Convegno all’Hydrocontrol di Poggio dei Pini

Un Seminario internazionale bilingue si è tenuto ieri mattina nella sede dell’Hydrocontrol per un confronto tra i rappresentanti dei vari Paesi Europei per il recepimento della direttiva del 1998 sulle acque potabili perché siano adeguate al progresso scientifico e tecnologico. Scopo della direttiva comunitaria è quello di salvaguardare la qualità delle risorse idriche per tutelare la salute dei cittadini. “La direttiva comunitaria sulle acque potabili tende sostanzialmente a semplificare il numero dei controlli chimico microbiologici – spiega Osvaldo Conio – dell’Amga e direttore della Genova acque – La legge introduce un’importante novità, che riguarda il “punto di prelievo” sarà effettuato direttamente all’utenza privata e cioè dal rubinetto del lavandino della cucina. Perché capita che l’acquedotto comunale distribuisca acqua potabile, ma riempie di piombo lungo il cammino a causa delle tubature. Per questo l’Unità sanitaria locale eseguirà gli esami prelevandola dai nostri rubinetti”. Quindi, in un futuro non poi tanto lontano, ciascun Paese Europeo dovrà vigilare maggiormente sulla salute delle acque destinate al consumo umano. Ogni tre anni dovrà trasmettere alla commissione europea, i dati di controllo della qualità delle risorse idriche e quelli relativi al trattamento di potabilizzazione. “L’Italia la direttiva europea è stata recepita con il Decreto legislativo numero 31 di quest’anno – continua Osvaldo Conio – Ma c’è il reale rischio che si adottino protocolli dei Paesi europei che con noi non hanno nulla in comune”. Comunque vale sempre consiglio dei nonni per stabilire la qualità dell’acqua e cioè bisogna controllare il colore, l’odore, il gusto ed infine il sapore. Vecchie regole, ma sempre valide. Al convegno internazionale sulle direttive comunitarie sulle acque potabili sono intervenuti esperti di fama europea come Gilles Neveu dell’Ufficio internazionale dell’Acqua in Francia, Markku Puupponen dell’Istituto Finlandese e Istavan Ijjas dell’Università di Budapest. Il seminario è stato guidato dal presidente dell’Hydrocontrol Roberto Passino e direttore dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr.

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