Frutti d’Oro, avanti col terzo “pennello”: la sicurezza non può attendere

Consiglio Comunale rinviato a giovedì 9 maggio alle 9.30 perché sul rendiconto di bilancio non era ancora arrivata la documentazione dei revisori dei Conti. Intanto, arriva l’ok sul terzo pennello a Frutti D’oro. Questo significa che nel tratto di mare tra Frutti d’Oro sino al confine con Picciau le rilevazioni subacquee non hanno trovato reperti archeologici. Si va avanti con le indagini sul tratto di mare dove si dice sia stata ritrovata una nave romana. Fra non molto arriverà il parere del Soprintendente ai Beni archeologici. “Potremo così iniziare i lavori per la sicurezza del litorale – commenta Efisio Demuru, presidente della Commissione Lavori pubblici – con la messa in opera dei massi naturali e della sabbia che ha avuto precedentemente l’ok dalla Regione”. I residenti della zona costiera accolgono con entusiasmo questa notizia ma come sempre prima di festeggiare attendono che sia aperto il cantiere. Insomma, smorzano un po’ la gioia del primo passo anche perché l’eterno progetto si è fatto parecchio attendere per le autorizzazioni regionali e dei Beni archeologici. In tanti scommettono che l’ok anche alla quarta barriera non tarderà ad arrivare. Il primo passo pare fatto per l’intervento attesa dagli abitanti del litorale perché eviterà che il mare si spinga sino alle case. Come era successo con la mareggiata tra il 4 e il 5 marzo scorso, dove il forte vento di scirocco ha imprigionato in casa gli abitanti della costa. Il progetto per la messa insicurezza, risale al 1997 con un finanziamento dei Piani integrati d’Aria e le opere sono state aggiudicate dalla Ciro Menotti Società Cooperativa per Azioni per 1 milione di euro e oltre 41 mila per la sicurezza. Nel 2011 si aggiunge il Bando Litus di 300 mila euro per la rinaturalizzazione, ripascimento della spiaggia con dune di sabbia portata dalle cave. Interventi per migliorare e rendere fruibile tutto il litorale.
Per quanto riguarda il Consiglio comunale di ieri sera, Giuseppe Cabiddu di Sel da sempre critico con la sua coalizione tuona: “Non possiamo votare un rendiconto di bilancio senza prima sapere il parere dei Revisori dei conti. Comunque non si può convocare l’Assemblea prima che tutta la documentazione sia nelle nostre mani. Dobbiamo discutere un anno di Amministrazione. Quindi è un momento di verifica”. Da valutare c’è un incartamento di ben 22 volumi che tra l’altro dicono che il Comune ha rispettato il Patto di stabilità. “L’ammanco di oltre 2 milioni di euro non versati nelle Casse comunali dall’ex agenzia di riscossione Gema è stato metabolizzato – precisa il presidente della Commissione Bilancio, Giacomo Mallus – altrimenti ci saremo trovati con l’acqua alla gola. Possiamo dire che abbiamo sistemato il fattaccio prendendo un bel po’ di soldi dal Fondo emergenza che abbiamo così ridotto. Ma questo ha salvato le Casse comunali”. Intanto, l’incertezza dell’introito Imu in discussione al Governo, crea da queste parti, non poche difficoltà: “Togliere l’Imu sulla prima casa a tutti senza considerare il reddito è un ingiustizia sociale – tuona l’ex Assessore Efisio Demuru – andava bene la proposta di Prodi e cioè non far pagare entro i 50 mila euro. Spillare quattrini anche ai disoccupati è stato un errore. In parecchi rischiano di perdere la casa. Intanto, minori introiti, significano meno servizi che i Comuni possono dare ai cittadini. In parecchi bussano alle porte dei servizi sociali per chiedere aiuto ma non sempre si possono dare risposte per mancanza di quattrini”. L’argomento ritornerà alla ribalta giovedì 9 maggio alle 9.30 quando l’Assemblea civica sarà nuovamente riunita.

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