Tari: il Consiglio comunale rinvia l’approvazione, manca il numero legale

Era nell’aria che alcuni consiglieri di maggioranza, Efiso Demuru, Leopolodo Marrapese, Giuseppe Cabiddiu e Giuseppe Fiume, rientrato poco dopo in Aula, potessero far mancare il numero legale al momento del voto sul Bilancio di previsione e sulla Tari.
Infatti l’assemblea era iniziata con l’affondo di Demuru all’assessore al Turismo Beniamino Piga sulla questione del patrocinio all’iniziativa dell’Associazione Amici di Sardegna e le visite guidate nei monumenti del territorio e in laguna. Certo si è trattato solo di precisazioni che la dicono lunga sul clima incandescente che si respira in maggioranza.
E così, dopo l’ok alla trasformazione urbanistica per le volumetrie della struttura di Rio San Gerolamo, donata dall’ex sindaco di Cagliari Emilio Floris a alla parrocchia di don Battista perché diventi un centro sociale, alla spicciolata hanno iniziato a prendere la via dell’uscita seguiti dalla minoranza. “Non staremo certo a garantire i numeri – chiarisce Gigi Frau del Pdl – era normale che non saremo rimasti seduti. Non faremo certo da stampella”.
Il presidente dell’Assemblea Giorgio Marongiu è stato costretto a rinviare al 28 agosto l’approvazione del Bilancio e del tributo sui rifiuti.
Le vacanze agostane cadono a fagiolo per il sindaco Francesco Dessì che avrà qualche settimana per riflettere su quanto ieri sera è successo in consiglio e magari rimettere a posto i cocci.
“Nessuna crisi e nessun problema – si affretta a precisare il capo della coalizione – i consiglieri sono dovuti andar via per impegni presi precedentemente e già preannunciati. Non sono per niente preoccupato ciò che mi assilla sono i continui tagli che lo Stato fa ai Comuni. Dal 2011 non sono arrivati nelle casse municipali ben 4 milioni e 300 mila euro. Stiamo tirando il più possibile per non incidere sui servizi ai cittadini”.

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