Intervento del Consigliere Franco Bayre nel Consiglio Comunale del 25 novembre 2008

Signori Consiglieri,
anzitutto riteniamo educato porgere un cordialissimo benvenuto alla Dott.ssa Contini chidendoLe altresì scusa se, causa urgenza istituzionale, non Le concederemo neppure il tempo d’aggiustarsi, a proprio agio, sulla poltrona che dovrà occupare, d’ora in avanti.

E, altresì, riteniamo necessario premettere alla Dottoressa, a scanso di repentini attacchi di panico della medesima, che benchè Ella, in questa assemblea consiliare, sia il punctum dolens di questo nostro intervento, non intendiamo, assolutamente ed in alcun modo, disquisire sulla Sua persona ma su ciò che la sua presenza significa nel contesto amministrativo locale.

Intendiamo, discettare su Codesta Amministrazione Comunale, sulle necessità burocratiche istituzionali ad essa connesse e soprattutto su quella efficienza amministrativa, indispensabile per fregiarsi della titolarità d’un buon ed oculato governo.

E’ lapalissiano che nel cambio di segreteria, sul mero piano dell’immediata apparenza estetica (non me ne vorrà il Dottor Farris, anche perchè de gustibus non est disputandum) questa amministrazione ci abbia guadagnato abbondantemente.
Ma, ahinoi, sul versante d’una sostanziale e pragmatica utilità amministrativa, e di certo non per demeriti della dottoressa Contini, riteniamo vi sia stato il classico salto dalla padella alla brace.

Il perché è presto detto. Si è passati dal doppio incarico part-time del dottor Farris addirittura al quadruplo incarico della Dottoressa Contini. Una sorta di schizofrenico “Lascia e raddoppia” senza capo né coda.

Siamo venuti a conoscenza, ancora una volta per mera accidentalità e non perché, chi di dovere, ce ne avesse dato doverosa e puntuale notifica, che, giocoforza, l’attività dell’amministrazione comunale capoterrese dovrà tener conto o piuttosto, visti gli accadimenti, sarà frenata dalla frammentaria disponibilità e dalla altrettanto frammentaria presenza in Codesti Uffici, in qualità di segretaria generale appunto, e con incarico ancora una volta pro tempore, della Dott.ssa Contini.

Infatti, acclarato che la su menzionata segretaria è “costretta”, in una sorta di stacanovismo allo stato puro, ad espletare la segreteria generale, salvo errore, addirittura in altre tre enti locali, (Pula, Villa San Pietro, Monastir) inevitabilmente ne conseguirà che noi, potremmo fruire dei suoi servigi e della sua professionalità, soltanto nello spazio d’un risicatissimo part-time.

Fatta questa doverosa premessa, è inevitabile una sconsolata constatazione: Oddio, come siamo caduti in basso! Siamo davvero alla stregua della squinternatissima Contea de’ Maròdess.

Signori Consiglieri,
passi che Villa San Pietro abbia una segreteria part-time, passi pure che Pula abbia una segreteria part-time, passi infine che la stessa Monastir abbia una segreteria part-time, ma ritengo illogico, se non assurdo, che Capoterra, con un numero di abitanti superiore a quello delle altre tre succitate amministrazioni messe assieme, e con tutte le impellenze, problematiche e necessità che conseguono ad un così alto numero di anime, si riduca, alla stregua di Codeste minute seppur rispettabilissime comunità, a lillipuziani brandelli d’un indispensabile servizio di segreteria.

Nessuno me ne voglia ma, questa saltuaria presenza della itinerante segretaria, indirizza la mia memoria alla figura di quei missionari che, su scassatissime e fumogene jeep, percorrevano desolatissime lande, soffermandosi in assolati villaggi a dispensare comunioni, chincaglieria varia e viveri ai campesinos.

Di grazia, a cosa si vuole ascrivere tale incongruenza amministrativa ?

Puntualmente ci verrà obiettato che, purtroppo, esigue risorse finanziarie non consentono un servizio a tempo pieno della segreteria generale.

Puntualmente e con fermezza ribatteremo che, pur ammettendo l’esiguità delle risorse, riteniamo che, per tentare di far quadrare i conti, in primis è necessario “tirar cinghia” sull’inutile, sul superfluo, sul ridondante, soprattutto sullo spreco.

Ergo, possiamo, anzi dobbiamo trarre le conclusioni.

Signor Sindaco, prima di ridurre al lumicino o al buio quasi totale la segreteria generale, vuole, di grazia, renderci edotti se inutile, superfluo, ridondante e spreco sono già stati eliminati nell’amministrazione che Ella presiede ?

Crediamo, per evidenza di fatti, che la risposta sia assolutamente negativa e, giusto per non prolungare questa assemblea consiliare per un intero trimestre, tenuto conto anche degli odierni impegni della dottoressa segretaria, ci esimiamo dal cantar litanìa su un analitico elenco di storture, disattenzioni e leggerezze amministrative che vanno ad incidere negativamente sul bilancio comunale.

Siamo in un tempo di vacche magre ? Certo che lo siamo. Ma la nostra penuria finanziaria non è un caso isolato: all’intorno e a larghissimo raggio, ormai quasi ai confini dell’orbe terracqueo, è un continuo ed incessante miserere frammisto a qualche lamentoso de profundis.
Le mucche Carolina, dalle prosperose e turgidissime poppe, non si trovano più, neppure a livello d’immagine, sugli involucri dei formaggini.

Non possiamo né vogliamo far conti in casa d’altri, ma giusto per semplificare il quid di cui trattiamo: Signor Sindaco, sa, per accidenti, come si sta in quel di Sinnai?

Mi permetto di chiederglielo perché risulta che il dottor Efisio Farris, il nostro precedente segretario, ( al quale, tra l’altro, non abbiamo avuto buona educazione di esternare un pubblico grazie ed il doveroso saluto di congedo in assemblea consiliare) sia andato ad operare, a tempo pieno, proprio nella comunità sinnaese, comunità che di certo non ci sovrasta per demografia ed annessi e connessi istituzionali.

Ella, Signor Sindaco, sa perfettamente e per giusta esperienza, forse meglio di noi, quali molteplici funzioni ricadano nel comparto della segreteria generale, e sa altresì come il segretario, oltre la normale amministrazione, debba espletare anche il compito di consulente, sulle normative che interessano gli enti locali, vuoi nei confronti dello stesso sindaco, vuoi dell’esecutivo, vuoi di noi consiglieri e financo delle maestranze che operano nell’ambito del Pubblico Ufficio.

Non per spirito di polemica, ma per sacrosante, evidenti ed inderogabili esigenze amministrative ritengo avvilente e quasi ridicolo che si debba relegare, come peraltro è stato fatto, persino questo stesso Consiglio Comunale ad illogici , inusitati e penalizzanti orari, causa assenza della incolpevole dottoressa segretaria, già impegnata, nei nostri orari canonici ed ordinari, in altre assemblee consiliari dell’intorno.

Siamo davvero alla revolucion copernicana dei massimi sistemi della pubblica amministrazione locale. Strano ma vero: seppur in negativo ne siamo addirittura i pionieri.

Pertanto vuol dirci, cortesemente Signor Sindaco, perchè pur dipendendo solo da una volontà politica, o meglio dalla Vostra volontà politica, ancora non si è provveduto ad eliminare questa macroscopica defaillance amministrativa ?

Considerato che su basi razionali non riusciamo a scovare altre giustificazioni a questa sorta di “masochismo amministrativo”, il Vostro agire o meglio il Vostro omettere è per caso da ascrivere, (in assenza di chiarezze e trasparenze il dubbio è lecito), a quella invereconda ma abusata liturgia di temporanei incarichi, finalizzati a tenere chicchessia sulla corda e in perenne fibrillazione, tarpandone di fatto specifiche volontà di normale e regolare azione e di libero arbitrio ?

Ovvero, per dirla alla Tremonti, mettendola giù terra terra e con estrema franchezza, non è che si tratti della “iperdemocratica” opzione: “ o mangi questa minestra o salti dalla finestra” ?

Risulta peraltro, se in errore chiediamo venia, che siffatta astrusa metodologia sia stata da Voi applicata anche ai ruoli dirigenziali nel comparto Urbanistico e dei Lavori pubblici. Perché, di grazia, perché ?

Concludendo, in nome del comune interesse amministrativo e delle sacrosante necessità dei nostri concittadini, ci permettiamo, umilmente ma a buon diritto, di sollecitare Ella Signor Sindaco, l’Esecutivo che presiede, i Signori Colleghi della Maggioranza ad un’attenta e ponderata riflessione che possa essere foriera di una immediata e positiva soluzione della problematica presentataVi.

In attesa della doverosa risposta, sollecitiamo altresì il Signor Sindaco a fornirci con assoluta immediatezza, vista la scadenza dei termini regolamentari, i dovuti chiarimenti sul malformato concorso di cui a suo tempo in quest’aula trattammo. Grazie per la cortese attenzione riservataci.

Il Consigliere
Franco Bayre

STRISCIA DE GAZA…ANZIS DE GAZOSA -di Franco Bayre

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