ESPA (PD): Scuola sarda, La Gelmini prima licenzia i precari e poi fa finta di riassumerli. Prendendo a schiaffi il Consiglio Regionale…

Lasciano stupefatti le dichiarazioni del Ministro Gelmini sulla scuola in Sardegna e sull’assunzione di precari. Prima con la sua disastrosa riforma crea 2200 licenziamenti, povertà e apprensione nelle famiglie sarde, chiude classi ed aule nei paesi di montagna e nelle zone urbane delle città a più rischio di emarginazione, e poi annuncia trionfante che verranno riassunti 2000 precari vittime della sua riforma. E tutto questo con fondi della Sardegna, senza mettere un soldo come oramai è abituale da parte del governo Berlusconi.

Non capiamo la posizione dell’assessore Baire: appalta il governo del suo assessorato alla Gelmini?

Le cifre false: la riforma Gelmini crea circa 2200 posti a rischio nel precariato storico della Sardegna (1600 docenti e 600 circa personale non docente). Come è stranoto il costo lordo medio mensile delle assunzioni è pari a circa 2000 euro al mese lordi ed è facile capire che il reale fabbisogno è di poco più di 50 milioni di euro, e non i 20 milioni sbandierati dalla Gelmini e dalla Baire.

Sui 20 milioni a disposizione della finanziaria Cappellacci (contro i 32 presenti nell’ultima finanziaria Soru): sono risorse gia presenti nel bilancio regionale e già assegnate dal Consiglio Regionale ad altre spese, come i 5 milioni di euro necessari per l’assistenza e il trasporto scolastico delle migliaia di studenti con disabilità sardi. Cosa facciamo, togliamo il servizio?

Ma ancora: cosa dicono i consiglieri del centrodestra impegnati a varare all’interno del collegato alla finanziaria ancora da votare martedi in Consiglio una norma che rivendica per la Sardegna poteri e autonomia indipendenti da Roma, sentirsi dire che “è tutto merito della Gelmini”? Prima il danno e poi la beffa….

Riproponiamo la nostra norma (in allegato) che coniuga salvaguardia con i diritti dei precari sardi della scuola con obiettivi chiari per la qualità della stessa, nel rispetto dello status giuridico e in particolare nella cosapevolezza che gli accordi con i nostri soldi si firmano con il direttore della scuola in Sardegna, che ha tutti i poteri e non con il ministro che è causa di questa situazione drammatica.

Annunciamo in aula del Consiglio Regionale per martedi prossimo una forte presa di posizione sull’argomento e in particolare chiediamo che l’assessore ci faccia capire cosa succede, cosa la Gelmini intende fare con i soldi dei sardi.

LA PROPOSTA DEL CENTROSINISTRA (VEDI ALLEGATO E QUI SOTTO)

Emendamento collegato finanziaria

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