Evasione record a Capoterra: molti contribuenti sconosciuti all’Imu, Tarsu e ai tributi vari

Tanti, e forse troppi gli evasori a Capoterra. Contribuenti sconosciuti all’Imu, Tarsu e ai tributi vari, un po’ dovunque ma soprattutto nella ex Coop Mille e dintorni. Proprio lì, sullo stagno di Santa Gilla, 150 evasori e forse più. Tra oltre 8 mila famiglie in tutto il paese ci sarebbero circa 300 mila euro di evasione all’anno. Veri o presunti iscritti a ruolo, ma probabilmente anche per colpa delle crisi, dove i soldi bastano sempre meno e le bollette si accumulano. L’evasione Tarsu accertata è di 11 mila euro, ma ne sono stati recuperati appena 152. Per l’Imu, è di 350 mila euro e sono stati riscosse nel corso dell’anno 9700. I vigili urbani, lo scorso anno, hanno inflitto multe per 123 mila euro. Ma qui non è dato sapere chi paga oppure no: “Stiamo sistemando la situazione. Abbiamo assunto nuovo personale e un funzionario del settore. Perché in futuro l’Ufficio tributi sarà un punto di forza. Saremo costretti a trovare le risorse nel territorio in quanto lo Stato dà sempre meno contributi. Intanto, i bisogni e i problemi dei cittadino gravano sempre più sul Comune”, dice il sindaco Francesco Dessì. Già da quest’anno andrà rivisto tutto il sistema perché Imu e Tarsu diventeranno un’unica tassa sulla casa. Poi si aggiunge la sospensione della tassa sulla prima abitazione e che non consente ai Comuni di affrontare il Bilancio del 2013. Le novità non mancano e neppure il lavoro: “Questi continui cambiamenti normativi e i continui tagli creano gravi problemi”, prosegue Dessì. Non solo personale in più, ma anche la polizia municipale svolgerà accurati controlli per scovare gli evasori. Probabilmente, sarà il fattaccio Gema, l’ex Agenzia di riscossione, che ha fatto mancare alle casse comunali oltre 2 milioni di euro. Sta di fatto che si guarda al futuro e prendere i soldi sarà l’obiettivo principale. La relazione dei Revisori dei conti parla chiaro: debiti fuori bilancio per circa 500 mila euro tra invalidità da pagare al bimbo caduto con la bici nella strada dell’Osservatorio astronomico a Poggio dei Pini e altri 100 mila euro per un contenzioso all’Aspica ex azienda della nettezza urbana. Il Comune aveva sanzionato l’azienda. La diatriba finì al Palazzo di Giustizia. Adesso, non resta che attendere la sentenza del tribunale di Cagliari per vedere chi avrà torto oppure ragione. Al momento ci sono a disposizione 100 mila euro. Tra oltre 8 mila famiglie ci sarebbero circa 300 mila di evasione all’anno. Con il passare del tempo chi non paga i tributi negli ultimi 10 anni sfiorerebbe un totale di tre milioni di euro. L’evasione ha costretto la Giunta Dessì a porre rimedio con un porta a porta degli incaricati per incassare i debiti.

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Iniziata l’opera di abbattimento delle barriere architettoniche

Anche il problema delle barriere architettoniche è stato presentato da Pino Baire nel Consiglio comunale di giovedì scorso. Il fatto significativo sono state le consulenze, la libera professione di un dirigente-dipendente comunale, i rapporti tra professionisti e il sistema dei partiti e un concorso tutto in discussione nell’interrogazione di Giuseppe Cabiddu, il ribelle della Maggioranza. Documento inviato alla Procura della Corte dei Conti e alla Guardia di finanza per accertamenti. Al setaccio gli ultimi dieci anni di politica locale. Intanto, anche se a fatica, la Coalizione è riuscita a far passare il mercatino dell’usato, proposto dall’Assessore alle Attività produttive, Beniamino Piga. Tra alti e bassi e minacce di probabili rimpasti in Giunta. Mersia Trudu, la studentessa disabile che assieme alla sua famiglia e a Pino Porcu, padre anche lui di un figlio portatore di handicap, hanno condotto da mesi la battaglia sull’abbattimento delle barriere architettoniche, assistono in Aula ai lavori. “I finanziamenti non mancano per realizzare le opere. Allora chiediamo che si procedano quanto prima. Fra un mese faremo una verifica sullo stato degli interventi effettuati”, ha detto all’Assemblea l’esponente di Minoranza Pino Baire. Gigi Frau, ex An, gli fa da sponda: “Ho fatto da autista a Carmelo Porcu, nostro segretario regionale e parlamentare e so bene che cosa significa aver problemi di mobilità. La vita diventa impossibile. La maggioranza delle persone non è consapevole su che cosa sia la vita di un diversamente abile. Un incubo”. L’Assessore al Traffico e viabilità,Gianluigi Marras non esita: “Ho preso subito a cuore questa situazione e mi sono immediatamente attivato con il responsabile e gli uffici per cercare le risorse per gli interventi. La ditta che è stata individuata per l’esecuzione dei lavori è già all’opera. Credo che nel giro di due settimane si interverrà su tutti i punti critici. L’Amministrazione è sempre stata sensibile. Ma in questi ultimi anni abbiamo fatto parecchi interventi negli edifici pubblici come scuole, biblioteca, centro sociale e la stessa casa comunale. Ben vengano le segnalazioni sulle problematiche. Staremo attenti agli ostacoli e saremo sempre pronti per intervenire”. Pino Baire che ha sollevato il caso in Consiglio comunale dà appuntamento non fra 15 giorni ma al prossimo mese per accertarsi che Mersia riesca ad uscire di casa ed andare in piazza Verde e Brigata Sassari, possa riscuotere al Bancomat oppure prenotare una visita con il centro convenzionato Asl in via Venezia.

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Le strane consulenze fanno tremare la giunta: rimpasto in vista a Capoterra

Le consulenze extra e la libera professione di un ingegnere dipendente comunale, poco trasparente secondo il consigliere Cabiddu eletto nella lista Sel, hanno scosso gli equilibri della maggioranza a Capoterra: “È un caso politico”, ha detto subito il sindaco Francesco Dessì. Il terremoto scuote già i deboli equilibri. Per martedì prossimo è stato convocato in tutta fretta un vertice di coalizione. Probabilmente si discuterà di un possibile rimpasto in Giunta oppure di tagliare fuori dalla squadra Cabiddu. Bocche cucite. Ma l’ex presidente della Comunità montana, Marco Zaccheddu, braccio destro del Presidente del Consiglio Giorgio Marongiu, preannuncia: “È stato scoperchiato un caso politico che da tempo covava sotto la cenere. Ci saranno da rivedere gli assessorati e gli equilibri. Perché Cabiddu e Sel con 600 voti hanno ottenuto anche troppo. Il vice sindaco e l’assessorato in mano a Carla Melis e la presidenza delle Pari opportunità data a Franca Dessì. Chi porta avanti certe proteste, resta fuori squadra”. Ma va oltre con uno sguardo pessimistico al Puc adottato nei mesi scorsi, visto che Zaccheddu fa parte dell’equipe della Commissione urbanistica ma da tempo non ci mette piede perché in contrasto con il presidente Nuccio Arrais: “È destino, il Piano urbanistico non si farà. Anche perché gira voce che nelle lottizzazioni al di là della dismessa cantina sociale, lungo la strada provinciale, sia stata presentata richiesta per accorpare le aree per aprire un centro commerciale mentre le stesse zone resterebbero senza servizi come il medico, il veterinario e altri utili ai cittadini”. Il polverone è stato sollevato e in pochi riescono a respirare una boccata di ossigeno senza tossire: “Attendo martedì l’incontro di maggioranza. Al momento posso dire che Sel è ingrata, con una manciata di preferenze ha avuto anche troppo e per tutta risposta ci troviamo due interrogazioni inviate alla Corte dei Conti”, polemizza l’esponente del Pd, Giacomo Mallus. Per il resto c’è silenzio, si attende il fatidico incontro e il risultato dell’ispezione del Segretario generale sulla presunta professione svolta fuori dal comune dall’ingegnere, denunciata da Cabiddu. Intanto Dessì sarebbe al lavoro per dare un nuovo e solido assetto alla compagine che lo sostiene.

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Nuova statale Sulcitana a quattro corsie: via ai lavori, l’attesa è finita

La nuova statale Sulcitana a quattro corsie da Cagliari a Pula arriva al traguardo dopo 15 anni di attesa. L’Anas comunica che finalmente sono state eseguite quasi tutte le occupazioni delle aree da espropriare. Inoltre sono state completate le operazioni di bonifica degli ordigni bellici e sono in corso di avanzamento le indagini archeologiche nelle aree a rischio, nonché il monitoraggio ambientale ante-operam (attività propedeutiche all’effettivo inizio dei lavori di costruzione stradale). Sono in corso di spostamento le numerose interferenze dei servizi come Enel, Telecom e Terna. La consegna dei lavori è avvenuta nel dicembre del 2011; l’investimento complessivo è di oltre 160 milioni di euro di cui, allo stato attuale, sono stati spesi circa 10 milioni. Un primo tassello per l’arrivo delle ruspe, previsto entro il 2013. Significa in soldoni che entro un paio d’anni si potrà finalmente viaggiare con più sicurezza da Cagliari a Pula, passando per Capoterra Villa San Pietro e Sarroch. Nella cartina che vedete, diffusa dall’Anas, c’è il tracciato della nuova strada, che passerà dentro Macchiareddu. Una svolta per i tantissimi pendolari della costa sud occidentale, per il turismo di Pula e Chia, per accorciare i tempi di percorrenza da Cagliari verso un’area molto importante dell’area vasta. Una strada che è stata il triste teatro di tantissimi incidenti mortali. I veri lavori, finalmente, stanno per cominciare.

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Barriere anti erosione a Frutti d’Oro, finalmente i lavori in partenza

Ci sono voluti ben 17 anni per vedere aprire il cantiere e proteggere le zone costiere dalla furia del mare. Ieri mattina, negli Uffici comunali, finalmente sono state firmate le carte per la ripresa dei lavori per le barriere tra Frutti d’Oro e Picciau, la società Srl Manservigi sub appaltatrice porterà avanti i lavori per conto della Coop Ciro Menotti di Ravenna vincitrice della gara d’appalto su progetto del professor Nicola Montaldo. Tra lunedì e mercoledì prossimo, in molti incrociano le dita visto che l’appalto va avanti da 1996, dovrebbe riaprire il cantiere che poserà in mare i massi in granito grigi dal peso di 2 tonnellate ciascuno per un totale di 12 mila tonnellate. L’intervento delle barriere antierosione, i pennelli, serviranno per proteggere dalla furia del mare le abitazioni dei residenti della zona costiera ed evitare che il violento vento di scirocco spinga le impetuose onde sino al salotto di casa com’è successo tra il 4 e 5 marzo scorso. La settimana prossima partiranno i lavori, per un importo di un milione e 500 mila euro con i Piani Integrati d’Area. Dopo anni di ritardi burocratici, per le numerose autorizzazioni ambientali, marittime ed infine gli studi archeologici, finalmente si parte. Efisio Demuru, del Pd, Presidente della commissione consiliare dei Lavori pubblici, già da Assessore aveva seguito in tutti gli aspetti del difficile e complesso iter burocratico, che aveva coinvolto l’Assessorato regionale all’Ambiente, il Ministero dell’Ambiente, l’Arpas, la Capitaneria di porto ed in ultimo la Soprintendenza ai Beni archeologici per l’ok definitivo al progetto. Un’opera che ha trovato non poche resistenze sia tecniche che politiche, Ad incominciare dagli enti sovracomunali, probabilmente il ripascimento del Poetto docet. Strascichi anche giudiziari che hanno generato, negli uffici competenti Capoterra, non pochi dubbi.
Esulta l’Amministrazione comunale guidata da Francesco Dessì perché finalmente, sul litorale di Frutti d’Oro c’è un piano di riqualificazione ambientale, che sarà successivamente completato con il progetto Litus dove ci sono già stanziati altri 350 mila euro con finanziamento regionale: “Prima di tutto è un progetto di protezione civile e di messa in sicurezza delle abitazioni costiere – precisa Demuru – ora sarà necessario volgere la stessa attenzione a Torre degli Ulivi, dove l’erosione ha creato e sta creando ancora problemi gravissimi per il territorio e per i residenti, un tratto di litorale, questo, dove le mareggiate hanno anche cancellato la vecchia litoranea che correva tra la prima fila delle villette e la battigia. Recentemente, abbiamo chiesto all’assessorato regionale alla Programmazione di finanziarci anche la messa in sicurezza di Torre degli Ulivi”. Intanto, i tecnici della Soprintendenza proseguono nel quarto pennello, con il recupero dei reperti. E il Consigliere comunale e amministratore del Condominio di Frutti d’Oro II Gigi Frau parla di miracolo: “Tempi lunghi nonostante da queste parti in parecchi rischiano di perdere la casa a causa dei fenomeni naturali. Attendiamo la messa in opera del primo masso prima di festeggiare”. Intanto, i tecnici della Soprintendenza proseguono nel quarto pennello, il recupero dei reperti.

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