Comune di Capoterra: approvato il Piano socio assistenziale 2014

Il Piano socio assistenziale della giunta Francesco Dessì nel Consiglio comunale di ieri mattina è stato approvato all’unanimità.
Ieri si è assistito ad una valle di lacrime per i dati allarmanti diffusi sul disagio sociale e per la dispersione scolastica. Su oltre 7 milioni di euro una buona parte finiscono per l’assistenza ai disabili, ai minori in difficoltà e quindi la dispersione scolastica.
Poi ci sono gli anziani che tra serate danzanti, acque in bottiglia e servizi al centro portano via oltre 858 mila euro in servizio di assistenza domiciliare, per 50 utenti e centro aggregazione sociale, frequentato da 160 pensionati, servizio trasporto con fondi comunali.
Vanno via 413 mila euro per inserire 22 anziani in strutture protette anche per i disabili e 334 mila l’assistenza e l’inserimento in strutture di 28 persone non autosufficienti.
C’è il caso disperato delle famiglie, sono circa 80, seguite dai servizi dove per 30 minori, il giudice ha deciso l’inserimento in case famiglie, per strapparli dalle precarie condizioni familiari.
Si tratta di 30 ragazzini che sono entrati nella spirale del circuito penale e le loro famiglie non sanno come porre rimedio.
Restano i dati allarmanti. L’Osservatorio scolastico della Provincia nel 2012-2013 indica che 37,6 % degli alunni ha un ritardo di almeno un anno. Il progetto “Prosafamilia” per prevenire e non curare il disagio sociale, probabilmente poco utilizzato dalle famiglie. Ancora 499 mila euro per l’assistenza scolastica specialistica per 50 alunni con disabilità e 103 mila a sostegno organizzativo alunni disabili in situazione di svantaggio.
Per quanto riguarda le povertà estreme della linea 3 ci sono oltre 464 mila.
Interventi nel sociale e nei servizi di prevenzione rivolti a minori e famiglie in situazioni di disagio psico-sociale e forme di handicap psico-fisico. Nuclei familiari con problemi di relazione.
Ancora l’inclusione scolastica nelle scuole che coinvolga in rete i quattro istituti di Capoterra il 1°e 2° Circolo, la Scuola Secondaria di Primo Grado Nivola e l’Istituto Sergio Atzeni.
“Vogliamo puntare sulla scuola perché è lì il problema da risolvere per attenuare il disagio scolastico e l’abbandono anche dove la famiglia non sa come intervenire. Vorremo strappare il ragazzino dalla piazza con adeguati interventi di prevenzione – precisa l’assessore alle politiche sociali, Giacomo Mallus – così da rispondere ai bisogni di tutti, compresi coloro che intraprendono percorsi educativi speciali e disturbi nell’apprendimento. I minori “abbandonati” dalle loro famiglie, al momento sono 30 e il giudice ha disposto che fossero inseriti in strutture specializzate ad accoglierli.
Abbiamo avviato da tempo progetti e corsi per i docenti sul problema bullismo proprio per far prevenzione in modo che nessun studente abbia paura di frequentare le lezioni perché preso di mira dai furbi della classe. La scuola per investire sul cittadino del domani, senza trascurare la famiglia”, conclude l’assessore…

Continua a leggere l’articolo completo su www.hinterlandcagliari.it

Presentazione-PianoSocioAssistenziale.pdf

Immagini collegate: