Una passeggiata ecologica nello stagno, domenica 26 maggio dalle 9, organizzata dai pescatori di Capoterra per la valorizzazione della laguna. “Non possiamo sopportare in silenzio il degrado della laguna ma dobbiamo opporci – protesta Gianni Loddo, presidente della cooperativa Su Castiau e l’organizzatore della manifestazione – trascorreremo una mattinata ecologica, dove saranno visitati i punti critici e i siti di forza. Il nostro obiettivo è quello di non disperdere il patrimonio di conoscenze e di antiche tradizioni”. Cooperative di pescatori che perdono giorno, dopo i soci perché nei chilometri di laguna non esce la giornata. Non si pesca perché lo stagno di Santa Gilla rischia la morte per asfissia. Non c’è l’ossigenazione dell’acqua a Maramura. Il canale è ostruito. Le alluvioni del 1999-2005 e ultima quella del 22 ottobre 2008 hanno abbattuto i bracci a mare che proteggevano il passaggio che consentiva il deflusso delle acque. Da qualche tempo non c’è protezione ed ogni mareggiata è vista dai pescatori, come il passaggio della morte: Abbiamo coinvolto tutte le parti interessate ma manca l’ok dell’Assessorato regionale all’Ambiente – chiarisce il sindaco Francesco Dessì che applaude la giornata ecologica. C’è anche un progetto Anas con un finanziamento di 700 mila euro per sistemare il ponte di Maramura e interventi vari ma non c’è il via dalla Regione”. E l’Assessore all’Urbanistica Leopoldo Marrapese aggiunge: “Non è solo una questione economica ma anche di sicurezza – precisa l’assessore all’Ambiente Leopoldo Marrapese – Per questo il 21 gennaio scorso abbiamo scritto alla Regione, alla Provincia e all’Autorità portuale per fare un urgente intervento per risolvere l’annosa situazione della mancanza di adeguati interventi tra la foce del Rio Santa Lucia con il mare. Ma ho saputo, in maniera ufficiosa che i tecnici dell’assessorato regionale ci stanno lavorando”. Tutti hanno la medesima protesta: il ponte Maramura è un tappo che impedisce il deflusso delle acque e questo blocca lo sviluppo della peschiera e la programmazione per l’allevamento delle arselle e tante altre attività che creino occupazione. Ad ogni mareggiata la situazione si fa sempre più drammatica: “Per smuovere la situazione di stallo abbiamo promosso la giornata ecologica – prosegue Loddo – faremo una passeggiata coinvolgendo tutti i cittadini. Osservare le bellezze, le ricchezze potenziali di Santa Gilla mai sfruttate per incuria. Eppure di questi tempi, lo stagno potrebbe dare impulso allo sviluppo economico. La nostra cooperativa da 26 soci ci siamo ridotti a 5. Non c’è sviluppo per i numerosi problemi mai risolti”. Progetti occupazionali e turistici fermi da sempre. L’Amministrazione comunale ogni tanto ci prova ma arriva il no dal palazzo regionale: “Anche quattro anni fa abbiamo ripresentato il progetto per un porticciolo da pesca e per piccole imbarcazioni tra Maramura e la laguna in prossimità dell’Hotel. Un modo per valorizzare il turismo e il nostro patrimonio ambientale”, conclude il sindaco.
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