Il giorno 28 gennaio 2015 è in arrivo in tutte le librerie “Per la libertà. Il rugby oltre le sbarre”, il nuovo libro di Antonio Falda, un viaggio fra le carceri italiane alla scoperta di uno sport, il rugby, che tramite il “Progetto Carceri” sviluppato e sostenuto dalla FIR si fa strumento sociale e occasione di recupero.
Si parla infatti di rugby in carcere. Bisogna conoscerlo… c’è umanità, dolore, coraggio. E c’è voglia di stare alle regole.
Otto istituti di detenzione italiani, un viaggio attraverso le attività rugbistiche attualmente esistenti in Italia. Una ricerca appassionante su come la pratica sportiva incida nell’animo delle persone. Storie di detenuti che nel rugby cercano il riscatto personale, di operatori che impegnano il proprio tempo libero per andare a insegnare il rugby in carcere. Di uomini della Polizia che queste attività le hanno volute, permesse, promosse.
L’autore si è recato nel carcere minorile di Nisida, e negli istituti detentivi di Terni, Torino, Monza, Frosinone, Porto Azzurro, Bollate e Firenze. Lì ha incontrato gli operatori esterni, gli educatori/allenatori, i direttori, i comandanti della polizia penitenziaria e naturalmente i detenuti, per vivere direttamente queste esperienze.
Antonio Falda, già autore per Absolutely Free Editore di “Franco come il rugby”, dedicato a Franco Ascantini, racconta qui un altro aspetto di questo sport che più di altre discipline insegna il rispetto per il proprio avversario e l’attenzione alle regole, “uno sport bestiale giocato da gentiluomini”.
Già autore di “Novelle Ovali, 35 piccole storie di rugby e di vita”, Davide Zedda Editore, co-autore de “Il XV del Presidente”, A.Car. Edizioni, per “Franco come il Rugby” ha ricevuto dalla Unione Stampa Sportiva Italiana il premio USSI 2014.
“Per la libertà. Il rugby oltre le sbarre” esce con il patrocinio del Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, della Federazione Italiana Rugby e del Club Italia Amatori Rugby.
Un libro di grande lettura, che vuole essere non solo un’opera di narrativa pura e semplice ma anche un mezzo utile a promuovere un’attività che sonda dal suo alveo sportivo per diventare strumento di sostegno sociale.