Stop alcol a Capoterra, rivolta contro Dessì: “Chiudiamo tutti per protesta”

Si ribellano bar e pizzerie a Capoterra e annunciano una raccolta di firme contro la decisione del sindaco di vietare gli alcolici. Antonio Mameli del Bar Santa Lucia che si affaccia proprio in piazza, propone di abbassare le serrande quando arrivano gli artisti di successo per l’Estate capoterrese.
Stanno preparando gesti eclatanti per dire no all’ordinanza del Sindaco Francesco Dessì che dice stop alla vendita degli alcolici a Capoterra dalle 19 alle 6 del giorno dopo. Vietato anche bere alcolici nei locali dalle 23 alle 6. Il primo cittadino dice basta alle risse in piazza, alle bottiglie di vetro spaccate e utilizzate come armi. Un freno ai molti, troppi atti vandalici.
Protestano tutti, anche i locali distanti più di 500 metri da Piazza Liori e i moduli per la raccolta di firme sono già pronti, giusto il tempo per organizzarsi e si parte. Non tutti, infatti, sanno dell’ordinanza. Non appena ieri sera abbiamo diffuso la notizia su Casteddu Online, hanno avuto inizio le lamentele. Stamattina qualche barista ha già detto il suo no ai vigili urbani. Un no unanime.

“Così ci fanno chiudere – dice Sara Dessì, proprietaria della pizzeria in via Battisti – aspettiamo l’estate per vendere qualcosina in più e il proibizionismo inutile ce lo impedisce. Una norma che contrasterà ben poco il vandalismo dei ragazzini ubriachi”. E Sandro Demontis della pizzeria Primavera in via Amendola aggiunge: “Ci taglia un bel po’ di lavoro. Aspettiamo la stagione estiva per vendere ed arrivano le restrizioni imposte. Ci stiamo mettendo d’accordo per avviare una raccolta di firme per far arrivare al sindaco il nostro totale disaccordo”. Dello stesso avviso Daniele Meloni del Stop And Go in via Sassari: “Ci muoveremo per una raccolta di forme perché è inconcepibile perdere clienti. Vanno altrove e sarà per noi l’ennesima mazzata. Noi vendiamo pizze d’asporto e se ci chiedono due birre da portar via dopo le 18 non possiamo darle? Lo stesso nel camion Il Paninetto che abbiamo in piazza, non posso mettere un’altra persona che serva le bevande. Non ci sta e poi i costi sarebbero insostenibili”. Giuseppe Corda, che sforna pizze da asporto in via Cagliari, aggiunge: “Se non vendiamo la birra non ci comprano neppure le pizze. Viene un adulto che vuole cenare con una pizza e vuole la birra da portar via, che devo fare?”.
Nessuna voce fuori dal coro, anche i baristi che preferiscono restare anonimi, dicono che l’ordinanza è scritta male ed ha imboccato la strada del proibizionismo che non porterà da nessuna parte, anzi. Le strade da seguire per attenuare il disagio giovanile e l’eccessivo uso di alcol, sono ben altre.
E Antonio Mameli del Bar Santa Lucia a due passi dalla Piazza Liori lancia la proposta: “Durante le manifestazioni clou dell’Estate capoterrese dovremo tutti chiudere. Nessuno escluso, e vediamo un po’ se la situazione si sblocca”.

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