1° Festa dei Giovani 2012

1 ° Festa dei Giovani 2012
Capoterra, Domenica 7 Ottobre 2012 – Piazza Liori

MATTINO
Ore 10:00: Raduno Vespa Club Cagliari presso Distributore IP (Ingresso Capoterra).

Ore 11:00: PARTENZA: Distributore IP (Ingresso Capoterra) – ARRIVO Bar Pizzeria La Terrazza Località Poggio dei Pini.

Tragitto: Via Cagliari, Via del Popolo, Corso Gramsci, Passaggio in Località “ Sa Perda Su Gattu”, Passaggio in Località “Is Pedra Mannas fronte ex Hydrocontrol” (Direzione Bar Pizzeria La Terrazza).

Ore 11:30 (SOSTA di 30 Minuti Poggio dei Pini Presso Bar Pizzeria La Terrazza).

Ore 12:00: RIPARTENZA: DIREZIONE Capoterra “PIAZZA LIORI”
Tragitto di rientro a Capoterra: Rientro dalla Via Matteotti, Corso Gramsci, passaggio nella Piazza Sardegna, Via Amendola, Via Satta.

Ore 12:30 ARRIVO E SOSTA ALL’INTERNO DELLA PIAZZA LIORI (Saluti del Sindaco e dell’Amm.ne Comunale).

Ore 13:00 PRANZO PRESSO PIAZZA LIORI ALL’INTERNO DELLA TENSOSTRUTTURA ALLESTITA DALLA PROLOCO: Menù : Gnocchetti alla Campidanese/Salsiccia Arrosto/Pane/Vino/Acqua (Costo del pranzo 5,00 € a persona).
Inoltre dalle 10:30 alle 12:15 Prezzo Piazza Liori Animazione per Bambini con lo Staff dell’OSCAR.

SERA
Ore 17:00: Piazza Liori Inizio manifestazione musicale con DJ Sets e festa della birra.

Ore 22:00: Piazza Liori – Concerto Rock dei Kisstation (Kiss Tribute Band).

Durante la manifestazione nello spazio adiacente alla Piazza Liori verrà allestita una mostra artigianale ed artistica (Chi fosse interessato ci contatti, E’ GRATIS).

LA MANIFESTAZIONE E’ STATA UNICAMENTE ED INTERAMENTE FINANZIATA DAGLI SPONSOR

Si Ringraziano le seguenti Istituzioni per la gentile collaborazione:

Comune di Capoterra

Provincia di Cagliari
Associazione Enti Locali per lo Spettacolo (Circuito Pubblico della Provincia di Cagliari)
Misericordia/Protezione Civile di Capoterra

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Un banale ricorso blocca i lavori per la sicurezza a Capoterra: gli alluvionati protestano sotto il palazzo della Regione

A quattro anni dall’alluvione che ha colpito Capoterra, provocando quattro morti e innumerevoli danni in tutto il litorale, ancora non è stata realizzata nessuna opera di sicurezza idrogeologica del territorio. Per questo, stamattina, numerosi capoterresi si sono presentati davanti al Palazzo della Regione, preoccupati davanti a questo silenzio politico che da troppo tempo regna, per chiedere spiegazioni circa il mancato proseguimento dei lavori nel primo lotto. A fine mattinata sono stati ricevuti dall’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Angela Nonnis, che ha spiegato loro i motivi di questo blocco dei lavori, e ha mostrato disponibilità per un prossimo incontro. “L’assessore ci ha spiegato che c’è stato un ricorso da parte della ditta terza classificata nel bando d’appalto per i lavori nel primo lotto: non si sa bene quali siano questi motivi, ma ciò ha precluso il proseguimento dei lavori”, ha spiegato Carlo Carcangiu, presidente del movimento “Capoterra: Solidarietà, Pari Dignità”, nato dopo l’alluvione del 2009, ma che si occupa anche delle problematiche del territorio di Capoterra in generale. “Entro novembre – continua Carlo Carcangiu- il Tar si pronuncerà sul ricorso presentato da questa ditta. Intanto l’assessore Nonnis si è dimostrata molto disponibile con noi, e ci ha promesso a breve un altro incontro per darci delle garanzie. Siamo molto preoccupati perchè la tragica vicenda di quattro anni fa potrebbe ripresentarsi, e in ogni caso siamo convinti che sia giusto creare prevenzione per noi, e soprattutto per le nuove generazioni che hanno il diritto di abitare in un territorio sicuro”.
federica.lai@castedduonline.it

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Marco Espa (Pd): “Spariti tutti i soldi contro l’incubo alluvioni, Capoterra rischia di diventare la nuova Messina” (VIDEO)

Durante alluvione drammatica a Capoterra Frutti d’oro Sardegna

Marco Espa guarda il cielo plumbeo, poi con un clic riaccende quel video choc: un fiume di acqua e fango sul litorale di Capoterra, sono scene di appena 4 anni e 4 morti fa. Il consigliere regionale del Pd lancia un allarme proprio nel giorno in cui -stamattina- decine di capoterresi arrivano sotto il consiglio regionale a protestare per la prevenzione mancata. Marco Espa fa i conti e ci mette poco a capire che non tornano: la giunta Cappellacci non investe sulla messa in sicurezza. “Bisognerebbe portare subito in aula il disegno di legge, ma proprio mentre sta arrivando la stagione delle piogge siamo davanti ad un immobilismo politico che preoccupa migliaia di abitanti. Capoterra rischia di diventare la nuova Messina”.

Espa, cosa si muove sul fronte degli stanziamenti e degli interventi contro il rischio idrogeologico, a Capoterra e nelle altre zone a rischio?

C’è un rischio concreto, io dico questo: non fateci dire (sulla nostra pelle) che ve l’avevamo detto. Non sia mai. La drammatica alluvione di Messina del 2009 – ripetutasi a distanza di solo due anni dalla precedente – ci fa capire come i fenomeni metereologici possono ripetersi a brevissima durata di tempo. L’appello del Capo dello Stato Napolitano chiede che si facciano subito le opere di messa in sicurezza idrogeologica del territorio, non certo spese faraoniche per opere di dubbia utilità come il ponte di Messina. Ecco lo Stato, il Governo non si deve dimenticare dell’alluvione in Sardegna del 2008. Il governo ha stanziato SOLO 6 milioni di euro fino ad oggi. Nulla per la messa in sicurezza. A Capoterra siamo a rischio come a Messina: 10 mila persone sono in pericolo nel bacino di Rio San Girolamo, possono essere direttamente colpite. Non fateci dire (sulla nostra pelle, di noi abitanti del territorio) ve l’avevamo detto, non sia mai!

Eppure la giunta Soru si era mossa subito, stanziando finanziamenti a tempo di record per fare fronte ai danni dell’alluvione: che fine hanno fatto quei soldi?

Ricordo che subito dopo l’alluvione la nostra giunta regionale in quindici giorni – record europeo – aveva erogato i primi contributi a 600 famiglie del territorio. Gli amministratori, Renato Soru in testa, misero in campo una procedura d’emergenza sul filo del rasoio, andò benissimo, e centinaia di famiglie ebbero garantiti in tempi record i loro diritti e noi ci prendemmo responsabilità amministrative, senza paura. Un mio emendamento ridusse il carico della rendicontazione per i possessori di prima casa. Un altro emendamento stanziò ulteriori 25 milioni di euro. Per essere chiari furono emendamenti proposti da me ma condivisi da tutti.

E poi cosa è successo? Fu solo colpa del vento politico cambiato?

Poi la nostra giunta cadde, ma tutti speravamo che il nuovo presidente utilizzasse i poteri eccezionali del commissario straordinario per l’alluvione, che gli permetteva deroghe sulle gare d’appalto. Così non è stato, e siamo rimasti noi dall’opposizione a denunciarlo. Si sono succeduti tre assessori che hanno promesso lavori a breve termine ma è ancora tutto fermo e manca completamente l’informazione. Ora non facciamo più interrogazioni. Sto cercando di capire dove sono finiti i soldi. Ho chiesto l’accesso agli atti gia 4 mesi fa e non tutti gli assessorati interpellati mi hanno risposto, tanto da sollevare la protesta della presidente del consiglio Claudia Lombardo che chiede alla giunta di fornirmi le risposte in tempi brevi. Comunque da oggi sono in possesso come consigliere delle credenziali per il controllo diretto del bilancio regionale. Inizio la ricerca e inoltre, esercitando i miei poteri di controllo di consigliere, chiederò al commissario straordinario Efisio Orrù di mettermi a conoscenza di quante risorse ha a disposizione e se pensa di utilizzare poteri straordinari per i lavori di messa in sicurezza. E informerò la popolazione di ciò che mi verrà detto. Io non mollo.

Ma a livello di legislazione, cosa può fare davvero la Regione per combattere l’incubo alluvioni?

Urge la discussione del nostro progetto di legge (che vogliamo sia firmato unitariamente da tutto il Consiglio) tutto relativo non a contributi ma alla definitiva messa in sicurezza del territorio di Capoterra, presentato ad aprile e che ancora giace in Consiglio regionale. E’ urgente discuterlo, la gente ha paura, sa che non ci sono risorse per la messa in sicurezza definitiva del territorio. L’unico strumento è l’urgente discussione del progetto di legge che prevede stanziamenti per 40 milioni di euro e che sarà sicuramente provvidenziale per finanziare lo studio per la sicurezza del territorio che presto sarà consegnato agli organi regionali. Tutto questo è semplicemente indispensabile. Perchè a Capoterra la gente ha ancora paura.
jacopo.norfo@castedduonline.it

twitter@JacopoNorfo

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Mostra fotografica su alluvione di Capoterra del 22 ottobre 2008

Mostra fotografica su alluvione di capoterra del 22 ottobre 2008 (comprese le promesse non mantenute dell’ass. nonnis e di coloro che l’hanno preceduta).

Il direttivo del Movimento “Capoterra: solidarietà – pari dignità”, organizzerà una mostra fotografica sull’alluvione di Capoterra. I cartelloni, sui quali verranno esposte delle fotografie e testimonianze che descrivono l’accaduto. Inoltre, si potrà esaminare come, grazie alle vane promesse dell’Assessore Regionale ai LL. PP. Nonnis, qualcosa è cambiato (in peggio).
Le date saranno le seguenti:

• 25 SETTEMBRE 2012 – PALAZZO DI GIUSTIZIA – CAGLIARI
• 26 SETTEMBRE 2012 – PORTICI DI VIA ROMA, PRESSO IL CONSIGLIO REGIONALE – CAGLIARI

Purtroppo la sicurezza di chi vive ancora sotto la minaccia dei fiumi interessa poche persone e, a quanto pare, nessuno dei politici che dovrebbe provvedere istituzionalmente alla realizzazione delle opere pubbliche già progettate e finanziate (incomincia a sorgerci il dubbio che i soldi siano stati dirottati chissà dove).
I cittadini sperano che l’evocazione dell’evento attraverso le immagini e le testimonianze scuota, una volta per tutte, l’opinione pubblica al fine di assicurarci un immediato inizio dei lavori che viene promesso già da quattro anni (vogliamo vedere uomini e mezzi meccanici all’opera).

Il Presidente
Carlo Carcangiu

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UTE’ CAPOTERRA: inaugurazione Anno Accademico

Passata la lunga estate calda l’Università della Terza Età di Capoterra riapre i battenti.
Lunedì 17 settembre la Segreteria, ubicata in piazza Maria Carta – zona la Terrazza – , apre dalle 10 alla 12 per le iscrizioni ed eventuali informazioni.
Le informazioni possono essere chieste a mezzo telefono anche al numero 070 726033.
Il 13 ottobre si terrà l’inaugurazione dell’anno Accademico.

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