Ancora una volta Sulcitana intasata per un incidente, avvenuto questa volta a Su Loi. Coinvolte due persone che viaggiavano a bordo di una moto e che sono stati sbalzati per terra. Il venditore di frutta e verdura di fronte è stato il primo a chiamare i soccorsi. Immediato intervento dell’ambulanza del 118 che trasporta il ferito con codice giallo al pronto soccorso. Dalle 18 si è formata una coda chilometrica da Sarroch verso Cagliari. I vigili urbani di Capoterra sono intervenuti evitando disagi ancor più gravi. Si viaggia solo su una corsia.
Ancora una volta tutti in fila. Come la settimana scorsa quando un’autocisterna ha perso il rimorchio ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per riagganciarlo e rimetterlo in carreggiata. Altri disagi, non meno di due settimane fa per un banale tamponamento, senza gravi conseguenze, in prossimità della rotatoria di Rio San Gerolamo. Una brusca frenata, un attimo di distrazione e due Fiat erano finite una sull’altra. Auto accartocciate e l’anziano automobilista alla guida della Punto grigia è stato soccorso dal personale del 118 di stanza a Centro Meccano di Sant’Angelo e trasportato a sirene spiegate al Pronto soccorso per degli accertamenti.
Giornate da dimenticare, per i dannati della Sulcitana proprio nell’ora di punta quando i lavoratori rientrano a casa e il popolo dei vacanzieri lascia il litorale. Ancora una volta in coda in attesa che il tappo salti. Per trascorrere il tempo e per distrarsi, qualche automobilista posta su Facebook la cronaca della serata sulla statale 195 da tempo, diventata insufficiente a smaltire l’enorme traffico e quindi è pericolosa d’inverno con 1600 veicoli all’ora ancor più d’estate quando vacanzieri e turisti si riversano nella costa sud occidentale e i numeri salgono in maniera esponenziale.
Così, basta una brusca frenata di un centauro per un’auto che taglia la strada e non rispetta la precedenza o un banale tamponamento perché si formino file chilometriche. Per l’ennesima volta, tutti in fila indiana per ore ad aspettare che il tappo salti.
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