Messa in sicurezza: dall’ alluvione sono trascorsi cinque anni e le ruspe non si vedono

CAPOTERRA, i lavori previsti per questa primavera slittano, salvo imprevisti, alla fine dell’anno.

Il Consiglio comunale dovrà fare una variante al Puc. L’Ira del sindaco Dessì.

Va avanti la ricerca di ordigni bellici ma restano da risolvere il problema espropri.

Dopo le festività pasquali è in programma un incontro nell’oratorio di Frutti d’oro con l’assessore dei Lavori pubblici Maninchedda, il capo della giunta e i cittadini.

Per la sistemazione idraulica del rio San Gerolamo e Masoni e s’Ollastu bisogna attendere almeno sino alla fine dell’anno. Cantiere fermo e le ruspe che non accendono i motori, come aveva più volte annunciato l’ex assessore regionale dei Lavori pubblici Angela Nonnis.
L’iter burocratico della Valutazione di impatto ambientale è conclusa ma ci sarebbe da fare una variante allo strumento urbanistico e completare la ricerca degli ordigni bellici e risolvere il problema espropri.
Questo quanto è venuto fuori dalla conferenza dei servizi che si è svolta in assessorato regionale a cui hanno partecipato il Comune di Capoterra, Anas e gli enti interessati alla realizzazione del canale con un intervento di 11 milioni e 300 mila euro…

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