Capoterra brucia

Decine di case evacuate, una scuola materna ha rischiato di andare distrutta, panico tra gli ospiti della comunità protetta della Asl 8 e tra gli abitanti di Poggio dei Pini, impegnati tre elicotteri e un enorme dispiego di uomini e mezzi, così è iniziata la stagione degli incendi che dalle colline di Capoterra fino a Poggio dei Pini ha distrutto ben trenta ettari di macchia mediterranea. L’incendio di vastissime proporzioni è divampato oggi pomeriggio intorno alle 16,30 dalla località “Is perdas mannas”, nelle colline di Capoterra e si è esteso fino alla zona residenziale di Poggio dei Pini. Le fiamme, in pochissimo tempo, spinte anche dal forte vento di maestrale, hanno mandato in fumo ben trenta ettari di macchia mediterranea. I vigili del fuoco, sono subito intervenuti con tre elicotteri, quattro mezzi e con un equipaggio di quindici uomini, con l’ausilio dalle squadre antincendio di Capoterra e dell’hinterland.
I carabinieri di Capoterra, guidati dal comandante Vito Aguanno, hanno immediatamente fatto evacuare la vastissima zona. C’è mancato poco che si sfiorasse la tragedia. Nelle interminabili sei ore, tanto è durato l’incendio, si sono vissuti momenti di terrore anche per gli ospiti della Comunità protetta della Asl 8 già in precarie condizioni di salute. Tutti i residenti della zona interessata in preda al panico si sono riversati in strada ed hanno pregato perché le altissime fiamme che avanzavano sempre più non arrivassero alle loro case. Le velocissime fiamme spinte anche dal forte vento di maestrale sono arrivate alla scuola materna di Poggio dei Pini. E per un attimo, in preda al panico, molti soccorritori hanno temuto per l’incolumità dei bambini che si trovavano all’interno dell’edifico. Dopo le prime veloci verifiche si sono accorti che i bimbi erano usciti da scuola da alcuni minuti. Per molte ore dalle colline di Capoterra a Poggio dei Pini, si vedeva solo fumo ed altissime fiamme che avanzavano sempre più verso le case. Decine di famiglie, evacuate dalle abitazioni, ormai non più sicure, si sono riversate in strada scongiurando che arrivasse il peggio. Il 115 ha lavorato per sei ore con un immenso dispiego di mezzi e uomini per domare le fiamme. Intorno alle 20 il fuoco è stato domato, ma purtroppo è andato distrutto un immenso patrimonio di flora e di fauna tra le più suggestive e preziose dell’area mediterranea. Questo è il primo incendio di vaste proporzioni della stagione estiva che ha messo a dura prova i mezzi antincendio. Intanto si può affermare che i soccorsi antincendio hanno funzionato abbastanza bene, e con il loro tempestivo intervento è stata scongiurata la tragedia.
L’incendio, molto probabilmente è di origine dolosa e proprio su questa pista indagano a ritmo sfrenato i militari della stazione di Capoterra. Fra non molto il piromane che ha distrutto trenta ettari di macchia mediterranea avrà un nome e un volto.

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