Limiti alla libertà d’informazione dei bloggers

Il 22 ottobre del 2007, una presa di posizione del Circolo di Italia dei Valori di Capoterra , ripresa peraltro da La Nuova Sardegna e da diversi siti informatici locali , evidenziava come un disegno di legge proposto dal Governo Prodi poteva mettere sotto tutela l’intera editoria ed in particolare imbavagliare l’importante servizio svolto dai bloggers attraverso la rete internet.
Proposta di legge che aveva già registrato in campo nazionale la ferma dissociazione dell’On. Antonio Di Pietro, Presidente del Partito IDV ed allora Ministro delle Infrastrutture, e dalle altre forze politiche di centrosinistra che al riguardo avevano proposto modifiche e correzioni al testo originario.
Fortunatamente il disegno di legge non ebbe seguito e, con buona pace di tutti, finì nel dimenticatoio.
Invece il 6 novembre scorso la proposta è improvvisamente ricomparsa sotto nuova veste ed è stata assegnata, in sede referente, alla VII Commissione Cultura della Camera .
Tale proposta ( all’art. 2) stabilisce che “ ai fini della presente legge per prodotto editoriale s’intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla pubblicazione , quali che siano la forma nella quale esso è realizzato ed il mezzo con il quale viene diffuso”.

Praticamente l’introduzione di questo articolo farebbe rientrare anche i blog come “prodotto editoriale” e quindi anche questi dovrebbero uniformarsi agli altri prodotti d’informazione ( giornali – televisioni).
In merito all’attività editoriale sulla rete internet l’art. 8 precisa altresì che anche questi soggetti dovranno chiedere “ l’iscrizione nel Registro degli Operatori di Comunicazione ai fini dell’applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati di stampa”.
Di fatto con questa norma la politica , che da tempo ha occupato a proprio vantaggio i giornali e le televisioni, andrebbe ad occupare anche la rete , ultimo media libero rimasto in Italia.

A tal proposito Italia dei Valori si è offerta di dare tutta l’assistenza legale a chi verrà perseguito in funzione di questa legge.

“ Le regole andranno rispettate – ha scritto Di Pietro nel suo blog – ma non quelle che mettono a rischio la democrazia e siano palesemente anticostituzionali , e questo perché non sono regole ma abusi e soprusi. Questo disegno di legge è pura censura . L’Italia dei Valori si attiverà da subito con una serie d’iniziative contro questo disegno di legge liberticida facendo appello anche alle istituzioni internazionali e ai media esteri”.

Massimiliano Cabras
Coordinatore Italia dei Valori
di Capoterra

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