Tre notti senz’acqua a Residenza del Poggio: lavori in corso del Comune

Da oggi sino a domenica dalle 20 alle 7 verrà sospesa l’erogazione dell’acqua a Residenza del Poggio. Tre notti sen’acqua, quindi indispensabile far riempire i serbatoi durante il giorno, pressione permettendo.
“I tecnici comunali stanno eseguendo dei lavori delicati per sostituire delle valvole di pressione – fa sapere l’assessore ai Servizi tecnologici, Gianluigi Marras – nei giorni scorsi mancava spesso l’acqua e i residenti si lamentavano. Abbiamo individuato il problema e gli idraulici ci stanno lavorando per far cessare una volta per tutti i disagi. Tutti i cittadini sono stati avvisati e si sono organizzati per affrontare l’interruzione dell’erogazione dell’acqua”.

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Rio San Girolamo, la scuola dei misteri: i lavori ancora non partono

Sono passati tre mesi, da quando è stato annunciato l’inizio dei lavori nella scuola materna di Rio San Girolamo. Ma il cantiere è ancora chiuso. I lavori del campo sportivo, nella parte alta di viale Europa, a Pranu e Mesu, vanno avanti ma a pochi metri è tutto chiuso.
L’impresa, che ha vinto l’appalto di 720 mila euro, fondi regionali a cui vanno aggiunti altri 230 mila di risorse comunali, l’ha dato in subappalto. Ma le ruspe non accendono i motori. I ritardi di aprile erano dovute alle le lunghe piogge invernali che avevano impedito che si potesse procedere agli scavi dei terreni. Nonostante le piogge non vengano giù da un bel pezzo, di operai ed escavatori non se ne vedono.
“Siamo in attesa di alcuni documenti dell’impresa subappaltatrice che pare non siano ancora arrivati negli uffici comunali – rassicura l’assessore ai Lavori pubblici, Armando Farigu – comunque, dalle verifiche fatte stamattina, dovrebbe essere tutto apposto. Fra non molto i lavori partiranno”.
Le proteste non cessano per i tre mesi di ritardo. Superato l’ultimo scoglio delle autorizzazioni da parte dell’assessorato regionale per la Tutela del Paesaggio si prevedeva di partire subito, a fine aprile. Invece, se tutto va bene l’inizio sarà fra qualche giorno.
L’alluvione del 22 ottobre 2008 aveva spazzato via la scuola materna di Rio San Gerolamo, fortunatamente la campanella non era ancora suonata e i bimbi non erano dentro. Per non ripetere gli errori del passato, l’allora Assessore ai Lavori pubblici Efisio Demuru, nel 2010 chiese la convocazione della Conferenza dei servizi. Passo fondamentale per ottenere tutti i pareri sovracomunali necessari a certificare la sicurezza idrogeologica dell’area, parte alta di viale Europa, in modo da garantire la sicurezza della scuola e la serenità di insegnati, genitori e dei bambini.
Il progetto dell’architetto Lai e del professor Ramon è stato elaborato a misura dei bambini. Quindi una struttura sicura e a fianco sta per essere ultimato l’impianto sportivo. La vecchia scuola distrutta dalla furia dell’acqua e attualmente in stato di abbandono, sarà demolita per lasciar spazio alla costruzione di un canale largo 50 metri con ampi argini.
I residenti attendono con ansia questi interventi anche per dimenticare una brutta storia che ancora oggi, a distanza di anni, impedisce loro di dormire sonni tranquilli.

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A Capoterra il nuovo centro di educazione ambientale. Per creare lavoro

Educare, informare e di conseguenza formare è l’obiettivo del Centro di educazione ambientale che nascerà a Casa Spadaccino a Su Loi. Se il progetto avrà successo, sicuramente ci saranno ulteriori posti di lavoro. Quindi, promuovere la consapevolezza dell’equilibrio uomo-natura. Puntare sullo sviluppo sostenibile e consapevole con l’educazione permanente e globale che coinvolga il territorio, la scuola, la formazione professionale, la ricerca.
Da gennaio ad oggi da quando il Consorzio Fors Mentis, gestisce Casa Spadaccino, l’ha sempre fatto. Ma da due giorni, l’Amministrazione di Francesco Dessì con la delibera di Giunta, approvata all’unanimità, ne ha dato l’ufficialità.
Le visite guidate in laguna, i convegni in ultimo la rassegna della storia e leggende della Sardegna sono tutti temi che educano ad amare l’ambiente e viverlo in un rapporto armonico.
Un Centro voluto dal Ministero dell’Ambiente che ha promosso lo sviluppo di un sistema nazionale per la formazione, l’informazione e l’educazione Ambientale, Infea, appunto e Regione, Provincia hanno mandato avanti. E successivamente rilasceranno le certificazioni.
L’Amministrazione Dessì ha dato l’ufficialità, perché Casa Spadaccino diventi il laboratorio ideale della grande ricerca, posto in un ambiente ideale, tra mare, collina e lo stagno di Santa Gilla. Da queste parti non mancheranno certo gli spunti. Partirà da qui e coinvolgerà tutto il territorio.
Il sistema nazionale, l’Infea, attraverso Regione, Provincia e Comuni porta avanti il programma triennale per l’educazione ambientale. Tema sempre attuale, ancor più da queste parti con un’area circondata dall’industriale e da un patrimonio ambientale.
“L’educazione ambientale è un valore da trasmettere – dice il sindaco – per questo sarà attraverso il Centro sarà avviato l’informazione, la sensibilizzazione, la formazione e il sostegno al processo di crescita culturale, su cui si fonda un rapporto equilibrato con l’ambiente. Dobbiamo al più presto essere consapevoli che l’uomo deve vivere in un rapporto di equilibrio con la natura. Le risorse da valorizzare e utilizzare con cura, altrimenti rischiamo un infarto ambientale”.
L’ex Assessore ai lavori pubblici Efisio Demuru del Pd che nella precedente Giunta Marongiu, si era impegnato per il restauro e il riutilizzo della casa padronale con una chiara destinazione all’uso pubblico e alla creazione di posti di lavoro, dichiara: “Il Centro polivalente di Casa Spadaccino sta diventando sempre più importante negli interessi degli abitanti capoterresi delle zone a mare, è un luogo di iniziative culturali e d’aggregazione sempre partecipate, ed ora anche un punto di snodo delle politiche ambientali”. Entusiasmo anche tra i componenti della maggioranza, con in prima linea il presidente della Commissione Bilancio, Giacomo Mallus che in ogni occasione pubblicizza le innumerevoli iniziative che si svolgono a Casa Spadaccino.

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Torna l’acqua potabile a Su Spantu, il sindaco revoca il divieto

Ritorna potabile l’acqua a Su Spantu 1 e 2. Il Sindaco, Francesco Dessì, ha revocato il divieto.
Dalle ultime anali effettuate il 18 giugno nell’acquedotto di via Libeccio la Asl comunica che l’acqua è potabile a Su Spantu 1 e 2; le analisi di routine che la Asl effettua hanno riscontrato il valore del parametro Coliformi totale a 37°C che è risultato conforme ai parametri di legge.
Così si legge nella lettera del direttore del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della Asl di Cagliari, ha inviato agli Uffici del Municipio di via Cagliari.
Il sindaco Francesco Dessì ha revocato le Ordinanze numero 24-25 pubblicate anche nel sito del Comune.

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A Capoterra 6 teneri cuccioli abbandonati cercano una famiglia

“In via dei Genovesi un miserabile ha abbandonato 6 cuccioletti. Stamattina, ho portato loro acqua, latte e biscotti. Purtroppo non posso tenerli a casa mia. Per favore aiutatemi a sistemarli entro stasera. Ho paura che le cornacchie li uccidano”, Francesca Mallus, lancia l’sos su Facebook nel Gruppo InfoCaputerra, a pochi minuti dal ritrovamento nella strada della lottizzazione che collegava alla Sulcitana.
Qualcuno di passaggio stamattina se n’è voluto liberare e li ha abbandonati lungo via dei Genovesi che si trova di fronte allo storico bar di zia Annetta. Oggi chiusa al traffico. Quindi fuori dagli sguardi.
Chissà quante persone li hanno notati ma hanno preferito voltare lo sguardo altrove. Meglio non vedere.
Francesca non ce l’ha fatta a restare indifferente di fronte a tanta tenerezza, si è fermata ha visto che erano tutti in buona salute. È corsa a casa per prendere cibo e acqua.
“Capisco che il prezzo per sterilizzare i nostri cani possa essere in questo momento esoso ma non meno di tante cose inutili che spesso compriamo. Ritengo una priorità al pari di altre cose. Si fa una volta e basta.
Mi rivolgo ai Comuni che non aderiscono a campagne di prevenzione a favore di costose parcelle per tenere i canili, affinché si facciano promotori di tali iniziative”, commenta Giannella.
Gli abbandoni, non conoscono stagione. Cuccioli di cani e di gatti se ne vedono dovunque, in Comunità Montana, a Santa Lucia e nelle periferie.
Nella foto i cagnolini abbandonati che ora cercano un padrone affettuoso che se ne prenda cura.

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