Premesso che con determinazione n. 80 del 27-02-2015 il responsabile del Settore N.7 – Programmazione Finanziaria, Tributi, Provveditorato – Economato ha provveduto a “prendere atto dell’affidamento alla ditta SO.G.E.T. SPA del servizio di supporto all’accertamento e riscossione ordinaria delle entrate tributarie, extratributarie e riscossione coattiva, per la durata di 30 mesi”;
considerato che la predetta ditta avrà anche il compito di procedere “alla realizzazione e aggiornamento banca dati completa degli oggetti immobiliari d’imposta, alla ricerca dell’evasione e all’accertamento e riscossione coattiva delle entrate pregresse e alla compartecipazione comunale all’accertamento dei tributi erariali”;
considerato altresì, che nello svolgimento di tali compiti (in particolare nel giustissimo tentativo di contrastare evasione ed elusione), tale summenzionata ditta parrebbe stia inverosimilmente – attraverso propri collaboratori – bussando senza preavviso nelle case private, chiedendo di entrare per effettuare le “misurazioni”;
verificato che tale comportamento appare prima facie essere fortemente illegittimo (all’interno di una privata abitazione si può entrare solo con il consenso di un magistrato) e foriero di rischi soprattutto per la popolazione anziana (che aprirebbe comunque l’accesso alle proprie abitazioni a persone sconosciute, che potrebbero determinare anche atti di emulazione di soggetti terzi, assolutamente non coinvolti nel procedimento di verifica);
verificato altresì che tale comportamento della SO.G.E.T. appare maggiormente consono a procedure ottocentesche, precedenti finanche all’invenzione da parte di Henry Ford della “catena di montaggio”;
accertato che nell’A.D. 2015, era digitale, di internet e dell’ADSL, esistono procedure di verifica molto più rapide ed efficaci che entrare illegittimamente nelle case private, quali ad esempio accedere alle concessioni edilizie rilasciate, interfacciarle con eventuali condoni/varianti/piani casa e altresì confrontarle con le numerose rilevazioni satellitari ed ortofoto già a disposizione del nostro comune;
Tutto ciò premesso e considerato
Il sottoscritto, Consigliere Comunale
INTERPELLA IL SINDACO E L’ASSESSORE AL BILANCIO
– per sapere se corrisponde al vero che senza alcun preavviso collaboratori della ditta SO.G.E.T. chiedono di entrare nelle case per effettuare misurazioni;
– per sapere se tale inutile, dispendiosa ed illegittima attività di verifica “a domicilio” della superficie degli immobili sia stata preventivamente concordata con il Comune;
– per sapere se siano a conoscenza della palese illegittimità di tali comportamenti;
– per sapere se siano a conoscenza che potrebbero finanche essere compiuti atti di emulazione da parte di soggetti non coinvolti nella verifica, in particolari nei confronti della popolazione anziana residente;
– per sapere se non ritenga molto più efficace e veloce far lavorare i predetti collaboratori della SO.G.E.T. nell’archivio comunale, con a disposizione le varie concessioni edilizie e le aerofotogrammetrie;
Il Presidente del Gruppo consiliare del Psd’Az
Franco Magi