Sei cuccioli di appena venti giorni e una cagna premurosa, domenica pomeriggio sono stati salvati da una lenta agonia e quindi da morte certa dall’associazione “Amici Miei”, che nonostante il giorno festivo, grazie anche alla collaborazione della Nuova, ha mobilitato il sindaco Giorgio Marongiu e l’Asl perché a questa dolcissima “famigliola” fosse evitato il peggio. Per questo è stata accolta al dog-hotel di Assemini – “Capoterra e Maracalagonis per quanto riguarda il randagismo hanno un triste primato – denuncia Maria Teresa Rattu dell’associazione Amici miei che si occupa della protezione e dell’adozione degli animali abbandonati – se il sindaco collabora potremo attenuare questa strage”. La cagna, di razza setter, probabilmente abbandonata da cacciatori perché ormai non più adatta alle battute di caccia e per questo da buttare come se fosse un vecchio oggetto a cui non si è affezionati, da troppo tempo nel rione di Corte Piscedda, alla periferia di via Cavour, girovagava in cerca d’affetto e di un padrone, forse per questo si fidava di tutti. Ma lei, nella sua grande bontà non riusciva a distinguere chi la coccolava per darle acqua e cibo e chi la chiamava per prenderla a calci per trascorrere momenti da eroe, infliggendole ogni sorta di sevizie. Poi da quando il setter aveva partorito sei adorabili cuccioli si sentiva più debole e quindi più vulnerabile e tutti coloro che si avvicinavano con lo sguardo di chi ha sofferto forse troppo, chiedeva pietà. Molti del rione le portavano quanto occorreva e persino la cuccia che sabato notte è stata distrutta dai soliti bulli e spavaldi ragazzini del quartiere che forse credono di diventare grandi seviziando una mansueta cagna e i suoi amorevoli sei cuccioli.