I lavori delle barriere nel mare di Frutti d’Oro rischiano uno stop

Capoterra, Pino Dessì presenta un’interrogazione in Consiglio ed Efisio Demuru convoca la Commissione per discutere il problema.
Altro problema per le barriere a mare di Frutti d’Oro, meglio conosciuti come pennelli. Pino Dessì della lista civica per Lucia Baire, ieri sera ha presentato un’interrogazione in Consiglio comunale. Ha chiesto se è stato dato l’incarico per la realizzazione del nuovo pennello in modo che la Soprintendenza ai beni ambientali possa intervenire per le ricerche subacquee prima che arrivi il mal tempo.
Insomma, se il responsabile del procedimento dell’ufficio comunale dei Lavori pubblici non prepara tutta la documentazione l’intervento rischia un altro stop.
“Anche in fase di progettazione c’è stata una negligenza, perché si sapeva che in quella zona di mare ci sarebbero stati reperti archeologici, ciò nonostante la Soprintendenza non è stata coinvolta. Dopo un incontro risolutore e decidendo le modalità e i tempi d’intervento, i lavori per l’indagine archeologica non sono ancora stati affidati – precisa Pino Dessì – se per caso ci dovrebbe essere un altro rinvio la responsabilità non è certo dei Beni Ambientali che non ha ancora fatto le indagini. La Soprintendenza è in attesa di intervenire già da quando i lavori sono iniziati. Bisogna far presto e approfittare delle condizioni meteo favorevoli. L’affidamento dei lavori va fatto oggi stesso. Se slittano ancora i tempi non bisogna scaricare sempre sugli altri le proprie negligenze e responsabilità”.
L’autunno è arrivato già da qualche giorno e l’incartamento dall’ufficio municipale pare non sia ancora giunto in soprintendenza. Si rischia grosso. I residenti delle zone a mare incrociano ancora una volta le dita perché non ci sia lo stop ai lavori. Intervento urgente per impedire che le mareggiate arrivino sino al salotto di casa come è già successo il 4 e 5 marzi scorso.
Intanto, per giovedì, Efisio Demuru, presidente della Commissione Lavori pubblici ha convocato un incontro per discutere del caso: “Noi stiamo rispettando la legge – precisa – mi sembra strano comunque che dopo 13 anni dalla Conferenza dei Servizi convocata dalla Regione si sollevi il problema. Allora se in quel tratto di mare ci sono beni di rilievo perché la Soprintendenza non è intervenuta nonostante il traffico di barche?”.
Le indagini subacquee sono state portate avanti per il primo e secondo pennello ora dovrebbe iniziare l’intervento in quel tratto di mare dove dieci anni fa circa, un sub di Maddalena individuò delle enormi giare, i cosiddetti dolium. C’era stato anche il tentativo di recupero, ma le condizioni del mare non lo permisero.

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