CAPOTERRA VS ASTI 13-19

Prima sconfitta per l’Amatori Rugby Capoterra contro la prima in classifica Asti. Una partita giocata ad alti livelli tra due squadre che meritano sicuramente una serie maggiore e fanno vedere un rugby di un’altra categoria. Il Capoterra si presenta con la pesante assenza di Juan Manuel Queirolo e con una linea mediana improvvisata, spostando Arbizu nel ruolo di mediano di mischia e anticipando il rientro in campo dell’infortunato Gambula. La partita ha visto la classe delle due squadre e soprattutto la grande preparazione atletica, che nel Capoterra si è evidenziata nel secondo tempo dove ha messo in difficoltà la squadra astigiana grazie soprattutto al prezioso lavoro svolto dal preparatore atletico Sandro Floris.

Il primo tempo inizia con una sola squadra in campo, con un Capoterra irriconoscibile ed un Asti determinato. Per almeno 15 minuti è solo l’Asti a giocare col Capoterra che fa la parte dello spettatore. In questi minuti l’Asti ne approfitta segnando 10 punti con D’Anegelo che piazza un calcio di punione, poi segna una meta e la trasforma.

I primi punti dei giallorossi arrivano al 27 minuto, dopo un assedio continuo nell’area di meta astigiana, con un calcio di punizione realizzato dall’ex Pumas Arbizu.

L’Asti non ci stà e risponde dopo solo 8 minuti con un calcio piazzato sempre col solito D’Angelo.

Il primo tempo si conclude con la squadra ospite in vantaggio per 13 a 3, e con un Capoterra che ancora non ha espresso tutte le sue potenzialità

Nel secondo tempo la compagine sarda entra più determinata e concentrata, ma sono sempre i piemontesi a segnare i primi punti grazie a un calcio di punizione del cecchino D’Angelo.

Il Capoterra comincia ad ingranare e a far gioco, costringendo i piemontesi a fare una partita totalmente difensiva. Gli attacchi del Capoterra si concretizzano al 17° minuto con una meta dell’ala Pirastu, che Arbizu trasforma, anche grazie all’inferiorità numerica degli astigiani per un’espulsione temporanea del centro Heymans al 12° minuto.

La meta galvanizza la squadra capoterrese che continua a costringere i piemontesi nei loro 22, ma purtroppo non riesce a concretizzare con una meta, e non riesce ad approfittare nemmeno quando, al 28° minuto, l’arbitro aquilano Passacantando manda 10 minuti fuori dal campo il pilone Tardito e lasciando l’Asti in 14 uomini.

L’area di meta astigiana sembra assediata dal Capoterra, ma è proprio l‘Asti a segnare, sempre con l’estremo D’Angelo oggi sicuramente migliore in campo, tre punti con un calcio di punizione.

Il Capoterra non ci stà e vuole portare a casa dei punti preziosi per la classifica e continua a macinare gioco e ad assediare la difesa piemontese. Al 39 il Capoterra accorcia nuovamente le distanze grazie ad un calcio piazzato dell’apertura Gambula.

La fase finale della partita è al cardiopalma, con i sardi che fanno contare 18 fasi di gioco consecutive alla ricerca di una meta che non arriverà mai.

Il risultato finale premia l’Asti che è entrato in campo dall’inizio della partita con la giusta concentrazione e grinta. Un risultato (13-19) che non piace al Capoterra per il gioco espresso soprattutto nel secondo tempo. Resta il rammarico per una partita che si poteva vincere, ma che è iniziata con la concentrazione sbagliata e con poca grinta. Tanto di cappello comunque per una squadra ben messa in campo dall’allenatore Regan Sue e ben determinata, con un reparto di mischia molto possente e dei trequarti ben schierati dove si sono distinti, oltre il già citato estremo D’Angelo, l’ala Daga e il centro Heymans.

Il prossimo appuntamento sarà sempre in casa contro l’Ospitaletto, squadra da non prendere sottogamba e da affrontare con la grinta e la concentrazione che i capoterresi hanno fatto vedere nel secondo tempo.

Aurelio Atzori
ASD Amatori Rugby Capoterra

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