Le Poste di Capoterra : un (di)servizio da Terzo mondo

Recandovi all’Ufficio Postale di Capoterra per effettuare qualche operazione sarete rimasti certamente sbigottiti per la inverosimile presenza di persone in paziente e snervante attesa di essere chiamate in uno dei pochi sportelli aperti all’accettazione.
Attese vergognose valutabili tra i 50 minuti e l’ora, con punte, in corrispondenza di particolari scadenze, di gran lunga superiori a questo tempo.
Una situazione mortificante degna di un paese del terzo mondo.
Ricordo che qualche anno fa, in occasione dell’inaugurazione del nuovo locale, il Direttore di allora aveva altamente decantato la nuova sistemazione come punto di partenza per un netto miglioramento del servizio a favore dell’utenza capoterrese in crescente sviluppo.
Già in quella circostanza, come rappresentante dell’Amministrazione Comunale, avevo evidenziato comunque l’insufficienza di un solo ufficio postale per una località così vasta espansione e con oltre 18 mila abitanti , ricevendo ampie assicurazioni per una positiva valutazione del problema.
Oggi che siamo quasi 24 mila la situazione è decisamente peggiorata senza che si sia fatto nulla per razionalizzarla.
Molte sono state in questo tempo le proteste da parte dei cittadini, ma l’amministrazione postale ha sempre fatto.. orecchie da mercante.
Adesso è giunto il momento di porre la parola fine a questo trattamento da paese sottosviluppato instaurato a Capoterra dall’Amministrazione Postale.

Come Italia dei Valori di Capoterra, sollecitata da numerosi cittadini infastiditi da tale menefreghismo, chiederemo all’Amministrazione Comunale di farsi, ancora una volta, parte diligente per far cessare in tempi brevi questo indecoroso (di)servizio pubblico offerto dall’Ente Poste.
Da parte nostra ci adopereremo per rappresentare nelle opportune sedi l’insostenibile perdurare di tale stato di cose.

Massimiliano Cabras
Coordinatore del Circolo

Italia dei Valori

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