Cade l’albero che ha bloccato la messa in sicurezza del territorio

Capoterra, la Regione fa sapere che l’albero secolare non era quello. Riprende il progetto.
È misteriosamente caduto sull’acquedotto di Torre degli Ulivi, l’eucalipto che nei mesi scorsi, ha bloccato il progetto esecutivo del primo lotto per la messa in sicurezza del rio San Girolamo e Masone s’Ollastu, considerato erroneamente secolare e sottoposto a vincolo come bene inestimabile protetto dal Piano paesaggistico che secondo la Regione era nella traiettoria dove sarebbero dovuti passare i lavori.
Adesso, non si sa come mai, giace a terra ma prima di adagiarsi si è abbattuto sul caseggiato dell’acquedotto facendo parecchi danni.
Intanto, l’Ufficio tutela del paesaggio, ha scritto all’ufficio dell’ingegner Enrico Concas per comunicare quello non era l’albero secolare da proteggere. Insomma c’è stato un errore e il progetto può andare tranquillamente avanti.
Più volte dagli Uffici comunale, settore Lavori pubblici, diretto da Concas è anche partita in Regione, una dettagliata relazione tecnica allegata a quella storica di Giacomo Mallus che sulla zona ha condotto una ricerca proprio sulla trasformazione della piana di Capoterra, in particolare sulla storia della azienda agricola di Su Loi e sull’argomento ha scritto un volume: “La Nostra Storia”.

La svista dell’albero secolare inesistente ha fatto perdere mesi importanti, infatti, l’autunno è alle porte e quando il cielo diventa nero i residenti delle lottizzazioni non dormono certo sonni tranquilli. Lavori urgenti e attesi per la sicurezza del territorio perché il rio San Gerolamo e Masoni e s’Ollastu nei nubifragi del 1999 e del 2008 non avevano retto alla furia dell’acqua e avevano trascinato morte e distruzioni. Non a caso ogni ritardo è accolto da queste parti, come una tragica notizia. Il territorio martoriato dalla alluvioni e i residenti che hanno vissuto il dramma della furia dell’acqua non ce l’ha fanno più ad attende i tempi biblici e gli iter burocratici infiniti, a complicare le cose si sono aggiunte anche gli errori.
“Non si deve perdere altro tempo, perché l’autunno è alle porte e se la situazione non si sbocca sarà un altro anno di preoccupazione per i cittadini di Rio San Gerolamo e Frutti d’Oro – dichiara Giacomo Mallus del Pd, che sulla questione ha trasmesso in Regione il suo lavoro sulla piana di Capoterra – i lavori, almeno quelli del primo lotto, devono partire entro i primi mesi del prossimo anno, come promesso dall’Assessore regionale, Angela Nonnis”.

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