Si informa che a causa di un problema nella spedizione degli avvisi di pagamento per i consumi idrici anno 2011 da parte del gestore della riscossione Banco di Sardegna s.p.a., sono stati recapitati doppi avvisi identici.
I signori contribuenti dovranno utilizzare per il pagamento esclusivamente i conto correnti inseriti negli avvisi di pagamento in cui vi e’ il dettaglio dei consumi effettuati.
Comune di Capoterra: divieto di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o in lattina
Con ordinanza n. 31 del 02/08/2013 vietata la vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o in lattina e di somministrazione di alcolici in determinate zone e determinate fasce orarie.
• ordinanza n. 31 del 02/08/2013
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Nora, caro parcheggi e assenza di servizi: i turisti disertano la spiaggia
Protestano i turisti e bagnanti per il caro parcheggi a Nora come all’Abamar. 6 euro per lasciare l’auto in una spiaggia per lo più priva di servizi, non va giù a nessuno.
Un’ora costa 1 euro e 50 ai residenti con il pass 30 centesimi. Pagano tutti. Se poi come a Su Guventeddu o all’Abamar l’auto devi lasciarla sotto gli alberi e a fine giornata la trovi piena di resina, le proteste di certo aumentano. Anzi in questo caso pagare è considerato una rapina.
I bagnanti però non vogliono rinunciare alle bellezze della costa, ma non vorrebbero neppure essere spennati. “È ormai diventato un lusso andare al mare”, lamentano in tanti.
Questa è la seconda settimana dell’entrata in vigore delle 1200 strisce blu e non sono mancati i reclami, non solo perché escono dal portafogli un bel po’ di quattrini ma anche per i disagi. “Ho fatto la fila un’ora per pagare il ticket. Arriva il mio turno e non hanno resto da restituirmi. Altro problema da risolvere”, lamenta una famiglia con due figli piccoli a seguito.
“Il mare è meraviglioso, ma se non ci fossero i parcheggi a pagamento, ci sarebbe un motivo in più per venirci. Certo l’assenza di servizi è un handicap per il litorale”, dice con un sorriso un gentile signore, mentre è indaffarato a potar fuori dal bagagliaio dell’auto ombrellone e sdraio.
Vacanzieri e turisti telefonano ai ristoranti e pizzerie per informarsi se i parcometri sono entrati in funzione. Nel caso contrario, scelgono un’altra località. Questa frase è ripetuta, la sera così come al mattino.
Mare stupendo e località caratteristica ma non tutti sono disposti a tirar di portafogli per lasciare in sosta l’auto. Un costo di cui farebbero volentieri a meno. In parecchi così optano per altre spiagge dove nei dintorni non manca certo il mare da favola.
L’Assessore al Turismo, Angelo Tolu non ci sta e fa i confronti con le altre località costiere: “Da noi si paga meno che in altri posti. Più basse delle spiagge vicine, per esempio a Teulada si paga 7 euro al giorno e 4 per mezza giornata. A Nora nelle prime piazzole costa 4 euro. Così come a Pula, sostare a Su Rondò è gratuito. Ma in pochi preferiscono raggiungere il centro storico a piedi. Vogliono la comodità. È una questione di scelte”.
L’annoso problema del caro prezzi nelle località balneari e turistiche, in questo periodo fa discutere. Il popolo dei vacanzieri e dei turisti si sentono come polli da spennare. E anche questo fine settimana non sono mancate le proteste.
Poi si aggiunge la tassa di soggiorno per i turisti dove Pula fa sconti per gruppo pari o superiore a 20 persone. Non pagano le persone disabili e i ragazzini che non hanno compiuto 13 anni.
Parcometri e tassa di soggiorno consentono comunque ai Comuni di far Cassa in un momento in cui i trasferimenti dello Stato sono sempre meno.
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Capoterra, albero secolare fa slittare i lavori? Via agli accertamenti
Se va bene, potrebbero subire ritardi i lavori del primo lotto per la messa in sicurezza del rio San Girolamo e Masone s’Ollastu. Gli abitanti di Rio San Girolamo e di Frutti d’Oro sono preoccupati. Non vogliono che per una inesattezza possano essere addirittura bloccati. In Conferenza dei servizi è stato posto come problema vincolante e la Regione ha parlato del problema di un bene identitario da delocalizzare.
Nell’incontro istruttorio ma non decisivo che si è tenuto mercoledì all’Assessorato regionale all’Urbanistica il problema della tutela del centenario albero è stato messo nel grande tavolo ovale. Capoterra era assente, ma in mattinata gli uffici hanno lavorato per capire esattamente dove si trovi l’eucaliptus.
I tecnici stanno svolgendo dei sopralluoghi per verificare se l’albero secolare sottoposto a vincolo come bene inestimabile protetto dal Piano paesaggistico regionale interferisca con l’opera.
“È importante che i lavori inizino al più presto – dice il Sindaco Francesco Dessì – in tutti i casi, sono fiducioso che i tecnici risolveranno il problema al più presto. Adesso gli specialisti ci stanno lavorando e sono certo che a breve arrivi la soluzione”.
Il presidente della Commissione Lavori pubblici, Efisio Demuru aggiunge: “Mi auguro che gli uffici preposti, qualora sia verificato questo impedimento, sappiano trovare le giuste soluzioni per velocizzare l’iter burocratico. L’opera di messa in sicurezza del rio San Girolamo e del Masoni s’Ollastru è un intervento, atteso da tutti i cittadini e dall’Amministrazione comunale”.
Per Giacomo Mallus, che ho svolto una ricerca sulla storia della trasformazione della piana di Capoterra, in particolare sulla storia della azienda agricola di Su Loi e sull’argomento ha scritto un volume: “La Nostra Storia” con Elio Spadaccino, Maria Luisa Gentileschi e Carla Cancellieri. Descrivono la velocissima trasformazione del borgo di Su Loi incominciando dalla azienda agricola Cardile sino ad arrivare al dio mattone degli anni ’60 che ha tirato su le prime lottizzazioni.
Quindi conosce la storia del territorio e ci tiene a puntualizzare: “Se ne accorgono ora che i 3 alberi storici sono nel nostro Comune. Sono illustrati nel libro: “Grandi alberi in Sardegna” di Siro Vannelli, forse il più grande botanico che la Sardegna ha avuto, deceduto recentemente. I tecnici stanno verificando con i progettisti questa interferenza. Dai dati riportati nel Puc e nelle tavole dei beni storici culturali non risulta. L’albero non sembra essere quello descritto nel testo”.
Quindi, secondo le tavole si tratterebbe di un errore. Piuttosto, il vero problema è il pozzo di approvvigionamento idrico a Torre degli Ulivi, si trova proprio in mezzo al fiume. Ma questo già si sapeva e lì sarà realizzata una sorta di isola, per non delocalizzare il pozzo.
Una cosa è certa, gli interventi devono iniziare i primi mesi del prossimo anno. Ogni ritardo sarà accolto come una tragica notizia. Il territorio martoriato dalla alluvione e i residenti che hanno vissuto il dramma della furia dell’acqua non ce la fanno più ad attendere i tempi biblici e gli iter burocratici infiniti.
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Capoterra, un albero secolare impedisce la messa in sicurezza dei fiumi?
Da quanto è trapelato, pare che un albero di eucaliptus sottoposto a vincolo come bene inestimabile protetto dal Piano paesaggistico regionale, ostacoli i lavori del primo lotto per la messa in sicurezza del rio San Girolamo e Masone s’Ollastu. A Capoterra ci sono tre dei dieci alberi secolari esistenti in Sardegna.
Al palazzo municipale di via Cagliari non ne sanno praticamente nulla, perché alla Conferenza dei servizi Istruttoria, ma non decisiva che si è tenuta mercoledì all’Assessorato regionale all’Urbanistica, Capoterra era assente. E oggi i telefonini squillano a vuoto. Impossibile saperne di più.
Al momento, si sa che l’incontro convocato all’Assessorato regionale per la Valutazione di impatto ambientale, da quanto è trapelato, pare abbia informato i presenti che nel tracciato per la sistemazione del Rio Masone s’Ollastu ci sia un Eucaliptus camaldulensis indicato come albero monumentale. Al momento si tratta di una fase istruttoria e non decisiva dell’iter delle autorizzazioni. Se tutto fila liscio i lavori dovrebbero partire a gennaio del prossimo anno.
“Impossibile che si tatti di quell’albero – chiarisce Giacomo Mallus del Pd – quello accanto alla chiesetta di Sant’Efisio a Su Loi non è certo un bene monumentale. L’eucaliptus secolare si trova dall’altra parte nell’ex azienda di Marino Giardino. La Notizia si trova nel libro “Grandi alberi in Sardegna” di Siro Vannelli nell’edizione del 1989. Il più grande botanico che la Sardegna abbia avuto, deceduto recentemente”.
Quindi si tratterebbe di un refuso nelle carte e di aver male interpretato le tavole.
Nei prossimi giorni se ne saprà di più. Intanto, non cessano le preoccupazioni degli abitanti del territorio soprattutto per i residenti di Rio San Girolamo e di Frutti d’Oro che attendono da tempo la messa in sicurezza dei fiumi che anche nel nubifragio del 22 ottobre del 2008 non avevano retto alla furia dell’acqua e aveva spazzato via tutto. Il fango aveva trascinato e ucciso quattro persone, seminando distruzione. Le ferite sono visibili a tutt’ora.
Il presidente della Commissione Lavori pubblici, Efisio Demuru: “Mi auguro che gli uffici preposti, qualora sia verificato questo impedimento, sappiano trovare le giuste soluzioni per velocizzare l’iter burocratico. L’opera di messa in sicurezza del rio San Girolamo e del Masoni s’Ollastru è un intervento, atteso da tutti i cittadini e dall’Amministrazione comunale”.
Interventi urgenti, è stato ripetuto più volte, anche all’Assessore regionale ai Lavori pubblici Angela Nonnis, quando in questi mesi è intervenuta per la presentazione della Valutazione d’impatto ambientale alle istituzioni in Aula consiliare e a Frutti d’Oro alle associazioni.
A breve dovrà essere presentato per la terza volta, come prevede la legge e con molta probabilità sarà a Poggio dei Pini.
Probabilmente, in quell’occasione si conosceranno i dettagli del probabile inghippo dovuto forse all’albero secolare o magari ad un errore tecnico.
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