Crisi di maggioranza, l’affondo dei ribelli Corda e Ruiu

CAPOTERRA, la crisi della maggioranza di Francesco Dessì esce dal palazzo municipale di via Cagliari e fa irruzione nei social network.

Corda, non possiamo fare finta che tutto va bene. La giunta Dessi è allo sbando. La nomina di due nuovi assessori ha peggiorato la stabilità.

Ruiu (Psi), Bisogna dare un segnale. Per quanto riguarda il decentramento degli uffici ci dobbiamo ricordare che il primo monumento da essere utilizzato è Casa Melis. Deve essere il cuore delle attività comunali e sociali. Sono stanco di ripeterlo.

La crisi della maggioranza di Francesco Dessì esce dal palazzo municipale di via Cagliari per far irruzione nei social network. Probabilmente gli incontri di coalizione sono sempre meno perché il dialogo ormai è diventato impossibile.
Discussioni durate per troppo tempo per poi imbattersi in un muro di gomma.
Il numero uno del municipio pare ostaggio dei ribelli o come li definisce lui: “Troppe teste calde che creano instabilità”.
Da una parte c’è Efisio Demuru, il più votato del Pd e rappresentante dell’assemblea nazionale non considerato per il consenso elettorale avuto tre anni fa. Un boccone amaro da buttar giù. L’impasse pare abbia raggiunto il culmine ed ora i nodi vengono al pettine.
Neppure il rimpasto in giunta a quanto pare ha smosso la situazione: “Il problema è politico. Questo nuovo scenario non risolve i problemi perché restano tutti quanti. È stato fatto solo un passo tecnico. Rimane il discorso politico da affrontare.
Mi son candidato alle primarie con lo slogan “Capoterra cambia passo”, per essere alternativo alla linea Dessì. Ha vinto lui con una larga maggioranza ed io lo sosterrò ma non possono chiedermi di fare il suo collaboratore.
Ebbene non c’è stata la svolta. Certo come più votato avrei preferito un maggior coinvolgimento ma così non è stato. Questo significa che la mia alzata di mano in Consiglio avrà un peso maggiore”, aveva dichiarato Demuru, settimana scorsa, appena era stato reso noto il rimpasto in giunta.
Senza trascurare che Giuseppe Fiume, ex Udc con Giuseppe Cabiddu e Christian Ruiu, sono rimasti in aula assieme all’opposizione quando la maggioranza ha abbandonati l’assemblea per far mancare il numero legale. Non c’era accordo sul Suap per l’adesione al consorzio Cisa.
A tutto questo, si aggiunge l’affondo a più riprese di Silvano Corda, lista civica che sosteneva il sindaco, sul suo profilo Facebook. Non si tratta solo di commenti ma di veri e propri comunicati ufficiali: “Non possiamo fare finta che tutto va bene. La giunta Dessi è allo sbando. La nomina di due nuovi assessori ha peggiorato la stabilità. È una rissa continua, stiamo offrendo uno spettacolo di pessimo gusto.
L’amministrazione compie tre anni e il programma elettorale prevede una serie di iniziative per lo sviluppo economico del centro storico. Chiedo al sindaco di farsi carico di queste richieste scritte nel programma: 1) immediata approvazione progetto riqualificazione centro storico; 2) riqualificazione del quartiere Sa perda de su gattu; 3) decentramento uffici comunali in tutte le lottizzazioni; 4) confronto con i cittadini per l’approvazione del Piano urbanistico; 5) progetto Jessica, riqualificazione parco Liori. Questi sono atti che possono essere approvati nell’immediato. Abbi coraggio”…

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