Maggioranza ko: nessuna variante alla lottizzazione Poggio dei Pini

Capoterra, il Consiglio comunale non dà l’ok alla variante della Strada 7 e attende il parere di un legale.

Discussione rinviata a mercoledì alle 8.30.

Discussione accesa in Consiglio comunale, venerdì sera, non per la questione Irpef e neppure per abbassare Tares ed Imu come chiedeva Pino Baire, Gigi Frau e Giuseppe Cabiddu.
Nulla di tutto questo.
Il tira e molla è stato tutto dentro la coalizione capeggiata da Francesco Dessì e riguardava la variante alla Strade 7 nella lottizzazione Poggio dei Pini.
Su 25 chilometri di strada, quei dieci metri non sanno da fare.
L’Assemblea è chiamata, visto il pare del dirigente dell’ufficio tecnico Porcedda, a dare l’ok alla variante di lottizzazioni.
Ma a complicare, l’intricata matassa, che va avanti da troppi anni arrivano, è arrivata ai tutti i rappresentanti dell’assemblea le istanze del presidente della Cooperativa Secchi a seguire quella dell’amministratore delegato, Maria Luisa Tassi.
In sostanza, diffidano il Comune nell’accogliere ulteriori proposte di variante.
A questo punto, Franco Magi, capogruppo del Psd’Az, presenta un parere legale che sostiene che il presidente della Coop non ha potere di gestione.
Mai l’avesse fatto. Da questo momento iniziano le scintille.
La maggioranza battibecca e finisce nel caos.
Non se ne fa nulla.
La variante è rinviata per la seconda volta.
Adesso, la parola passa agli avvocati, esterni al palazzo municipale, perché all’interno ci sarebbero delle incompatibilità.
L’ostacolo sarebbe quello di sanare un contenzioso tra privati e dare l’ok alla strada 7.
La coalizione Dessì, sarebbe per il sì ma attende la conferma dei legali.
“Ordine del giorno rinviato per la seconda volta – chiarisce Pino Baire – nella maggioranza sembrava ci fosse una rissa fra chi voleva votare e chi no. L’opposizione ha assistito divertita al siparietto”.
Mercoledì, alle 8,30 la questione variante ritornerà in aula. Parecchi Consiglieri sperano che il parere legale chiarisca l’annosa questione.
Perché mina i già deboli equilibri della compagine guidata da Dessì, proprio per questo si tira a campare e non arriva la nomina del nuovo assessore ai Servizi sociale, dopo le dimissioni di Walter Cocco. Quell’ufficio vuoto è guardato a vista.

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