Capoterra, resa dei conti nel Pd. Mallus: Zaccheddu si dimetta da capogruppo

“Il Pd a Capoterra non chiede nessun rimpasto nella giunta Dessì ma a volerlo è solo Marco Zaccheddu. Per questo presenti le sue dimissioni alla prossima riunione in Consiglio. Se ha problemi di qualunque natura si dimetta, non sfrutti la posizione di capogruppo del Pd per questioni personali. Tutto quello che ha detto non è condiviso. Non possiamo riconoscere come nostro portavoce chi fa uscite pubbliche cosi politicamente irresponsabili”, è la risposta di Giacomo Mallus, suo compagno di partito. L’affondo diffuso nei giorni scorsi da Zaccheddu, non è piaciuto per niente. Anzi ha anticipato i tempi della resa dei conti all’interno del più grande partito della Coalizione che sostiene il sindaco Francesco Dessì.
Pd è un partito allo sbando, il più grande Gruppo misto nello scenario politico, come diceva l’ex Governatore Renato Soru qualche giorno fa. Dopo l’affondo del Capogruppo Marco Zaccheddu che in un certo senso ha accelerato lo scenario che probabilmente sarebbe successo fra meno di un anno, magari dopo le elezioni regionali. Invece, la miccia è scoppiata in anticipo. In pochi se l’aspettavano, visto che la pace armata andava avanti da tempo. Anche se prima o poi sarebbe scaduto l’ultimatum.
Zaccheddu, ex assessore ai servizi sociali e già presidente della Comunità Montana, vuole fare fuori i tecnici dalla Giunta. “Fuori loro e dentro gli eletti”, sostiene. Indicando chiaramente di voler mandare a casa l’assessore ai Servizi sociali Walter Cocco e quello all’Urbanistica Leopoldo Marrapese.
Non mancano le schermaglia all’interno dei Democratici e giovedì in Consiglio comunale si vedranno ancora una volta le scintille. “Zaccheddu leader Pd? – chiede Mallus – dai su, non scherziamo, e dopo le dichiarazioni di ieri proprio rappresenta solo se stesso. È capogruppo perché lo abbiamo deciso nonostante sia stato eletto con meno voti. Ribadiamo pieno sostegno al sindaco e alla sua Giunta, a ai validissimi e capaci esponenti nominati dal Pd. Politicamente le sue dichiarazioni sono irresponsabili. Non si gioca con la politica. Non può permettersi di prendere iniziative a titolo personale senza averle concordate con nessuno all’interno del partito. Se sente di non godere del consenso, si dimetta”.
Una uscita così proprio alla vigilia dell’approvazione del Bilancio consuntivo e con le 114 osservazioni presentate al Puc da cittadini e associazioni ecologiste non ci voleva proprio. Già sono pochi quelli che possono votare se poi vengono spostati, i conti non tornano. Non è proprio il caso di fare la resa dei conti. Le scadenze importanti non ammettono interessi di partito. Questo è il momento dell’impasse e non delle rivoluzioni. Le bizze, magari dopo le elezioni regionali.
“Voglio inoltre far notare che il risultato elettorale ha dato precise indicazioni su quelli che sono gli equilibri nel partito – continua Mallus – I tre più votati sono Demuru, Marongiu ed io. Tutti oltre i 280 voti.
Per questo chiedo che Marco Zaccheddu si presenti dimissionario alla prossima riunione in Consiglio”. Nella foto Giacomo Mallus.

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