperti” la comunità capoterrese si mobiliti per intero. Dalle parrocchie alle associazioni di volontariato, dalla Pro Loco alle amministrazioni dei centri residenziali di Poggio dei Pini e Torre degli Ulivi. «Un motivo di legittimo orgoglio – dice Mauro Dadea, da sempre responsabile scientifico della manifestazione – è il ruolo innovatore svolto da Capoterra all’interno della formula generale “Monumenti Aperti”. Qui fin da subito si sono voluti corredare i monumenti di apparati illustrativi e istruire le guide con appositi corsi preparatori, mentre nella stessa Cagliari, madre della manifestazione, entrambe le cose si sono cominciate a fare solo in questi ultimi due anni». Ogni volta, inoltre, pur nel suo piccolo Capoterra è stata in grado di arricchire la sua offerta culturale. Quest’anno sarà la volta dei cinque pannelli illustrativi riguardanti la chiesa di Sant’Efisio nel centro storico, unico sito in cui le visite guidate saranno tenute dai ragazzi del gruppo parrocchiale “VivaNoi”.
«L’anno prossimo – conclude Dadea – speriamo di poter presentare al pubblico i risultati di una complessa ricerca cui si è appena dato inizio in collaborazione con la Utè, l’Università della Terza età di Capoterra. Si tratta di un censimento sistematico di quanto rimane delle antiche architetture tradizionali del paese, le case in mattoni di fango, ormai quasi tutte rase al suolo da una speculazione edilizia senza scrupoli. I risultati sembrano promettenti. Ad esempio si è già potuta individuare una struttura databile senza dubbio al XVIII secolo, ancora in buono stato di conservazione. La speranza, però, è che si possa scoprire almeno una casa risalente alla rifondazione del centro abitato, nella seconda metà del XVII secolo».
I monumenti saranno visitabili dalle16 alle 20 di sabato e dalle 9 alle 20 di domenica.
Cesare Valentini
Le schede
• Chiesa Parrocchiale di Sant’Efisio
• Chiesa di Santa Barbara
• Chiesa di San Girolamo
• Chiesa Madonna di Lourdes
• Torre Costiera di Su Loi
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