Capoterra, i pochi commercianti rimasti: Corso Gramsci isolato, chiuderemo tutti. I residenti senza garage costretti a lasciare l’auto lontana da casa. Prima c’erano i parcheggi e da qualche giorno ci sono le fioriere in corso Gramsci tra via Cagliari e via Montello. Nel cuore del centro storico niente auto. Disco orario in via Vittorio Emanuele, via Cagliari e quei pochi rimasti in Corso Gramsci. A breve obbligatorio un po’ dovunque.
Protestano i commercianti e i cittadini ma soprattutto i residenti di via Satta che il giovedì, giorno del mercato nel rione Liori, si sentono prigionieri in casa.
“Dobbiamo portare l’auto di buon’ora prima che arrivino le bancarelle. Ma i disagi ora sono aumentati con il disco orario perché ogni mezz’ora dobbiamo andare e cambiare l’orario. La situazione è assurda – lamentano – abbiamo chiesto al Sindaco di aggiungere al cartello di divieto un pannello con la scritta “escluso il giovedì” ma nessuno ci ha ascoltato. Ci ha invece promesso che il mercato sarà spostato nell’area del nuovo parco urbano di fronte al cimitero. Non resta che aspettare il giorno della nostra liberazione”.
Al coro si aggiungono quelli che non hanno garage, lasciano l’auto in strada e sono costretti ad andare in auto per spostare il disco orario.
Al momento la rivoluzione pedonale portata avanti da un mese a questa parte, dall’amministrazione di Francesco Dessì, ha pochi consensi. Basta fare un giro ed osservare il corso ormai ridotto a strada di passaggio. Non si ferma più nessuno.
Protestano un po’ tutti in prima linea i commercianti che uno dopo l’altro abbassa le serrande della propria attività. “Non è il momento opportuno di fare sperimentazioni. Con la crisi che attanaglia le famiglie bisogna studiare percorsi che incoraggino i cittadini a fermarsi nell’antico centro storico e non allontanarli – fanno sapere i titolari delle attività – da qui i clienti passano e si fermano sempre meno. Questo nuovo sistema sarebbe stato funzionale se piazza Brigata Sassari avesse conservato la sua originaria funzione e cioè quella di zona riservata ai parcheggi. È inutile realizzare aree di soste a 200 o 300 metri perché il cliente a piedi qui non arriva”.
Ne sanno qualcosa le farmacie Cois e Puddu che già da tempo, per non perdere i clienti, hanno realizzato i parcheggi privati e Menicacci ha preferito spostare il tabacchino più giù accanto a Piazza Sardegna.
Le attività commerciali arrancano, molte a scontrino zero chiudono, ultimi la Profumeria Limoni e Bambù. Benetton si è trasferito più giù in via Cagliari assieme a Sisley. Chi può tagli e risparmia altri cessano l’attività.
Corso Gramsci ora è sicuramente più accogliente i pedoni e le mamme con il passeggino si sentono sicure ma i residenti, gli automobilisti e i commercianti hanno fatto sentire più di una volta le loro proteste.
Il sindaco ha fatto visita alle poche attività rimaste per assicurare la realizzazione di nuovi parcheggi. “Non servono i parcheggi lontani dai nostri negozi. L’automobilista che non può sostare, non si ferma a comprare. Va altrove. Ci sono a rischio molti posti di lavoro”, lamentano i commercianti
Questa riqualificazione del centro storico che la Giunta sta portando avanti non piace. Al momento ha portato pochi benefici e vibrate proteste.
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