Capoterra, centro anziani chiuso per Ferragosto: la protesta dei residenti

Capoterra. Quando il paese si spopola tra ferie e gite fuori porta, il centro anziani di via Cagliari resta chiuso dopo Ferragosto. I pensionati che lo frequentano non sanno che fare. Le loro abitudini per una partitina a carte, la chiacchierata con gli amici e altri che trascorrono il tempo partecipando ai numerosi laboratori creativi.
Inoltre, vorrebbero anche tirar su la Consulta degli anziani. Hanno fatto richiesta da oltre quattro mesi. Decisioni in corso, quindi, per estendere l’invito a tutti gli over 65 del territorio. A quanto dicono i bene informati le cose vanno fatte bene e nessuno deve restare escluso.

“Il servizio è aperto tutti i giorni, anche la domenica – fa sapere l’Assessore ai Servizi sociali, Walter Cocco – abbiamo chiuso un giorno perché anche gli Uffici comunali hanno fatto ponte. È un fatto del tutto normale. Siamo sempre attenti alle loro esigenze, come stiamo lavorando nella Commissione Affari Istituzionale e ai Servizi sociali per scrivere una bozza di regolamento per avviare la Consulta. Appena abbiamo qualcosa su cui discutere ci riuniamo intorno ad un tavolo e approfondiamo il discorso”.

Consulta a parte, gli anziani, vogliono stare insieme tra passatempo e hobby, perché la giornata non sembri poi così tanto lunga. Sotto il sole cocente d’agosto mettono per iscritto la loro protesta.
Giovanni, a nome di tutti, ci invia la mail: “Ringraziamo, il signor sindaco e tutta l’Amministrazione per aver chiuso il centro di aggregazione anziani i 16 agosto, lasciando i cittadini più fragili disorientati e senza alcun sostegno di ritrovo. Grazie, grazie e ancora grazie. È la prima volta che succede”, ci tiene a precisare.
Non vogliono fare a meno di quell’eccellente servizio, svolto da operatrici professionali e non sopportano che subisca qualche sforbiciata.

Capita anche un po’ più avanti, alla biblioteca comunale Sergio Atzeni, che per qualche settimana all’anno chiude come prevede l’appalto. I soldi non riescono a coprire tutti i giorni dell’anno, così qualcosa bisogna pur sacrificare.

Ma i cancelli chiusi per il ponte, proprio quando in piena estate il paese è deserto, gli assidui frequentatori non l’hanno certo digerito. Polemiche e proteste a non finire, vanno avanti chissà per quanto tempo ancora.
Ormai, per loro è diventato una seconda casa dove trascorrere il tanto tempo libero tra laboratori creativi, ginnastica, chiacchierate tra amici e la domenica sera in 120 partecipano alla serata danzante.
E presto arriva anche l’attesa risposta per la Consulta, perché vogliono essere artefici e organizzare varie iniziative.
Vorrebbe svolgere azioni che mirino al benessere della popolazione, soprattutto dei più deboli. Magari promuovendo e organizzando anche convegni e seminari sui diversi temi che riguardano anche gli anziani.

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