Tamponamento a Capoterra, Sulcitana paralizzata: è ancora la strada inferno

Una mattinata da dimenticare, per i dannati della Sulcitana. Per un banale tamponamento, poco dopo le 8 tra due Fiat Punto, alla rotonda di Rio San Gerolamo si sono create file chilometriche in entrambe le carreggiate sia verso Pula che in direzione Cagliari. Una corsie bloccata per via dell’incidente, quindi, i poteva viaggiare solo in una. Tutti fermi: lavoratori, turisti e il popolo dei vacanzieri.
Tutti in fila. Solo l’intervento immediato dei Carabinieri di Sarroch con il maresciallo Daniele Pettinato e di Capoterra e a seguire quello deii Vigili urbani ha impedito che i disagi per gli automobilisti fossero ben più gravi. Ancora un ritardo al lavoro e il mare può comunque attendere.
Fortunatamente, si è trattato di un tamponamento, senza gravi conseguenze, in prossimità della rotatoria. Una brusca frenata, un attimo di distrazione e due Fiat finiscono una sull’altra. Auto accartocciate e l’anziano automobilista alla guida della Punto bianca è stato soccorso dal personale del 118 di stanza a Centro Meccano di Sant’Angelo e trasportato a sirene spiegate al Pronto soccorso per degli accertamenti.
Intanto, da tempo la statale 195 è diventata insufficiente a smaltire l’enorme traffico e quindi è pericolosa d’inverno con 1600 veicoli all’ora ancor più d’estate quando vacanzieri e turisti si riversano nella costa sud occidentale e i numeri salgono in maniera esponenziale.
Così, basta una chiazza d’olio o un banale tamponamento perché si formino file chilometriche. Tutti in fila indiana per ore ad aspettare che il tappo salti.

Intanto, in località Sant’Angelo, procedono i lavori per la realizzazione del campo base del cantiere, della nuova quattro corsie.
I di3ci lavoratori stanno mettendo su le infrastrutture del grande cantiere. La rete c’è e il cartello pure. “Grandi Lavori Fincosit Spa, allestimento aree di cantiere per la costruzione della nuova statale 195. Importo complessivo presunto dei lavori 500 mila euro”, si legge all’ingresso.
In tanti possono tirare un sospiro di sollievo per il risultato visibile che l’opera appaltata dall’Anas procede. Enormi reti arancioni si vedono un po’ dovunque nel tracciato che dovrebbe seguire la nuova arteria.
Iniziano così tutte quelle attività preliminari come i sondaggi archeologici, di una grande opera che complessivamente costerà 160 milioni di euro allo stato attuale, sono stati spesi circa 10 milioni. Qualcosa si muove dopo 15 anni di attesa.
Finalmente sono state eseguite quasi tutte le occupazioni delle aree da espropriare. Inoltre sono state completate le operazioni di bonifica degli ordigni bellici e sono in corso le indagini archeologiche nelle aree a rischio, nonché il monitoraggio ambientale ante-operam, cioè quelle attività propedeutiche all’effettivo inizio dei lavori di costruzione stradale. Sono in corso di spostamento le numerose interferenze dei servizi come Enel, Telecom e Terna. La consegna è avvenuta nel dicembre del 2011.

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