Intervento del Consigliere Franco Bayre nel Consiglio Comunale del 14 aprile 2009

Signor Sindaco,
causa il caotico traffico che continua ad intasare la viabilità nel cosiddetto “centro storico”, in data 7 gennaio 2009 Le presentammo una interrogazione.

In tale rogatio, Le evidenziammo che, a nostro parere (peraltro condiviso dai tanti concittadini) la completa apertura della Via Lamarmora, tuttora occlusa a vicolo cieco, potesse essere un ottimo palliativo al perenne ingorgo viario di cui trattiamo.

Pertanto, La sollecitammo ad adoperarsi, concretamente, per attuare il definitivo sbocco di detta arteria stradale, sì da raccordarla, tramite la Via Cagliari, alla Strada Provinciale.

Ella, a dire il vero, nei tempi regolamentari, non ci degnò di alcuna risposta.

Noi, “anime di semplice ingenuità”, attribuimmo questo silenzio ad una Sua necessità di approfondire, in modo puntuale e ponderato, l’argomento, per poterci, infine, liquidare un esaustivo e risolutivo responso.

Nell’Assemblea Consiliare del 13 marzo scorso, Ella, finalmente, ci comunicò che, purtroppo, tra L’Amministrazione Comunale e i proprietari di quei terreni che, necessariamente, andavano espropriati per liberare l’occlusione di quella strada, nonostante precedenti e reiterati pour parler, non era stato possibile raggiungere un accordo. Ergo, l’inghippo viario era irrisolvibile.

Pur dubbiosi, causa diverse risultanze d’una diffusa vox populi, fummo, comunque, costretti a prenderne atto.

Se è pur vero che, come suole dirsi, “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, abbiamo appurato, essere altrettanto vero che, le “anime di semplice ingenuità” quali noi siamo, hanno, costantemente, al loro fianco un Angelo Custode che le indirizza e le sostiene nella ricerca del Bene.

Ed il nostro vigilante Cherubino, per pura accidentalità o piuttosto per Divina Provvidenza, si è materializzato, quasi d’incanto, ai nostri occhi, con le sembianze d’un nostro concittadino, e, sommessamente ma in modo chiaro, ci ha confidato che, il Signor Sindaco, sul capitolo concernente la Via Lamarmora” non ci aveva comunicato tutto, invero sussisteva qualche omissione.

Infine, a tal uopo, ci ha suggerito di ricercare chiarezza e quel quid risolutivo che ci necessitava, ispezionando, a ritroso negli anni, gli atti della Segreteria Comunale.

Diavolo d’un angelo, aveva davvero ragione!

A seguito di regolare richiesta, abbiamo acquisito, unitamente ai relativi allegati, la Delibera di Giunta n. 9 del 23 gennaio 2001 avente come testuale oggetto: “Lavori di sistemazione Strade dell’abitato – Approvazione progetto preliminare – Progettista ing. Salvatore Todde.”.

In siffatta delibera, appartenente alla Giunta Comunale presieduta in quel periodo dal sindaco dott. Efisio Baire, venne determinato quanto andiamo ad enunciarVi:

– Si affida all’ingegner Salvatore Todde l’incarico per la progettazione sub Definitivo ed Esecutivo per l’esecuzione di lavori di “Sistemazione strade interne.”:
– Detta opera, verrà realizzata con contributo Regionale con il quale è stato concesso a favore del Comune di Capoterra un finanziamento di £. 800.000.000= (ottocentomilioni) suddiviso negli esercizi finanziari 2000-2001;
– Vista la necessità di dover intervenire anche nella parte periferica dell’abitato, ormai in grande espansione, dove la rete viaria è piuttosto sconnessa, al predetto tecnico sono state date da questa Amministrazione, le indicazioni sulla redazione del progetto con interventi da effettuarsi sul prolungamento della strada di Via Lamarmora e su alcune piazze site all’ingresso del paese;

Colleghi Consiglieri, di fronte a cotanta evidenza di atti ufficiali che, benché da noi richiesti, sono stati celati dal Signor Sindaco, ritengo possiate concordare che è davvero difficile ostentare calma e impassibilità e non deragliare fuori dai gangheri della Santa Pazienza.

Signor Sindaco, di grazia, intende comunicarci perché, in merito all’apertura della Via Lamarmora, ha focalizzato la sua pseudo-risposta su insulse quisquilie, e, facendo lo gnorri, ha sottaciuto sulla sostanzialità della nostra interrogazione?

Nell’ultima assemblea consiliare, Ella, in modo gratuito, ha tacciato le nostre riflessioni, inerenti il Bilancio Preventivo, di superficialità.

Abbiamo incassato e controbattuto che, la superficialità, da che mondo è mondo, ha partorito sempre e soltanto pressappochismi, inesattezze, addirittura falsità.

Indi, l’abbiamo, benevolmente ed educatamente, sfidata ad estrapolare ed evidenziare, dalle nostre riflessioni, peraltro messe nero su bianco, eventuali inesattezze, pressappochismi, falsità.

Risultato: sepolcrare silenzio.

Ella, non poteva che ammutolire al cospetto di quelle eclatanti verità che, con la schiettezza che ci contraddistingue, abbiamo enumerato, inchiodando Sindaco ed Esecutivo a specifiche responsabilità omissive.

Signor Sindaco, per lapalissiane risultanze, le prediche di superficialità che provengono dal Suo pulpito, gracchiano in modo orrendo perché totalmente monche della giusta credibilità che necessariamente deve derivare dal buon esempio.

Nella querelle su Via lamarmora, Ella, di propria mano, si è autocertificata quella superficialità che, erroneamente e comodamente, ha attribuito ad altri.

Voglia o non voglia ammetterlo, noi, pur nei trasalimenti che ci derivano dalla Vostra arrogante condotta, pur nelle nostre veementi filippiche contro la Vostra cronica “sordità istituzionale”, mai e poi mai, abbiamo osato offendere la Sua persona e tantomeno quell’alta carica istituzionale, cui, democraticamente, è stata deputata dai nostri concittadini.

Sappia però che, altrettanto mai e poi mai, accetteremo che Ella, a nostre specifiche domande che riguardano quella Pubblica Amministrazione che, istituzionalmente rappresentiamo, conceda responsi evasivi, elusivi, rancidi tranci di “mezze-verità”, che, nelle definitive risultanze, si traducono come squallidi e stolti tentativi di invereconde “prese per i fondelli”.

Sappia altresì che, noi, il monito evangelico “porgi l’altra guancia” l’abbiamo assunto come filosofia di vita. Ma non trascuri che, guance ne abbiamo due soltanto.

Pertanto, riteniamo doveroso ed utile reiterarLe quella interrogazione a cui, per l’evidenza dei fatti testé denunciati, Ella non ha davvero risposto.

E, nello specifico, vorremmo che ci venisse soprattutto comunicato perché il Suo Esecutivo, succeduto alla Giunta del Dott. Efisio Baire, abbia portato a compimento quelle piazze site all’ingresso del paese, prossime alla Via Lamarmora e facenti “corpus unicum” con quel Progetto Preliminare, e trascurato, o meglio cestinato, la realizzazione di quell’importante sbocco stradale ormai indispensabile ad evitare il totale soffocamento della viabilità urbana.

“Ubi maior, minor cessat!”. Nella vera democrazia, e nondimeno nella Pubblica Amministrazione il maior é rappresentato dall’interesse collettivo, mentre nel minor si configura l’interesse personale. Ergo, cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto democratico e amministrativo cambia. Eccome se cambia!

In attesa della Sua cortese ma doverosa risposta, d’altro ancora siamo stati sollecitati a disputare e, in conclusione, ne disputeremo.

In data 24 febbraio 2009, nostri concittadini, facenti parte del Comitato Spontaneo “Pescatori di Capoterra” e della Cooperativa “Su Castiàu” inoltrarono, agli Uffici Comunali di competenza, testuale richiesta di “un urgente pubblico incontro con tutti i membri di Codesta Amministrazione Comunale, per dibattere le problematiche inerenti il comparto ittico lagunare e finalizzare adeguate soluzioni a livello ambientale ed occupazionale”.

Tali pescatori, benché oberati da un evidente disagio, hanno atteso, con ammirevole pazienza, ma ,da chi di dovere, non hanno ottenuto alcuna risposta.

In data 23 marzo 2009, ovvero un mese dopo, hanno reiterato la richiesta d’incontro.

Davvero incredibile: a tutt’oggi, ancora nessuna risposta ma con un’aggravante di non poco conto. Noi tutti, Consiglieri Comunali, destinatari delle richieste di questi nostri concittadini, dell’ultimo sollecito, chissà perché, non ne abbiamo avuto alcuna comunicazione.

Che dire di tale illiceità? Forse, è meglio invitare qualcuno, a rileggersi quanto da noi dichiarato e verbalizzato nell’assemblea consiliare dell’11 settembre 2007.

Pure in quel periodo qualche furbetto, di vecchia militanza politica, si arrogò potestà di decidere della Pubblica Amministrazione quasi fosse suo patrimonio privato e, perfidamente, occultò atti destinati a noi Consiglieri.

Minacciammo di adire la Procura per tale manifesta contravvenzione di regole.

Il Signor Sindaco ci redarguì affermando che la Politica non deve svolgersi nelle stanze della Procura.

Ne concordammo in toto, precisando però che, in difetto di un puntuale rispetto delle regole, giocoforza, diventa inevitabile qualche pellegrinaggio al Santuario di Nostra Signora della Giustizia. Chi ha orecchie per intendere intenda e, soprattutto, non scordi.

Signor Presidente, Ella che presiede e coordina l’attività di codesta assemblea consiliare, vuole cortesemente renderci edotti se v’è qualcosa di illecito, di strano, di contorto nella richiesta di pubblico incontro inoltrataci dai Signori pescatori, nostri concittadini?

Il principio primo che sostiene ed alimenta il credo democratico non trova concretezza, proprio, nel diretto confronto tra gli Amministratori e gli amministrati?

Parafrasando il principe De Curtis, chiediamo: siamo democratici o caporali?

Ohibò! Ci chiedono consulto esausti ma indomiti pescatori, onesti lavoratori, che, causa eventi calamitosi e asfissianti burocrazie, si trovano davvero con l’acqua alla gola e impossibilitati a svolgere il proprio lavoro, ovvero non possono pigliar pesci, e, noi amministratori, con invereconda condotta, li trascuriamo, dando ad intendere loro che sul piano amministrativo non sappiamo proprio che pesci pigliare? Oddio, che brutta figura!

Un illuminato adagio cinese recita pressappoco così: “ Quando un tuo fratello si trova in difficoltà, vale più un “Eccomi, cosa posso fare per te” che mille “Che il Cielo ti aiuti”. Capita l’antifona?

Pertanto, chi di dovere, rimedi all’errore, intervenga immediatamente ed esaudisca l’ormai decrepita ma sacrosanta petizione di questi nostri concittadini.

Grazie per la Vostra cortese attenzione.

Il Consigliere Franco Bayre

PRECISAZIONE

P.S. Per completa ed obiettiva comunicazione ai nostri concittadini. riteniamo doveroso notificare che, a conclusione del nostro intervento, il Presidente del Consiglio, Salvatore Caboni, intervenendo in merito all’argomento pertinente la Via Lamarmora, ci ha comunicato che, all’epoca dei fatti da noi trattati, egli ricopriva la carica di Assessore ai Lavori Pubblici e che, la prima Giunta Marongiu di cui il suddetto presidente faceva parte, s’era prodigata per dar corso all’apertura di tale strada, ma che, purtroppo, s’erano frapposti impedimenti che, di fatto, avevano impedito una positiva soluzione della vertenza.
Abbiamo replicato che, prima dell’intervento, com’è nostro solito, avevamo regolarmente acquisito tutta la documentazione messaci a disposizione, su nostra richiesta, dalla Segreteria Comunale.
Pertanto noi avevamo puntualmente e completamente esplicato in pubblico quanto si evinceva dalla attenta lettura di tale documentazione.
Abbiamo altresì affermato, (e lo ribadiamo tuttora) che, qualora dovessimo ottenere prove che, potessero suffragare quanto asserito dal presidente Caboni, (prove che, a priori, per onestà intellettuale, non possiamo ne intendiamo escludere), in piena responsabilità, se necessario, avremmo apportato correzioni o puntualizzazioni al nostro intervento, riconoscendo giustamente a Cesare quel che è di Cesare.
Ed infine abbiamo concluso che il definitivo suggello a questa vertenza, si sarebbe potuto avere soltanto quando, come da manifesta volontà espressaci dallo stesso presidente, l’apertura completa della Via Lamarmora fosse stata davvero tramutata dall’attuale Giunta del Sindaco Marongiu in concreta realtà.
Perchè come sempre le parole restano parole e si disperdono nell’aria se non vengono suffragate dalla concretezza dei fatti. Grazie ancora per la Vs. cortese attenzione.

Il Consigliere Franco Bayre

L’interrogazione”

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