Primo Consiglio Comunale

Primo consiglio comunale all’insegna delle sorprese e dell’ufficialità. La sorpresa, poi non tanto inattesa, è che la Casa delle Libertà perde i pezzi lungo la strada. Gianni Dessì, consigliere di Forza Italia abbandona il gruppo: “Sono totalmente insoddisfatto di come la minoranza stia portando avanti l’opposizione – lamenta Dessì – Le troppe riunioni segrete non mi hanno fatto sentire di casa. Rimarrò in minoranza, ma da solo”. L’intero consiglio e le oltre duecento persone in sala, hanno ascoltato in religioso silenzio la dichiarazione del consigliere forzista. Intanto, l’assemblea civica è continuata all’insegna dell’ufficialità. Quando il neo sindaco dell’Ulivo, ha indossato la fascia tricolore in sala è sceso subito un boato di applausi. “Ringrazio tutti – ha esclamato Giorgio Marongiu – per questo sarò il sindaco di tutti” Poche frasi dette a voce alta, ma sicuramente il tono tradiva i sentimenti e le forti emozioni che provava. Subito dopo, è passato alla presentazione della squadra che amministrerà la città per il prossimo quinquennio. Tore Caboni, sarà il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici. A Francesco Dessì della lista “Progresso per Capoterra” è andato l’assessorato allo sport, ai servizi tecnologici e personale, ruolo che ha già occupava durante la giunta guidata da Tore Caboni fino al 1997. Invece, Massimiliano Cabras, dei Democratici si occuperà di bilancio, programmazione e affari generali. Cristina Siddi espressa dall’Udr occuperà l’ufficio delle attività produttive, turismo e spettacolo. Il sindaco è poi passato a nominare gli assessori tecnici. Si tratta di Franco Melis della lista “Capoterra Libera”, ex assessore ai lavori pubblici della giunta Baire, che si occuperà di servizi sociali, mentre Enrico Congedo di Rifondazione sarà l’assessore alla pubblica istruzione e Raffaela Serra, segretaria cittadina dei Diesse lavorerà all’urbanistica e alle pari opportunità. Immediata la surroga dei consiglieri: Alba Antonello dei Democratici subentrato al posto di Massimiliano Cabras e Pierpaolo Piga sostituirà Francesco Dessì mentre Patrizia Appi entrerà in consiglio al posto di Tore Caboni. Intanto, Christian Solinas dell’Udr è stato eletto presidente del consiglio con sedici voti favorevoli e cinque astenuti.

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Protesta dei bagnanti, al Lido cumuli di immondizia

Non sono bastati trenta gradi all’ombra di questi giorni per trattenere i bagnanti nel lido di Maddalena Spiaggia. Il Lido, fiore all’occhiello del turismo locale, è ormai diventato terra di nessuno perché lasciato in uno stato di totale abbandono. Intanto, il gruppo sportivo di pesca “Atlantis” che da dieci anni organizza il “Trofeo Eurosport” a cui partecipano centinaia di sportivi, quest’anno ha dovuto rinviare la manifestazione perché le condizioni igienico sanitarie dell’arenile non avevano i requisiti idonei perché la gara di pesca potesse disputarsi. La stagione estiva è iniziata già da qualche settimana, ma non altrettanto è stato fatto per la pulizia dell’arenile e la sistemazione dell’intera area. I chilometri di spiaggia sono diventati ultimamente un cumulo di immondizia. Le passerelle per i portatori di handicap non sono transitabili perché da troppo tempo hanno bisogno di manutenzione, le recinzioni divelte e le chiome degli alberi toccano terra quasi a voler elemosinare un po’ d’acqua dai passanti, e calmare così l’arsura che dura chissà da quanto tempo. Intanto, i motorizzati, per lo più comitive di giovani, cambiano zona e si dirigono verso spiagge pulite e che oltretutto offrono anche un minimo di servizi. Ancora una volta i penalizzati sono le fasce più deboli, soprattutto gli anziani, che tra una mezza frase detta a denti stretti e tanta pazienza ancora una volta sopportano, perché non possono spostare le tende verso altri lidi, perché soggetti ai mezzi pubblici. Inutili le continue lamentele e proteste che giungono agli uffici comunali che unanimi rispondono: «aspettate l’insediamento della nuova amministrazione». Se non si interviene urgentemente il lido della Maddalena rischia di essere chiuso per tutelare la salute e l’incolumità dei bagnanti.

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Giunta, sui nomi è quasi ufficiale

Il sindaco dell’Ulivo, Giorgio Marongiu, ha quasi terminato il lavoro sugli accorpamenti delle aree di competenza degli assessorati, per questo mercoledì alle 18,30 è stato convocato il primo e tanto atteso consiglio comunale. È certo che la prossima giunta avrà sette assessorati, uno in più rispetto alla passata legislatura. Intanto, restano ufficiali i nomi degli assessori che faranno parte del prossimo esecutivo. Il Diessino, Tore Caboni sarà il vicesindaco e l’assessore ai lavori pubblici. Mentre Francesco Dessì della lista “Progresso per Capoterra” sarà l’assessore allo sport, ai servizi tecnologici e personale. Cristina Siddi espressa dall’Udr occuperà l’ufficio delle attività produttive, turismo e spettacolo. Massimiliano Cabras, dei Democratici avrà l’assessorato al bilancio, alla programmazione e agli affari generali. Franco Melis di “Capoterra Libera” ed ex assessore ai lavori pubblici della giunta Baire, si occuperà di servizi sociali, mentre Enrico Congedo di Rifondazione si occuperà di pubblica istruzione. Raffaela Serra segretaria cittadina dei Diesse sarà l’assessore all’urbanistica. Secondo “Radio paese” il neo sindaco Marongiu ha avuto le difficoltà maggiori le in casa Ds. Il partito non mollava la presa sui principali assessorati, quelli cioè dei lavori pubblici e dell’urbanistica. Per questo continuano senza sosta le riunioni della coalizione per equilibrare in extremis gli assetti di giunta.

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La lingua sarda insegnata attraverso le tradizioni

Oggi e sabato alle 10 gli alunni delle scuola elementare di via Caprera e in particolare delle classi quinte si esibiranno in canti e balli ispirati alla cultura e alla tradizione della Sardegna. È un momento molto atteso dalle scolaresche perché finalmente potranno mostrare al pubblico presente le tecniche del ballo e del canto rigorosamente in lingua sarda. I due giorni che vedono protagonisti gli alunni delle classi quinte sono stati seguiti dai loro docenti e dal fisarmonicista Luciano Marotto che ha curato i testi e le coreografie dei balli. Due giorni interamente dedicati all’arte che riproducono uno scorcio di vita dei nonni:. Oggi è il turno delle classi quinta A e B guidati dalle insegnanti Mulas Franca, Piras Anna Maria e Sabina Cappai che proporranno: su ballu inventau, su passau atres, nannedu meu, non poto riposare. Domani sarà il turno degli alunni di quarta e quinta C guidati dai docenti Antonella Cabiddu, Annalisa Cocco, Paola Figliola e Rita Pinna che ha anche accompagnato i canti e i balli con la melodia della chitarra. La manifestazione di fine anno è uno dei modi per rendere visibile la legge regionale ventisei, che ormai da due anni, la scuola di via Caprera porta avanti. Docenti e alunni hanno lavorato e lo faranno ancora, nei prossimi anni, perché l’impiego di tre lingue: la lingua materna del bambino e la lingua sarda e la lingua straniera, non limita in alcun modo la competenza dell’italiano, anzi ne consente un’acquisizione più solida e consapevole. Per tutti infatti, è utile disporre codici di socializzazione in una regione bilingue. Conoscere e saper usare la lingua nazionale e il sardo, oltre a varie lingue straniere, arricchisce sul piano linguistico, culturale e sociale oltre ad offrire la possibilità di vivere in maniera piena la realtà circostante. Perché la valorizzazione della lingua e della cultura locale non significa chiusura alle altre realtà, ma significa comprenderle sempre più per sentirsi cittadini del mondo A tale scopo, i docenti hanno inserito il progetto nel piano dell’offerta formativa così da essere parte integrante del curricolo degli alunni, in modo che raggiungano concreti obiettivi, come, ad esempio, sviluppare la consapevolezza di appartenere alla propria comunità locale, regionale ed europea per vivere in pieno la realtà del proprio ambiente. Insomma la valorizzazione della lingua e della cultura sarda, attraverso le molteplici attività didattiche, ha puntato al fatto che gli alunni, utilizzino tutte le lingue e le culture per sentirsi a tutti gli effetti “cittadino del mondo”. Utilizzare, la lingua, la cultura del proprio territorio anche per attenuare la dispersione scolastica, in un territorio così vasto e con molteplici problemi in agguato.

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Prime indiscrezioni sui nomi della Giunta

Nei giorni scorsi il commissario prefettizio, Paola Dessì, ha passato il testimone al neo sindaco, dell’Ulivo, Giorgio Marongiu, 45 anni di professione bancario. Appena insediato ha affrontato i problemi più urgenti e contemporaneamente ha lavorato per accorpare le aree di competenza dei vari assessorati. Pare che il sindaco voglia prendere tempo, perché al momento ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. Il salto più difficile da superare pare proprio quello degli assetti di giunta e cioè che tutti i partiti che compongono la coalizione di governo siano rappresentati in giunta. Per questo l’esecutivo guidato da Giorgio Marongiu sarà composto da sette assessorati, uno in più della precedente amministrazione: “Se vogliamo avere una squadra efficiente che curi nei particolari un territorio di così vaste dimensione – dichiara il neo sindaco – dobbiamo puntare su più persone altamente qualificate”. Intanto, circolano già i nomi della squadra che farà parte del prossimo esecutivo. A Christian Solinas dell’Udr andrà la presidenza del consiglio. Il Diessino, Tore Caboni sarà il vicesindaco e l’assessore ai lavori pubblici e la collega di partito, Patrizia Appi si occuperà di politiche sociali. Mentre Francesco Dessì della lista “Progresso per Capoterra” sarà l’assessore allo sport e agli spettacoli. Cristina Siddi espressa dall’Udr occuperà l’ufficio delle attività produttive e Massimiliano Cabras, dei Democratici avrà l’assessorato al bilancio e alla programmazione. Mentre Enrico Congedo di Rifondazione si occuperà di pubblica istruzione. La spina nel fianco, da sempre: l’urbanistica andrà ad un tecnico espresso dalla lista “Capoterra Libera”. Intanto c’è attesa per il primo consiglio comunale che sarà alla fine di settimana prossima, probabilmente venerdì.

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