Il lago di Poggio, si continua a scrivere tacendo

Sig. Pala,

lei continua a scrivere ma tace su un punto fondamentale che è sotto gli occhi di tutti.
Spiace dirlo, e spiace scriverlo, lo faro quindi io.
Nessuno, all’infuori del Padreterno, potrà garantire la sicurezza di tutte quelle persone che hanno la loro casa vicino al fiume. Deve essere un concetto chiaro. Se non è sicura la scuola materna di Rio San Girolamo, come può pensare che siano sicure le case costruite a pochi metri dalla stessa? Si sappia una volta per tutte e lei abbia il coraggio di riferirlo a suoi malcapitati concittadini i quali hanno l’enorme diritto di essere correttamtente informati e risarciti perchè li, in quei posti, non si potrà più vivere in sicurezza. Sembra evidente ma a Capoterra l’evidenza viene nascosta dietro superficiali e poco utili polemiche.
Non c’è opera umana che possa tenere a bada una valanga d’acqua di quelle proporzioni. Lo vuole capire? Lei, inseme a pochi altri volutamente male informati, continua a puntare il dito su una struttura, il laghetto di Poggio, indirizzando, in modo elegante ma non troppo, accuse nei confronti di chi cerca di far capire alle persone che vogliono ragionare, con inconfutabili supporti tecnico-scientifici che lei decide di ignorare, la assoluta necessità che quella riserva d’acqua sia lasciata intatta, non per la bellezza del posto, bellezza di cui non ci si deve vergognare e che appartiene a tutti, ma per la sua sicurezza. Le ricordo che la scorsa estate decine e decine di volontari, elicotteri, aerei, lottavano per spegnere le fiamme, sempre di origine dolosa, che minacciavano le case, le persone ed i boschi DI TUTTI!
Ecco l’acqua proveniva dal quel laghetto, il laghetto delle anatre, lei lo definisce così con malcelato pizzico di cinismo. Dov’e era lei in quei momenti? E’ venuto ad aiutare? La prossima estate, quando i piromani si scateneranno, con criminale puntualità, andremo tutti a spegnere il fuoco portandoci dietro qualche bidone d’acqua?
Tutti ci auguriamo che non ci sia bisogno, anche se viste le premesse non si puo escludere.
Lei ha in mente una valida soluzione per mettere in sicurezza il territorio? Magari tagliando le foreste? Le foreste degli uccellini, dei cervi, dei cinghiali, come il lago delle anatre!
Vede, per lei il pericolo per le case a valle è il lago con la diga, cosi la soluzione da lei auspicata sarebbe la demolizione.
Per analogia se il pericolo per le case di Poggio sono gli incendi la soluzione sarebbe quella di tagliare tutto.
Non c’è molto da scegliere, d’altronde il fuoco potrebbe scendere a valle e bruciare anche quei quartieri. Meglio quindi provvedere per tempo.
Sig. Pala, insisto. Metta gli scarponi e faccia una passeggiata nell’alta valle del Rio San Girolamo, ma la faccia con gli occhi bene aperti. Osservi la la bellezza della natura e poi si fermi nel punto piu alto, segua il percorso del fiume fino allo sbocco a mare, le guardi passare in mezzo alle case, forse anche vicino alla sua. Lo faccia sig. Pala.
Sono certo che così facendo capirà chi e cosa è veramente responsabile di tutto.

Gianleonardo Corda

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