Vizio di forma”, la burocrazia ferma il Mercatino dell’usato a Capoterr

Vibranti proteste sono arrivate all’ufficio dell’Assessore alle Attività produttive, Beniamino Piga.
“Siamo andati in Municipio per iscriverci all’albo del mercatino dell’usato, ma all’ufficio relazioni per il pubblico ci hanno detto che i moduli per iscriverci all’albo non esistono. C’è stato un problema che presto il Consiglio comunale risolverà”. Delusione mista a protesta, perché in tanti, dopo l’Assemblea civica che a metà maggio, l’aveva approvato, hanno creduto di esporre la loro merce. Vedevano già Il mercatino dell’usato, delle opere d’arte, dell’artigianato e ingegno in genere in giro per il territorio. Invece nulla. Tutto rimandato.
Un vizio di forma, Una questione burocratica che ha bloccato l’iniziativa, come chiarisce l’Assessore Piga: “Dobbiamo cambiare una riga ad un articolo. Dobbiamo specificare che le 12 euro comprendono anche la Tarsu. Non era stato inserita, secondo l’Ufficio tributi. Ho insistito chiarendo che la quota comprendeva tutto. Mi ha comunque risposto che avrei dovuto specificarlo. Al massimo venerdì, la questione quota ritornerà in Consiglio, risolveremo il vizio di forma e il mercatino partirà subito”.
Sarà una novità da queste parti. Subito dopo l’approvazione dell’Assemblea, sarà stilato l’Albo a cui iscriversi e successivamente nelle piazze del centro storico, a Frutti d’Oro, nella Piazzetta del Centro commerciale e a Poggio dei Pini si potrà visitare il mercatino dell’usato, dell’arte e della creatività in genere.

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