Un parco giochi e una pista ciclabile nello stagno di Santa Gilla: c’è l’ok

Arrivano nuovi finanziamenti per valorizzare lo stagno di Santa Gilla. “Sarà realizzata una pista ciclabile, un parco giochi e sentieri per rendere fruibile lo stagno di Santa Gilla. Inoltre sarà istituito nel centro storico un punto di informazione turistica – annuncia con entusiasmo il sindaco di Capoterra Francesco Dessì – una sorta di grande prova per la valorizzazione del territorio e per incentivare il turismo nella zona sud occidentale dell’Isola. Bisogna investire nel turismo e noi abbiamo tutte le potenzialità. Un territorio che si estende tra mare, collina e laguna offre varie e interessanti mete da percorrere e visitare”. Da spendere con il progetto Gilia For All, ci sono oltre 193 mila euro arrivati con Fondi dei piani operativi regionali, Asse 4 che punta sull’ambiente, turismo e cultura. Presto partirà la gara d’appalto .
Secondo il Sito web OpenCoesione Capoterra è uno dei Comuni, assieme a Monserrato con più progetti finanziati e da portare avanti. Questo significherà pur qualcosa. Il sito riconosce che nel palazzo municipale progettano e intendono portare avanti interventi di valorizzazione delle aree di pregio ambientale, di habitat particolari dove nidificano i fenicotteri rosa, di specifici ecosistemi e di paesaggi particolari e caratteristici della zona sud occidentale che un progetto dell’imprenditore alberghiero Palomba voleva chiamare Costa degli Angeli. Non trascurare le risorse naturali, culturali e paesaggistiche locali. Anzi bisogna trasformarle in vantaggio competitivo per aumentare l’attrattività, in particolare quella turistica. Non a caso lungo la Sulcitana, il futuro Piano urbanistico appena adottato prevede che da quelle parti siano realizzate le strutture per soddisfare le esigenze del popolo dei vacanzieri e dei flussi turistici.
“E non ultimo, migliorare la qualità della vita dei residenti promuovendo nuove forme di sviluppo economico sostenibile”, conclude il sindaco. Il progetto Gilia Life Natura, finanziato dall’Unione europea, terminato dopo quattro ani di lavoro, venne presentato alla stampa e ai numerosi visitatori l’11 agosto 2001. L’obiettivo era quello di lanciare sul mercato turistico lo stagno ed ora si intende percorrere il medesimo sentiero per non perdere di vista la meta. Un’oasi d’importanza internazionale, com’è scritto nella Convenzione di Ramsar ed è riserva naturale per la Regione. Per questo sia l’Amministrazione comunale che le Cooperative che operano nella laguna sollecitano gli interventi dei bracci a mare che consentono il deflusso delle acque tra mare-laguna. Uno scambio importante per far respirare lo stagno e consentirne la vita. Le alluvioni del 1999-2005 e ultima quella del 22 ottobre 2008 hanno abbattuto le protezioni e ogni mareggiata è vista dai pescatori come il passaggio della morte. Senza barriere lo stagno rischia di morire per asfissia. Non c’è l’ossigenazione dell’acqua a Maramura. Il canale è ostruito. “Non è solo una questione economica ma soprattutto di sicurezza”, precisa l’assessore all’Ambiente Leopoldo Marrapese che il 21 gennaio scorso, con il sindaco, ha scritto alla Regione, alla Provincia e all’Autorità portuale perché si faccia presto a risolvere la mancanza di adeguati interventi tra la foce del Rio Santa Lucia con il mare. Ad ogni mareggiata la situazione si fa sempre più drammatica: “Per smuovere la situazione di stallo organizzeremo a metà maggio una Giornata ecologica – fa sapere Gianni Loddo, presidente della coop Su Castiau – Faremo una passeggiata coinvolgendo tutti i cittadini. Osservare le bellezze, le ricchezze potenziali di Santa Gilla mai sfruttate per incuria. Eppure di questi tempi, potrebbe dare impulso allo sviluppo economico”.

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