Senz’acqua da due giorni. Ma ancora una volta non è responsabile la crisi idrica per la mancanza di piogge. No, perché anche stavolta la colpa è da attribuire alle tubature colabrodo che “perdono” da tutte le parti e troppo spesso l’acqua non riesce ad arrivare alle case. “Maledette tubature”, rispondono dai servizi tecnologici. “Tubature vecchie e nuove con meno di dieci ma che non garantiscono la regolare distribuzione idrica alle abitazioni”, lamentano gli uffici. Se poi si aggiunge, che per mancanza di operai e di personale nel servizio tecnologico le piccole perdite d’acqua disseminate per tutto il paese, sovente scorrono lungo le cunette e le strade per giorni, il quadretto è completo. Ormai è una costante: l’acqua, tra l’altro salmastra, arriva alle case razionata perché regolata da orari rigidi a seconda delle zone e questo crea non pochi problemi. Primo fra tutti aver sempre pieno serbatoio e l’autoclave in funzione. Se poi l’acqua manca da due giorni e le riserve dei serbatoi si esauriscono, i disagi per le famiglie (con tutti i danni che a lungo andare sono provocati alle lavatrici e agli scaldabagni) assumono i contorni a dir poco assurdi. Ma naturalmente la bolletta alla Gestor dovrà essere pagata per intero. Intanto, arriva una notizia rassicurante: stamani l’acqua ritornerà a sgorgare dai rubinetti, perché il guasto dopo due giorni di lavoro, domenica inclusa, è stato sistemato. Naturalmente, incrociando le dita e scongiurando nuove perdite.