Conferenza stampa di presentazione dell’associazione Acadèmia de su Sardu onlus

Venerdì 24 aprile 2009 alle ore 10, presso la Casa dello studente, sala Maria Carta, in Via Trentino a Cagliari, si terrà la presentazione dell’Associazione “Acadèmia de su Sardu onlus”.

L’Acadèmia de su Sardu onlus

L’Acadèmia de su Sardu onlus è un’associazione nata a Cagliari il 2 gennaio 2009. I soci fondatori sono 46. Oltre a Oreste Pili (Presidente dell’Associazione) e Tonino Bussu (ex sindaco di Ollolai, Vice Presidente), vi sono numerose personalità legate alla lingua e alla cultura sarda, come Eduardo Blasco Ferrer (ordinario di linguistica sarda nell’Università di Cagliari), Amos Cardia, Paolo Zedda, Antonio Pani, Maria Marongiu, Vittorio Pinna, Franca Marcialis, Oliviero Nioi.

Insegna dell’Acadèmia sono le due mezze maschere, rappresentanti a sinistra quella dei mamuthones, a destra quella de su componidori

Motto dell’Acadèmia è:
de su pagu, pagheddu
dae su pagu si faghet su meda.

Le due mezze maschere rappresentano la metafora della lingua sarda che è costituita indissolubilmente dal Logudorese e dal Campidanese, che sono le macro varietà dalle quali bisogna partire se si vuole arrivare ad uno sviluppo democratico della lingua sarda.Infatti l’Acadèmia ritiene la Lingua sarda una lingua con due macrovarietà diatopiche (veri e propri diasistemi) e letterarie, il Campidanese e il Logudorese, che hanno, e devono avere, la stessa dignità, per cui di seguito termini quali Lingua sarda o sardo indicano le due varietà o argomenti comuni alle stesse (art 3); Tra le finalità perseguite dall’Acadèmia senza fini di lucro, anche indiretto, ed esclusivamente per fini di solidarietà, sono:
attivare studi scientifici afferenti a tutti i settori della Lingua sarda;
elaborare, proporre e realizzare gli strumenti indispensabili affinché il sardo stia sullo stesso piano delle altre lingue nazionali, tra i quali:
a) uno standard della Lingua sarda con due norme scritte e orali (la norma del Campidanese e la norma del Logudorese);
b) l’Ufficio Nazionale della Lingua sarda preposto a divulgare, anche con appositi corsi di lingua, lo standard con due norme;

c) l’Ufficio per la Certificazione del Sardo standard (lett. a presente c. 2. 2);
d) l’Atlante Linguìstico Sardo;
e) i Dizionari locali e il Grande Dizionario della Lingua Sarda;
f) testi nello standard con due norme (lett. a presente c. 2.2), ad uso didattico, giuridico, religioso, burocratico, giornalistico;
attivarsi per promuovere il diritto allo studio della Lingua sarda attraverso la pianificazione e la costituzione nelle principali città della Sardegna dei corsi di laurea in sardistica, indispensabili alla formazione degli insegnanti di Lingua e letteratura sarda e alla loro inclusione in apposita graduatoria per l’accesso al ruolo nella scuola pubblica;
attivarsi affinché Radio, TV e altri mass media di Enti pubblici (come per esempio la Rai) e privati, organizzino e diffondano programmi in Lingua sarda;
promuovere un intervento giuridico ogni qualvolta vengano violati, in tema di Lingua e cultura sarda, Diritti, Risoluzioni, Leggi e Norme vigenti, sia di carattere nazionale, sia internazionale;
attivarsi affinché in tutta la Sardegna venga applicato il bilinguismo, cioè l’uso di due lingue diverse – il sardo e l’italiano – in condizioni di parità;
l’Acadèmia ritiene che il bilinguismo debba essere applicato:

a) in tutte le scuole di ogni ordine e grado della Sardegna, incluse le università, sotto il profilo didattico (nel senso che la Lingua sarda divenga materia curricolare), veicolare e burocratico;
b) nelle assemblee elettive, come Consigli comunali, Consigli provinciali, nel Consiglio regionale e in altri consigli, sotto il profilo veicolare e burocratico;
c) nei tribunali, sotto il profilo veicolare e burocratico;
d) nella Chiesa, sotto il profilo veicolare e burocratico;
e) nelle radio, TV e altri mass media pubblici, sotto il profilo veicolare e burocratico;
f) in altre strutture pubbliche quali camere di commercio, uffici catastali, ospedali, carceri, ecc. sotto il profilo veicolare e burocratico;
attivarsi affinché la Lingua sarda venga pienamente riconosciuta da parte dello Stato e dell’Unione Europea;
attivarsi affinché la Lingua sarda possa diffondersi anche fuori dalla Sardegna ed essere studiata nelle scuole ed università extra Sardegna dove vi è una numerosa presenza di sardi;

Il raggiungimento delle finalità tecnico – scientifiche di cui sopra sono affidate al Collegio Scientifico (Boddeu Scientìficu).

Il manifesto

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