Quattro zampe da amare, concluso il corso organizzato nelle scuole cittadine dalla veterinaria Rita Mocci

«Non semplici peluche ma cani veri da rispettare incondizionatamente». In aula, sul maxischermo, l’immagine di due cani. Uno di peluche, finto. L’altro in carne e ossa, molto anziano. Il primo «Potete chiederlo come regalo per Natale e lasciarlo su uno scaffale quando vi stufate di giocare con lui. Il secondo, quello vero, diventerà vecchio e avrà bisogno delle vostre attenzioni. Sempre». Con parole il medico veterinario Rita Mocci spiega ai bambini di terza elementare il rispetto necessario «in un rapporto di amore incondizionato», quello tra l’uomo e gli animali. Si è concluso con la lezione di ieri mattina il progetto “Qua le zampe” che ha coinvolto 110 bambini delle classi terze del circolo scolastico che fa capo alla Scuola primaria di via La Marmora. Gli alunni delle scuole di Corte Piscedda, Poggio dei Pini e via La Marmora hanno partecipato attivamente e con entusiasmo all’iniziativa nata dalla collaborazione tra l’associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) e la Panini, che ha distribuito loro gli album di figurine dedicate agli animali. “Sicuramente in un paese come il nostro dove il randagismo è un fenomeno abbastanza diffuso la sensibilizzazione è molto importante, sottolinea il veterinario di Capoterra, vicepresidente dell’ordine della Provincia di Cagliari – Spero che questi bambini nel tragitto da scuola a casa possano accorgersi di un cane randagio che prima non avrebbero notato. E magari chiedersi cosa mangerà e chi si prenderà cura di lui». Una volta a settimana, per un mese, i bambini hanno studiato la differenza tra animali vertebrati e invertebrati, selvatici e domestici, dove vivono, cosa mangiano (e cosa non dovrebbero mangiare) e come si riproducono. Rita Mocci è soddisfatta del lavoro svolto da questi bambini che diventeranno nuovi” adulti. E qualcuno ha anche vinto la paura: davanti a Viola, un setter gordon di un anno, impossibile non cedere a una carezza.

Veronica Nedrini – da L’Unione Sarda 08/05/2013

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Incidente al bimbo di Poggio, il Comune di Capoterra ora va in crisi

Appena la relazione dei revisori dei conti sul rendiconto di bilancio, in discussione nel Consiglio comunale di domani alle 9.30, è arrivata nel tavolo della sala Giunta probabilmente ci sono stati momenti di sgomento misti ad incredulità. In evidenza ci sono 400 mila euro di debiti fuori bilancio e il mancato rispetto dei vincoli sul personale, pare dovuto ala stabilizzazione dei 10 lavoratori socialmente utili, prima pagava il 90 per cento la Regione e il restante 10 dal Comune. Successivamente tutto a carico del municipio. Franco Magi del Psd’Az ha già annunciato che non voterà il Consuntivo e pare che sulla stessa linea sia Giuseppe Cabiddu, la spina nel fianco della Coalizione di Francesco Dessì. Secondo quanto trapelato, dalle Casse dovrebbe venir fuori una montagna di soldi per il risarcimento danni a quel bimbo che cadde con la sua bici in un tombino per colpa dello scolo dell’acqua piovana lungo la strada dell’Osservatorio astronomico di Poggio dei Pini. Ora convive con un’invalidità al 100 per cento. Si porta dietro le conseguenze di quella caduta. Dopo dieci anni, arriva la sentenza del tribunale di Cagliari che ha condannato il Comune di Capoterra a risarcire la famiglia del ragazzo con 400 mila euro. Ma secondo il Municipio non sono da pagare subito perché i legali hanno fatto ricorso in Appello. I rappresentanti di Minoranza sostengono invece che la sentenza è immediatamente esecutiva. Il presidente della Terza Commissione Bilancio e Risorse, Giacomo Mallus chiarisce: “Noi abbiamo espresso parere favorevole. Il bilancio è positivo e senza riserve. Il debito fuori non riguarda lo scorso anno. Piuttosto, i Revisori hanno annunciato che nel 2013 sarà necessario riconoscere un debito fuori bilancio per una causa che risale a decine di anni fa. Ci avvisano perché quest’anno siamo molto prudenti. Se anche la sentenza fosse esecutiva a maggior ragione va riconosciuto un fuori bilancio. Al momento è solo polemica sterile. Dovremo concentrarci, sui un altro anno di tagli e del fattaccio dell’ex Agenzia di riscossione Gema con il mancato versamento i di oltre 2 milioni di euro. Fattori che ci hanno messo in dura difficoltà. Nonostante tutto, siamo riusciti ad amministrare e a dare i servizi ai cittadini. Se non avessimo fatto in passato politiche di prudente gestione economica difficilmente ci saremo rialzati. Riusciamo a concludere il 2012 con importanti risultati di gestione, con opere pubbliche realizzate e nel rispetto del patto di stabilità”. Intanto, sulla questione Gema, l’ufficio legale del Comune sta cercando di recuperare i quattrini facendo sequestrare i beni della società. Per quanto riguarda i tagli, l’ex assessore Efisio Demuru del Pd: “Abolire l’Imu su tutte le prime case senza tenere conto del loro valore e del reddito del proprietario rischia di creare nuove ingiustizie: non aiuterà i ceti deboli e metterà in ginocchio le casse già vuote dei Comuni. Il problema delle tasse in Italia non è quello sulla casa ma quello sul reddito da lavoro e sul reddito delle imprese. Se lo Stato vuole aiutare i cittadini diminuisca la pressione fiscale sui redditi in modo di dar ossigeno ai bilanci familiari. Se le amministrazioni non avranno risorse saranno costretti a tagliare servizi ai cittadini”.

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Distribuzione sacchetti per la raccolta differenziata

Si informa che la consegna dei sacchetti per la raccolta differenziata (tipologia umido) sarà effettuata a far data dal 7 maggio al 30 maggio p.v., presso l’aula consiliare (piano terra) nei seguenti giorni e orari:

– martedì pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 17.30;
– venerdì mattina dalle ore 11.00 alle ore 13.00;

Ai fini del ritiro è indispensabile l’esibizione dell’ultima fatturazione ricevuta e di un documento di identità.

Fonte: www.comune.capoterra.ca.it

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Sant’Ignazio deturpato, lo scultore Marongiu ricostruisce la testa mozzata

Aveva suscitato molto sconcerto misto a rabbia, la decapitazione della statua di Sant’Ignazio in piazza Chiesa a opera dei vandali. I fracassoni della notte che di tanto in tanto ne combinano una nuova. Era il 1994 quando lo scultore capoterrese Gianni Marongiu la diede al paese. Nei giorni scorsi, lo scultore l’ha rimessa al suo posto dopo un lungo e delicato intervento di sistemazione. Ha lavorato a lungo con estrema precisione e materiali particolari per non far notare lo sfregio. E meno male che la testa è stata lasciata lì poco distante, altrimenti la sistemazione sarebbe stata molto più complessa. Ora è nuovamente al suo posto e tutti si augurano che un sacrilegio simile non si ripeta mai più. Chiunque passa davanti a piazza Chiesa si ferma e tocca la statua del Santo cappuccino recitando preghiere e implorando la grazia per quei ragazzi fin troppo vivaci che commettono atti vandalici, persino contro le statue dei santi. All’indomani della decapitazione della statua di Sant’Ignazio il sindaco Francesco Dessì aveva detto: “Estenderemo le telecamere anche alla piazza Chiesa e agli oratori. Non abbiamo altri percorsi da seguire. Abbiamo messo in sicurezza il territorio con oltre 150 telecamere distribuite nel vasto territorio che va da Casa Spadaccino alla Comunità montana. Abbiamo la videosorveglianza nel cimitero, nelle scuole, nel parco giochi. A breve le installeremo in piazza chiesa e negli oratori di via Vittorio Emanuele e di via Kennedy. Cercheremo di attenuare il disagio giovanile con interventi che l’Amministrazione con l’assessore ai servizi sociali porteremo avanti. Apposta i fondi delle povertà estreme le abbiamo indirizzate alle Scuole con percorsi specifici sulle regole e la civile convivenza”. E il parroco don Alessandro Zucca: “Su questi drammi, ci sarebbe da scrivere un libro Ma non trovo le frasi che esprimano il mio attuale stato d’animo. Con il sindaco ci siamo sentiti e troveremo la soluzione a tanto disagio giovanile”. Addolorato anche lo scultore Marongiu, che 20 anni fa regalò le sue creazioni al paese, anche l’aquila all’ingresso della Comunità montana è una sua opera. L’Amministrazione comunale, dichiara tolleranza zero ai teppistelli che sfasciano le telecamere o vengono registrati mentre compiono atti vandalici. D’ora in poi non saranno solo avvisati i genitori con la conseguente paternale. No. Ci saranno conseguenze ben più gravi per coloro che distruggono i beni della collettività.

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RUGBY, FINALI COPPA ITALIA FEMMINILE

Con tre giornate di anticipo il Capoterra vince il campionato regionale per la terza volta consecutiva raggiungendo e superando quota 100 punti in classifica.

“Quest’anno la vittoria del campionato è più che meritata, se teniamo conto dei tanti infortuni che ha avuto la squadra, non ultimo quello di Sara Murru, oltre l’indisponibilità di alcune giocatrici per motivi di studio e lavoro, abbiamo centrato il nostro primo obiettivo”. Queste le parole del tecnico Mario Padricelli che assieme al nuovo accompagnatore Alessandro Cardia e Piera Spissu, questa stagione la giocatrice capoterrese chiuderà la sua grandissima carriera per limite di età, guiderà le atlete giallorosse alle finali di Parma del 26 maggio. L’obiettivo delle ragazze sarà quello di migliorare il piazzamento dello scorso anno e perché no? cercare di raggiungere il loro sogno, non del tutto proibito, di vincere la Coppa Italia.

Di seguito i nomi delle convocate:
MARTA CAMBA (capitano, già stata in nazionale seven)
MARTA FADDA (vice capitano)
ELISA MELIS
CINZIA PODDA
RAVEN MAPANAO
PIERA SPISSU
SIMONA SERRA
GIORGIA CASULA
FHAIMA BOUSMINA
MAJIRA ZUDDAS
GENESIA LANCIANI

Fabio Farigu

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