Le tragiche alluvioni che poche settimane fa, in Sardegna, hanno portato morte e distruzione, sembrano non aver insegnato nulla di nuovo rispetto alla buona gestione del territorio e alla messa in sicurezza delle aree soggette a rischio idrogeologico. Tant’è che suscita sgomento e incredulità la presa di posizione della cooperativa di Poggio dei Pini (Capoterra – CA), una delle località più colpite dall’alluvione e dove si è registrato il maggior numero di vittime, che ha presentato un ricorso al TAR contro la Regione per il blocco alla realizzazione di centinaia di villette, alcune delle
quali in aree a fortissimo rischio idrogeologico.
Il grande progetto, infatti, prevede 1.391.000 metri cubi di cemento, in parte distribuiti proprio in quelle aree devastate dalla forza dell’acqua dello scorso 22 Ottobre, come la pineta di Pauliara, attigua al laghetto, e la collinetta di Sa Birdiara, a poca distanza dal corso del Rio San Girolamo.
Il WWF ritiene grave e irresponsabile l’atteggiamento di chi, evidentemente poco attento e sensibile alle drammatiche conseguenze della recente alluvione, insiste nel
voler mettere a rischio il delicato equilibrio ambientale dell’area di Poggio dei Pini e l’incolumità degli abitanti.
Per questo l’Associazione ambientalista, oltre a confidare in un pronunciamento dei Giudici del TAR a favore del blocco del progetto imposto dalla Regione, auspica un maggiore rigore nella verifica delle opere proposte e nel rispetto di quanto previsto dal Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) e dalle normative di tutela ambientale e paesaggistica della Regione Sardegna.