No ai tagli ai piani sulle disabilità gravi. Espa: Aggiornare le risorse necessarie

No ai tagli sui piani di sostegno personalizzati per i portatori di handicap gravi. Lo affermano i consiglieri dell’intera opposizione che hanno presentato una mozione urgente (primo firmatario Marco Espa) con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio regionale.

La mozione è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa e punta a salvaguardare il livello essenziale di assistenza sociale raggiunto per gli oltre 28 mila portatori di handicap grave che fino ad oggi usufruiscono dei piani di sostegno personalizzati (Legge 162/98). Come ha spiegato il primo firmatario Marco Espa, il numero delle persone che necessitano di assistenza è inesorabilmente destinato a crescere. Fino ad oggi, da dieci anni a questa parte, la Regione ha sempre aggiornato le risorse da destinare in funzione delle reali esigenze. “Non si può –ha detto Espa- all’improvviso tagliare di mille euro per ciascun progetto le risorse necessarie”. Per molte persone significherebbe, è stato osservato, una riduzione del 50 per cento del sostegno garantito fino a questo momento, mentre i Comuni interessasti non hanno risorse sufficienti per coprire i tagli della Regione.

“In questi giorni si parla di Governo opaco, ma è tutta la maggioranza opaca –ha detto il capogruppo Pd, Mario Bruno- Tagliare sulle disabilità è una vergogna. Questa è una Giunta senza idee che non guarda agli interessi della Sardegna”.

“Questa situazione era stata preannunciata quando si è discussa la Finanziaria”, ha aggiunto ancora Marco Espa, che nell’illustrare una serie di dati ha affermato come “i piani personalizzati rappresentino di fatto un investimento per l’intero sistema assistenziale”. Alla conferenza stampa, è intervenuto anche il coordinatore dell’IDV, Federico Palomba, in rappresentanza dei consiglieri del suo partito che non hanno potuto partecipare. Palomba ha ricordato l’interrogazione del consigliere Daniele Cocco sul medesimo argomento. Di “politica come inganno” ha parlato Radhouan Ben Amara. Mentre Massimo Zedda ha sottolineato la gravità del problema soprattutto “perchè i comuni non hanno risorse per integrare i tagli regionali”.

La mozione, oltre a rivendicare la salvaguardia dei livelli di assistenza sociale , propone uno stanziamento di risorse integrative adeguate al raggiungimento degli obiettivi della legge “162”. Inoltre si chiede che, in previsione degli stanziamenti per il 2011, si proceda ad una verifica sull’applicazione della legge, attraverso un monitoraggio,, al fine di mettere in atto un sistema di controllo atto a colpire eventuali abusi. Infine viene avanzata la proposta di rendere biennali “con una programmazione che dia tranquillità alle persone con disabilità grave ed alle famiglie”.
(lp)

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Convocazione straordinaria del Consiglio regionale per discutere dei tagli effettuati ai progetti personalizzati per le persone in situazione di handicap grave. Lo chiede il centrosinistra con una mozione (Marco Espa primo firmatario) illustrata questa mattina dai rappresentanti di tutti i gruppi di opposizione. “Si sta avverando – ha detto il capogruppo Pd, Mario Bruno – quanto avevamo denunciato in sede di approvazione della finanziaria. La Giunta, con una delibera di fine anno, ha tagliato mille euro a progetto, dimostrando la sua inadeguatezza a far fronte ai problemi dei più deboli. Anche la maggioranza in Consiglio dimostra di non avere cultura di governo, rifiutando di aprire almeno un dialogo nel merito della proposta. E’ vero – ha aggiungo Bruno – che questo esecutivo è opaco, come tutto il centrodestra, e non presta attenzione a chi non ha voce”. Marco Espa (PD) ha ricordato la battaglia fatta nel corso della discussione della manovra finanziaria e gli emendamenti (“presentati da tutto il centrosinistra”) bocciati dalla maggioranza. Secondo i dati forniti da Espa, le principali città sarde, Cagliari e Sassari, hanno in meno rispettivamente 2.097.000 euro e 1.267.000 euro. Le province hanno tagli di oltre 8 milioni (quella di Cagliari), 5 milioni 687 mila euro (Sassari), poco più di 4 milioni per la Provincia di Oristano. Nuoro ha visto una riduzione di 3 milioni 632 mila euro, quasi 2 milioni e mezzo per la Provincia di Carbonia Iglesias, un milione e 330 mila euro in meno per l’Ogliastra, un milione 374 mila per Olbia Tempio, quasi un milione e 800 mila in meno per il Medio Campidano. “La mobilitazione – ha detto Espa – parte dagli utenti: mille euro in meno sono 100 ore di assistenza tagliate a disabile. E chi si ritrova con 500 euro è destinato ad entrare in istituto, con costi decisamente maggiori per la collettività. Non bisogna inoltre dimenticare che la legge 162 ha permesso l’emersione dal lavoro nero: sono circa 14 mila i lavoratori impiegati grazie ai piani personalizzati”. Espa ha pronto un emendamento al collegato alla finanziaria che nelle prossime settimane arriverà in Consiglio. “Chiediamo lo stanziamento di 28 milioni necessari per reintegrare di mille euro ciascuno dei progetti già approvati e finanziati: ci risulta che la Giunta abbia una sorta di tesoretto per nuove iniziative. Da lì proponiamo venga garantita la copertura ai piani personalizzati”. In rappresentanza dell’Italia dei Valori è intervenuto il coordinatore regionale, Federico Palomba: “Siamo sensibili ad ogni intervento a sostegno dei più deboli – ha detto – e compatti nell’opposizione alla Giunta Cappellacci”. Radouan Ben Amara (Comunisti italiani) ha proposto “un sit in davanti al palazzo della Regione, con i disabili e le associazioni”, mentre Massimo Zedda (Sinistra ecologia e libertà) ha sottolineato le difficoltà dei comuni ” che non hanno risorse per integrare i fondi per l’assistenza tagliati dalla Regione”.

Leggi la Mozione contro il taglio di 1000 euro ai piani 162
Leggi l’ Emendamento al collegato alla finanziaria

Leggi la Tabella con alcuni esempi su come influisce il taglio nelle principali città e province sarde

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