Poggio dei Pini: continuità o rinnovamento?

Con l’approvazione, a grande maggioranza, del Bilancio Consuntivo relativo al 2008, il 20 giugno scorso si è proceduto al rinnovo delle cariche sociali. Due liste contrapposte con oltre 550 soci che hanno deposto la loro preferenza nell’urna. Un record di partecipazione rispetto alle precedenti occasioni che ha dato la vittoria alla lista capeggiata da Giacomo Cocco, giovane imprenditore, contro quella di Tonino Secchi, ex dirigente aziendale.
Per effetto dell’ esito della votazione la prima lista avrà 10 rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione contro i 5 della seconda.

La Soc. Poggio dei Pini, costituita nel 1966 per iniziativa di quaranta promotori con lo scopo di costituire un Centro Residenziale Cooperativo (oggi ne conta 843 per circa 2000 abitanti), ha esplicato una serie di attività nell’interesse dei soci quali la gestione dell’acquedotto, della rete stradale, dell’illuminazione pubblica, della tutela del verde e dell’ambiente,ecc.
La principale fonte di finanziamento è pervenuta soprattutto dai proventi conseguenti all’assegnazione di lotti e dai contributi mensili versati dai soci.

Dopo oltre quarant’anni dalla sua costituzione era giusto fare il punto della situazione ed interrogarsi su cosa fare in futuro.

A maggioranza è stato scelto dai soci un programma che prevede, oltre alla modifica del Piano di lottizzazione, formule diverse di finanziamento per mantenere e migliorare i servizi finora realizzati, nonché una drastica ridifinizione dei rapporti col Comune per quanto attiene le problematiche sulla titolarità della manutenzione della viabilità, dell’illuminazione pubblica e delle reti idriche e fognarie .

Domanda : tutto questo sarà realizzabile e soprattutto sarà la strada giusta da seguire?

Lo si vedrà in un prossimo futuro.

Un fatto è certo : occorre l’impegno del nuovo Consiglio di Amministrazione per accelerare al massimo le procedure per la costruzione del ponte che unisce la zona di Pauliara con il resto della lottizzazione ed il rifacimento della viabilità, andati persi con l’alluvione del 22 ottobre 2008.
Senza il ripristino di queste urbanizzazioni primarie la vita delle famiglie residenti diventata sempre più problematica diventerà impossibile nei mesi invernali.

Inoltre, tenuto conto della crescente situazione di “contrapposizione” tra soci ed in ottemperanza con quanto previsto dallo Statuto, occorrerebbe ridare vita alla Consulta. Istituto questo a suo tempo giustamente voluto dai fondatori della Comunità per dare agli amministratori – se richiesti – pareri a sostegno delle loro scelte e soprattutto conservare al sodalizio un alto spirito di lealtà, solidarietà, riservatezza, tolleranza, collaborazione e adattamento.

Spirito che si è molto incrinato in questi ultimi tempi.

Chiudo questa nota con un mio parere personale : non mi sembra generoso – in particolar modo dalla “cordata” chi si appresta a gestire la Cooperativa – definire negativamente l’attività svolta dagli ultimi Consigli di amministrazione.
Ciascuno di noi può dissentire su alcune scelte – e questo è legittimo – ma nessuno può arrogarsi il diritto di condannare totalmente il lavoro ed il sacrificio di chi si è preso l’onere di gestire la “ Poggio dei Pini” con poche risorse ed in un periodo di grande difficoltà.

Spero che dopo questa fase agitata che ha portato al rinnovo delle cariche sociali venga a cessare questo infinito tormentone di conflittualità permanente che tanto male ha fatto ai rapporti interpersonali e alla comunità intera.

Massimiliano Cabras

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