Capoterra, un albero secolare impedisce la messa in sicurezza dei fiumi?

Da quanto è trapelato, pare che un albero di eucaliptus sottoposto a vincolo come bene inestimabile protetto dal Piano paesaggistico regionale, ostacoli i lavori del primo lotto per la messa in sicurezza del rio San Girolamo e Masone s’Ollastu. A Capoterra ci sono tre dei dieci alberi secolari esistenti in Sardegna.
Al palazzo municipale di via Cagliari non ne sanno praticamente nulla, perché alla Conferenza dei servizi Istruttoria, ma non decisiva che si è tenuta mercoledì all’Assessorato regionale all’Urbanistica, Capoterra era assente. E oggi i telefonini squillano a vuoto. Impossibile saperne di più.

Al momento, si sa che l’incontro convocato all’Assessorato regionale per la Valutazione di impatto ambientale, da quanto è trapelato, pare abbia informato i presenti che nel tracciato per la sistemazione del Rio Masone s’Ollastu ci sia un Eucaliptus camaldulensis indicato come albero monumentale. Al momento si tratta di una fase istruttoria e non decisiva dell’iter delle autorizzazioni. Se tutto fila liscio i lavori dovrebbero partire a gennaio del prossimo anno.

“Impossibile che si tatti di quell’albero – chiarisce Giacomo Mallus del Pd – quello accanto alla chiesetta di Sant’Efisio a Su Loi non è certo un bene monumentale. L’eucaliptus secolare si trova dall’altra parte nell’ex azienda di Marino Giardino. La Notizia si trova nel libro “Grandi alberi in Sardegna” di Siro Vannelli nell’edizione del 1989. Il più grande botanico che la Sardegna abbia avuto, deceduto recentemente”.

Quindi si tratterebbe di un refuso nelle carte e di aver male interpretato le tavole.
Nei prossimi giorni se ne saprà di più. Intanto, non cessano le preoccupazioni degli abitanti del territorio soprattutto per i residenti di Rio San Girolamo e di Frutti d’Oro che attendono da tempo la messa in sicurezza dei fiumi che anche nel nubifragio del 22 ottobre del 2008 non avevano retto alla furia dell’acqua e aveva spazzato via tutto. Il fango aveva trascinato e ucciso quattro persone, seminando distruzione. Le ferite sono visibili a tutt’ora.

Il presidente della Commissione Lavori pubblici, Efisio Demuru: “Mi auguro che gli uffici preposti, qualora sia verificato questo impedimento, sappiano trovare le giuste soluzioni per velocizzare l’iter burocratico. L’opera di messa in sicurezza del rio San Girolamo e del Masoni s’Ollastru è un intervento, atteso da tutti i cittadini e dall’Amministrazione comunale”.

Interventi urgenti, è stato ripetuto più volte, anche all’Assessore regionale ai Lavori pubblici Angela Nonnis, quando in questi mesi è intervenuta per la presentazione della Valutazione d’impatto ambientale alle istituzioni in Aula consiliare e a Frutti d’Oro alle associazioni.
A breve dovrà essere presentato per la terza volta, come prevede la legge e con molta probabilità sarà a Poggio dei Pini.
Probabilmente, in quell’occasione si conosceranno i dettagli del probabile inghippo dovuto forse all’albero secolare o magari ad un errore tecnico.

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