…MA COSA CI FACCIO DENTRO QUESTO FUMETTO?, Tostoini

Inaugura sabato 26 maggio alle ore 19,00 presso lo spazio polivalente May Mask in via Sulis 63 la mostra “…ma cosa ci faccio dentro questo fumetto?” Cronaca di un incontro semiserio tra Tostoini e l’Arte, in occasione della sua prima mostra personale. Nel corso dell’esposizione, visitabile fino al 16 giugno, saranno allestite 18 opere eseguite su tela con tecnica mista di medio e piccolo formato e una di grande formato.

I personaggi realizzati da Tostoini provengono da Marshmallowshire che è, come racconta Michela Pibiri “…un posto in cui i topi crescono sulle piante, dove l’archeologia porta alla luce le spoglie di una veneratissima Mummia di Gatto, e un ratto un po’ puzzone in crisi d’identità si traveste da coniglio rosa. Gli Ultrapolpi invadono i centri abitati, e un Orsetto Assassino dal sinistro sguardo di bottone semina sgomento. Ma tutti, proprio tutti, riescono a convivere pacificamente, e ora si affacciano sul nostro mondo organizzando una mostra tutta per loro col beneplacito di Tostoini, talvolta nota anche come Roberta Ragona, che sostiene di averli creati tutti lei, da sola” (Michela Pibiri, dal testo di presentazione del personaggio Tostoini).

Sabato 26 maggio siete tutti invitati a visitare l’ultimo esemplare della specie in mostra!.

Il testo critico di Erica Olmetto:

Forme e colori in Marshmellowshire

E’ sorprendente, ma sembra davvero di restare intrappolati, attaccati e irrimediabilmente invischiati in una fitta e sottilissima ragnatela dai fili d’oro e d’argento, quando ci si trova davanti ai pittoreschi, intelligenti e, talvolta, beffardi, animaletti di Tostoini. Scorrendo la storia della microesistenza di un mondo nascosto, attraverso le didascalie presenti nei“diari di viaggio in Marshmellowshire di Salmon e Piggy Gurglenheim”, s’incontrano personaggi già noti come Gatto acido, Alphonse, la Mummia di gatto e Gatto fantasma, animali dall’aspetto apparentemente tenero e rassicurante, in realtà un po’ difformi, dal volto e lo sguardo allucinato. Le altre figure o ritratti di donna – maternità, ritratto di signora, venditrice di mele- emergono in primo piano con atteggiamento maestoso e regale, l’ aspetto cupo e filiforme intensificando la componente pop surrealista della visione d’insieme. I colori acidi accentuano il carattere deformante dello stile fortemente espressionistico e intervengono in modo decisivo laddove la trasformazione dell’aspetto fisico non abbia già avuto il suo effetto. Tessendo le fila di un racconto di viaggio, come preziosi ricami, l’artista impreziosisce la tela attraverso un contorno nero e deciso che avvolge talvolta figure allungate e contorte, altre volte forme meno definite, paffute e rattoppate quali pupazzi ripieni di sabbia o appiattite come nei sinuosi disegni e incisioni giapponesi dall’evidente richiamo ottocentesco. Le superfici, invece, trattate come pezze di stoffa rosse, gialle e nere, bianche, verdi e blu, a scacchi o increspate, rivelano sfondi accattivanti, cieli decorati di stelle o meteoriti, dove, l’artista immagina e rappresenta le sue piccole realistiche creature immerse in una dolce e rasserenante atmosfera naif.

May Mask Cafè, via Sulis 63 – Cagliari
Orari: 8,30 – 15,30/18,00 – 21,00 – info: +39 070654443
info@maymask.it
www.tostoini.it
ericaolmetto@gmail.com

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