Sono passati due anni dall’alluvione che ha travolto Capoterra e provocato 4 morti, eppure non è cambiato nulla: a ogni pioggia ritorna l’emergenza e la paura che tutto possa succedere di nuovo. Capoterra ha bisogno di interventi subito, ora. Troppi ritardi.
I fondi per far partire i lavori ci sono, 35 milioni di euro, che abbiamo recuperato con i nostri emendamenti bipartisan, ora giunge notizia che l’assessore Sannittu sia stato delegato dal Commissario Cappellacci per spendere i soldi per i primi interventi.
Noi abitanti di Capoterra colpiti dall’alluvione non vogliamo essere dimenticati, non vogliamo che Capoterra, Dio non voglia, diventi una nuova Messina dopo che a pochi anni dalla prima alluvione si è ripetuto pochi mesi fa il drammatico evento e per questa ragione è giusta la testimonianza di oggi sotto il Consiglio Regionale, per far ricordare alle istituzioni della Sardegna la paura e la rabbia per tutti questi ritardi. E giusta e doverosa appare anche l’iniziativa del Consiglio comunale di Capoterra che ha deciso di riunirsi in assemblea straordinaria in Viale Trento.
Bisogna tornare allo spirito del dopo alluvione, dove approvammo una legge in tempi record e dopo solo 10 giorni arrivarono i primi rimborsi per i cittadini, con un’efficienza mai vista.
La Regione ha il dovere di far partire immediatamente i lavori di messa in sicurezza del territorio con i fondi già stanziati e già a disposizione e il Consiglio Regionale accelerare, ora , subito, la discussione in Aula della nostra proposta di legge di sei articoli presentata nell’aprile 2009- che ancora giace in commissione del Consiglio regionale- che stanzia 40 milioni di euro a completamento dei fondi previsti per la messa in sicurezza dell’area di rio San Girolamo (PROPOSTA DI LEGGE N. 6 – ESPA – SANNA Gian Valerio – PORCU presentata il 2 aprile 2009 Interventi strutturali per la messa in sicurezza dell’area interessata dagli eventi alluvionali nel Comune di Capoterra) e che, se approvata, consentirà di completare la messa in sicurezza del territorio che coinvolge 10 mila residenti. Un progetto di legge che deve essere firmato da tutti.
La Regione potrebbe disporre di 75 milioni di euro, che è all’incirca la somma necessaria individuata dai tecnici di Hirdodata nel loro studio per mettere in sicurezza definitiva il nostro territorio. Il Commissario straordinario Cappellacci inizi subito a spendere i soldi con metodi straordinari, come l’urgenza richiede, perchè i cittadini di Capoterra non possono più aspettare. Si faccia confermare dal Governo il mandato di commissario in scadenza.
Marco Espa – Consigliere regionale del PD